Quello della smart home è un mercato appena nato ma promette di crescere esponenzialmente nel prossimo decennio vendo ancora ampi margini di miglioramento dal punto di vista tecnologico. Se nelle comunicazioni al di fuori di casa la tecnologia a cui guardare con attenzione per il prossimo futuro è certamente il 5G, rientrando a casa ci potrebbe essere ancora molto utile il Bluetooth 5.1, l'ultima versione dello standard di comunicazione a breve distanza presentata a fine gennaio di quest'anno.
Tra le funzionalità in arrivo ci sarà anche una geolocalizzazione molto precisa (in teoria al centimetro) che permetterà ai dispositivi smart di sapere esattamente non solo se sei in casa ma anche in che stanza ti trovi. Ciò apre le porte ad una gestione molto più raffinata dei dispositivi connessi in rete nella smart home, e che potrebbe portare anche a notevoli risparmi energetici. Ma i dubbi, a dirla tutta, non mancano.
I limiti della smart home di oggi
Una casa intelligente, dotata dei giusti smart device, oggi è già fortissima in tutto quello che è programmabile: accendere e spegnere il riscaldamento ad un determinato orario, gestire le luci di un giardino meglio di un crepuscolare e così via. Ma può anche, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale già sviluppati, imparare l'orario medio in cui torni a casa dal lavoro e, di conseguenza, farti trovare la casa calda, o fresca, accendendo per tempo il riscaldamento, o il condizionatore. Ciononostante non può ancora sapere esattamente se sei effettivamente entrato dentro casa o se stai ancora indugiando nei dintorni.
Oggi, infatti, la geolocalizzazione d'interni non è ancora così precisa: può capitare, ad esempio, che una serratura smart lock non si sblocchi automaticamente quando arrivi davanti la porta di casa. Questo perché la tecnologia di oggi si basa sui dati provenienti da GPS, Wi-Fi, reti cellulari che hanno ancora latenze troppo elevate per trasmettere con precisione, e al secondo, la tua posizione. Certamente, è possibile installare dei sensori di movimento nelle stanze, per cercare di intuire la presenza di qualcuno. Ma questi sensori non possono, di solito, distinguere tra te e il tuo cane.
Come cambia la smart home con il Bluetooth 5.1
Il Bluetooth 5.1 nasce anche per risolvere questi problemi ed affermarsi come una delle tecnologie portanti, una delle colonne su cui poggia la smart home. Grazie a capacità di geolocalizzazione molto più potenti, infatti, i dispositivi compatibili con questo standard potranno sapere con molta più precisione se tu (e il tuo smartphone o qualunque altro dispositivo indossabile con Bluetooth 5.1) sei dentro casa e dove con precisione.
A questo punto non si tratta più di accendere o spegnere il riscaldamento ad un orario, ma di sapere esattamente quando sei entrato in camera da letto per andare a dormire e, di conseguenza, spegnere l'impianto fino a domani. Le luci, poi, possono seguirti mentre passi da una stanza all'altra e questo ti farebbe risparmiare sulla bolletta elettrica. Persino la musica potrebbe seguirti, regolando il volume man mano che ti avvicini o allontani da uno speaker. Ciò vuol dire, in teoria, decine di oggetti smart in giro per la casa sanno dove sei e si comportano di conseguenza in base alle tue scelte, le tue programmazioni o in base a quello che casa tua ha imparato di te.
Ma sarà davvero così?
Quella appena descritta è una visione della casa intelligente parecchio più avanzata di quella che è possibile oggi. Ma non manca molto a vederla realizzata e, di sicuro, il Bluetooth 5.1 le darà una forte spinta. Tuttavia, non mancano neanche i dubbi sulla reale "appetibilità" e persino fattibilità pratica di questo scenario.
Se è indubbio che la cosa funzioni, e anche bene, con una sola persona in casa, ben diversa è l'ipotesi di una famiglia, magari con bambini piccoli. Per prima cosa i dispositivi da tracciare diventano di più, poi i percorsi si incrociano: se un inquilino sta vivendo una parte della casa e un altro ne sta vivendo un'altra, infatti, è ovvio che tutta la casa avrà comunque le luci accese anche se ad un certo punto i due si spostano.
Se si tratta di una famiglia con bimbi piccoli è difficile che anche loro abbiano un dispositivo Bluetooth 5.1 addosso: sono bambini. Ma non per questo si può lasciarli al buio e quindi gli adulti di casa dovranno rinunciare alle luci che si spengono quando essi lasciano la stanza. La musica che ti segue da una stanza all'altra, infine, dovrà vedersela con un problema ancora più ostico da risolvere: i gusti musicali dei tuoi coinquilini.