Una delle più grandi novità in materia di agricoltura hi-tech arriva dai ricercatori dell'Università di Linköping in Svezia che hanno sviluppato un terreno bioelettronico che può accelerare la crescita delle piante in particolari tipologie di ambienti.
I risultati della ricerca sono già promettenti e, stando ai primi dati condivisi, gli studiosi sarebbero riusciti ad accelerare la crescita del 50%. Ecco quello che sappiamo.
Terreno biolettronico, cos’è e come funziona
Il fulcro di questa ricerca è l‘eSoil, un composto costituito da diverse sostanze organiche mescolate con un polimero conduttivo chiamato PEDOT.
Tramite questa “modifica” nel terreno riesce a stimolare elettricamente le radici delle piante che porta a una sostanziosa accelerazione della crescita.
Questo accade perché, con questa la stimolazione, le piante riescono ad elaborare le sostanze nutritive in maniera più efficace, anche se al momento non sono ancora chiare al 100% tutte le dinamiche di questo procedimento e in che modo la stimolazione arrivi a influenzare il processo.
A fronte di questo, comunque, sono già previsti altri studi che da qui ai prossimi anni andranno ad approfondire la questione e a cercare un sistema ancora più efficiente per aumentare il tasso di efficienza della tecnologia.
La particolarità di questa tecnica sta nel fatto che potrebbe rappresentare un’ottima soluzione soprattutto per l’agricoltura in contesti con particolari condizioni ambientali che influiscono sulla crescita dei prodotti.
Secondo i primi dati, infatti, questa soluzione potrebbe ridurre al minimo l’utilizzo dei fertilizzanti, portando comunque ottimi risultati soprattutto nel settore commerciale, dove c’è bisogno di una produzione sempre più elevata, non sempre possibile proprio per colpa delle condizioni ambientali di cui sopra.
Una buona notizia per il futuro, vista il ruolo centrale che l’agricoltura ricopre per lo sviluppo e la proliferazione dell’uomo, ancor più sottolineata proprio in questi giorni dalle manifestazioni degli agricoltori in tutta Europa.
Un ruolo, non sempre facile da ricoprire con molte difficoltà pratiche, dettate anche dai cambiamenti climatici, e dalle decisioni dei governi che non sempre sono in grado di portare il giusto riconoscimento alla causa degli agricoltori.
Quale futuro per l’agricoltura
Questa nuova scoperta, naturalmente, rappresenta una grandissima opportunità per l’innovazione tecnologica in agricoltura, tenendo anche presente il numero sempre più esiguo di aziende che investono e lavorano in un settore tanto cruciale quanto complesso.
Del resto è evidente che molte aziende agricole in tutto il mondo stanno vivendo purtroppo una fase di declino che ogni anno rende sempre più complicato il lavoro. Tra crisi economica e cambiamenti climatici sempre più repentini, quindi, anche l’agricoltura ha bisogno di tanta innovazione per fronteggiare queste criticità e tornare agli antichi fasti.
Dall’altra parte, stando sempre ai dati della ricerca, l’eSoil rappresenta anche una soluzione a buon mercato per il settore, con una richiesta minima di energia e di acqua, al contrario dell’agricoltura idroponica, garantendo una resa molto più importante che può portare una boccata d’aria al settore, sempre più spesso messo in ginocchio proprio da questi costi di gestione così elevati.