Tra gli addetti del settore è conosciuta con il nome di Open Scope (traducibile con "Ambito ampio", "A,bito aperto) e, dal 15 agosto 2018, è destinata a cambiare il modo con cui ci rapportiamo con alcuni dei gadget e dispositivi elettronici che più utilizziamo nel corso della giornata. Si tratta, nello specifico, della nuova normativa che regola la definizione di RAEE (acronimo di "Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche") che ridefinisce – ampiandola, per l'appunto – la definizione di rifiuti elettronici da avviare verso la raccolta differenziata.
Cosa prevede la normativa Open Scope
La normativa RAEE in vigore fino al 14 agosto 2018 prevedeva che nella categoria dei RAEE rientrassero tutti quegli elettrodomestici, computer, smartphone, TV, radio e altri dispositivi elettronici (di ogni taglia) rotti o arrivati a fine ciclo vita. Ciò consentiva di smaltire in maniera adeguata la lavatrice o il forno che non funziona più, con la certezza che lo smaltimento rifiuti venisse effettuato in maniera corretta e conferme alla legislazione italiane ed europea.
L'Open Scope, come accennato, va ad ampliare la definizione di rifiuto elettronico, facendo ricadere nella categoria anche gadget e periferiche sinora ignorati dalla raccolta differenziata elettronica. Dal 15 agosto le chiavette USB, i cavetti USB, le prolunghe elettriche e cavetteria varia dovranno essere smaltiti seguendo le stesse direttive e gli stessi "percorsi" oggi riservati a elettrodomestici e apparecchiature elettriche ed elettroniche "propriamente detti".
Come cambia la raccolta differenziata apparecchiature elettroniche
Le nuove regole volute dall'Unione Europea avranno un impatto tutt'altro che trascurabile sul mondo dello smaltimento rifiuti elettronici. Secondo alcune stime, il volume dei rifiuti è destinato a raddoppiare e coinvolgere un numero di imprese di gran lunga superiore rispetto alla situazione pre-Open Scope. Stando alle valutazioni degli esperti di settore, altre 6.000 aziende (tra produttori e distributori) dovranno adattarsi alla nuova normativa e predisporre tutto il necessario per organizzare un sistema di raccolta e recupero dei materiali efficiente e funzionante.
Come riciclare i RAEE
Non cambiano, invece, le modalità per riciclare i RAEE, anche nella loro versione "allargata". I cittadini che vorranno buttare una chiavetta USB (così come un televisore, una lavatrice o il frigo) potranno recarsi presso un qualsiasi negozio di elettronica e conferire i rifiuti elettronici negli appositi contenitori che si trovano all'interno della struttura. Questo vale, però, solo in caso di oggetti di piccoli dimensioni: per gli elettrodomestici più grandi il ritiro è garantito solo a patto di acquistare un prodotto di pari categoria e dimensioni.
8 marzo 2018