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Consigli utili per una ricarica ottimale delle auto elettriche

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Buone norme da seguire per evitare il rischio surriscaldamento, controllare i consumi e preservare la durata della batteria di una macchina elettrica

ricarica auto elettrica | Fastweb Plus Shutterstock

La batteria è con ogni probabilità la componente più importante di una macchina elettrica. Intanto perché è una delle parti più costose dell’intero veicolo. Ma anche perché è un elemento fondamentale per il suo corretto funzionamento nel tempo. 

Non sorprende dunque che i proprietari di auto elettriche siano spesso alla ricerca di consigli in tal senso. Pratiche e norme per la manutenzione della batteria. Che a loro volta si legano ad abitudini per la ricarica dell’auto elettrica. 

Proprio la ricarica infatti è un momento importantissimo per la salvaguardia della batteria. Ed esistono diversi elementi da tenere a mente per eseguire una ricarica sicura. 

Un primo principio da cui partire è la famosa regola dell’80-20. Un presupposto che invita l’utente a tenere il livello di carica della batteria dell’auto elettrica tra un minimo del 20% e un massimo dell’80%

A ciò si aggiungono informazioni relative alla tipologia di ricarica da preferire e addirittura l’orario prediletto per impostare uno o più cicli. Attenzione poi a non tenere la macchina elettrica collegata alla corrente per troppo tempo. 

Il pericolo numero uno quando si parla di batteria è infatti il surriscaldamento eccessivo. Un vero e proprio fattore di rischio, che può generare un deterioramento rapido del dispositivo. E che può addirittura sfociare in incendi

  • 1. Come impostare correttamente la ricarica dell’auto elettrica in casa
    Auto elettrica

    Shutterstock

    La strategia da seguire per eseguire al meglio la ricarica dell’auto elettrica dipende da diversi fattori. Uno su tutti il livello di ricarica a disposizione, che a sua volta varia di ambiente in ambiente. 

    Gli utenti che vogliono ricaricare un'auto elettrica da casa di solito possono usufruire di una semplice presa a muro. La corrente alternata in Italia è di 120 V e corrisponde al livello 1 di ricarica, anche noto come ricarica lenta. 

    Questo livello di ricarica comporta diverse problematiche per l’utente. La prima è il lunghissimo tempo da attendere per ricaricare effettivamente la batteria di una macchina elettrica. 

    A ciò si aggiunge la possibilità che il cavo di uscita si surriscaldi. Specie nel caso in cui non sia espressamente progettato per essere collegato a un’auto elettrica. 

    Il livello 1 di ricarica dell’auto elettrica è più lento e, potenzialmente, meno sicuro del livello 2.

    Un cavo troppo surriscaldato può a sua volta generare problematiche più o meno gravi. A partire dal danneggiamento della batteria della macchina elettrica. Fino ad arrivare al rischio incendi

    Per questo motivo molti utenti preferiscono fare un investimento iniziale e installare un caricatore da muro di livello 2. In modo da ottenere un duplice beneficio. 

    Da una parte si riducono i tempi di attesa per la ricarica: un presupposto necessario per chiunque utilizzi l’auto elettrica quotidianamente. Dall’altra i caricatori di livello 2 sono generalmente dotati di cavi ad hoc, che abbassano sensibilmente gli altri rischi di cui sopra. 

  • 2. Quando ricaricare la macchina elettrica
    Auto elettriche, ricarica

    Shutterstock

    La tempistica e la frequenza della ricarica di un’auto elettrica sono altri due aspetti a cui prestare particolare attenzione. Per diverse ragioni, a partire dall’economia dell’utente

    L’energia elettrica infatti viene generalmente quotata in base a fasce orarie specifiche. E spesso e volentieri l’ora di punta viene identificata tra le ore 17:00 e le ore 20:00. 

    Per questo motivo è sicuramente consigliabile evitare di collegarsi alle colonnine di ricarica della propria macchina elettrica in questa specifica fascia oraria. 

    Questa regola vale tanto per gli ambienti esterni quanto per l’ambiente domestico. E, allargando lo sguardo, non si limita all’auto elettrica. Non a caso moltissime persone scelgono quotidianamente di utilizzare i loro elettrodomestici a tarda ora.

    È consigliabile ricaricare l’auto elettrica di notte, ma attenzione a non tenerla collegata alla corrente per troppo tempo.

    Attenzione però, anche questa abitudine presenta delle possibili controindicazioni. Soprattutto nel caso in cui si utilizzi un caricatore di livello due, o più in generale una ricarica veloce. 

    Il rischio in tal senso è che l’auto elettrica rimanga collegata per ore e ore al suo stand, anche dopo avere raggiunto la carica del 100%. Ed è sempre buona norma evitare di mantenere le batterie collegate per troppo tempo, nel momento in cui hanno completato il loro ciclo di ricarica

    Le auto elettriche sono pensate per interrompere la ricarica autonomamente. Ma ciò non impedisce al caricabatterie di continuare a generare calore. Anche in questo caso esiste dunque il rischio che il sistema finisca per essere sovraccaricato

  • 3. Come prendersi cura della batteria della macchina elettrica
    Ricarica auto elettrica

    Shutterstock

    Nei capoversi precedenti sono stati forniti alcuni consigli utili legati alle modalità e le tempistiche di ricarica dell’auto elettrica. Questi suggerimenti rientrano in un ventaglio più ampio di attenzioni che l’utente può dedicare alla batteria del suo veicolo. 

    La prima regola da tenere a mente quando si parla di batteria e di batteria dell’auto elettrica, è la regola dell’80-20. Ciò vuol cercare di non caricare mai una batteria oltre l’80% della sua capacità massima. E allo stesso tempo ricordarsi sempre di ricaricarla quando scende sotto la soglia del 20%

    La ragione dietro queste due abitudini è sempre la stessa: preservare al massimo lo stato di salute della batteria, mantenendola sempre all’interno del range di carica più sicuro in assoluto. 

    Caricare costantemente la batteria al 100% riduce la sua durata nel tempo. E lo stesso vale per l’abitudine di portare la batteria a scaricarsi quasi completamente.

    Restando in argomento cura della batteria di un’auto elettrica, è poi utile fare almeno un accenno al discorso temperatura. Le batterie infatti vanno molto poco d’accordo con i climi rigidi: e questo vuol dire che non amano né le temperature troppo calde, né le temperature troppo fredde

    Non a caso i modelli più recenti di macchina elettrica sono dotati di soluzioni software che reagiscono proprio in base alla temperatura percepita. Ad esempio limitando la velocità del veicolo, ma anche attivando un raffreddamento automatico della batteria. 

A cura di Cultur-e
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