Diversità, sostenibilità e inclusività sono diventati pilastri cardine della società. Ma, nonostante la loro importanza, tali risorse sono ancora poco conosciute e coltivate da diversi imprenditori e manager.
Anche i leader si trovano spesso davanti a molte sfide nel processo di accettazione di queste nuove peculiarità: saper riconoscere e valorizzare le differenze tra i dipendenti non è immediato; riuscire a costruire un ambiente sostenibile a livello sociale e ambientale richiede competenze tecniche ma anche determinate soft skill.
I vantaggi della sostenibilità e dell’inclusività
Puntare su inclusività e sostenibilità permette a un'azienda di crescere e diventare competitiva. Allo stesso tempo, maturare doti professionali legate a queste due qualità consente a un professionista di essere più appetibile per le aziende. Le imprese, ormai, non badano solo alle abilità tecniche ma anche al modo in cui gli individui si interfacciano con il mondo, ai loro valori e interessi.
Per creare un ambiente sostenibile e inclusivo bisogna puntare su alcune soft skill.
Per iniziare, bisogna imparare ad acquisire una maggiore consapevolezza del vero significato del termine diversità e di come questa possa essere gestita in modo efficace per far sì che l’azienda acquisisca un vantaggio competitivo sostenibile.
I manager devono acquisire tecniche di progettazione che tengano conto delle diversità, per valorizzare ogni individuo e creare un ambiente inclusivo.
D'altronde, il cuore pulsante della responsabilità sociale è il rispetto di tutti gli individui e delle differenze culturali. Bisogna costruire relazioni positive con persone che hanno un bagaglio culturale, di linguaggio, storico o sociale diverso dal proprio. Solo così si cresce e sviluppa una visione ampia del mondo.
Si riesce ad avere una propensione all’inclusività nel momento in cui si riescono ad apprezzare qualità diverse dalle proprie in altre persone. Quando le diversità diventano valori da condividere e difendere, si arriva a costruire una strategia mirata di responsabilità sociale.
Ma per riconoscere e valorizzare le diversità, quindi creare un ambiente inclusivo e accessibile per tutti, bisogna puntare su una serie di competenze trasversali.
Innanzitutto, tra le qualità richieste spicca l’empatia, ossia l’abilità di entrare in connessione con un altro individuo, percependo in modo intenso i suoi sentimenti e stati d'animo, come se fossero i propri. Inoltre, bisogna saper comprendere e accettare le altre culture. La multiculturalità è una competenza trasversale importantissima per creare un ambiente di lavoro in cui vige l’inclusività.
Per creare un ambiente inclusivo gli individui devono dare maggior valore alle differenze personali, mantenendo una linea di condotta che si fonda sull’equità e creando un contesto organizzativo che rimuova le barriere tra le persone.
Inoltre, occorre rilevare gli eventuali pregiudizi e distorsioni di giudizio e agire su di essi, in modo da appinare malintesi e divergenze. Il pregiudizio è un costrutto della mente umana che risente dell’ambiente sociale in cui l’individuo nasce e cresce. Riconoscere di avere dei pregiudizi è il primo passo per abbatterli.
Già nel 2019, Donato Iacovone, imprenditore italiano e presidente di Webuild ed ex AD presso EY, parlava di queste tematiche. Durante un convegno, ricordava ai presenti che i leader di domani non sarebbero dovuti essere solo individui con eccellenti abilità tecniche, ma anche con grandissime doti di comunicazione, capaci di immaginare la linea evolutiva tecnologica.
Inoltre, diceva che i leader del futuro avrebbero dovuto sviluppare l'empatia e ideare soluzioni capaci di risolvere le problematiche della società intera.
Secondo uno studio realizzato da Swg per EY, più del 60% dei lavoratori di imprese medio-grandi è convinto che le aziende italiane siano poco attente all’ambiente, mentre solo al 50% è riconosciuta un’azione reale nei confronti della social responsability.
Dai dati sembrerebbe anche che il 70% degli intervistati pensi che i manager abbiano più a cuore gli interessi degli azionisti, ma non si impegnano ad investire per aumentare la social responsibility dell’azienda. E sempre il 70% pensa che sia dovere delle aziende pensare e lavorare in un’ottica di responsabilità sociale.
L’importanza dell’argomento è sempre più evidente e le pressioni sulle aziende, sia dall’interno che dall’esterno, sembrano far arrivare i primi frutti. Tante realtà si stanno impegnando per abbracciare i principi di inclusività e sostenibilità.
Che si tratti delle future professioni economiche e giuridiche, tecniche o organizzative, c’è bisogno di un sistema che sia integrato all’idea di innovazione, all’attenzione al futuro, alla sostenibilità, all’inclusività e alla social responsibility.
Come sviluppare sostenibilità e inclusività: il pensiero strategico
Per sviluppare sostenibilità e inclusività non sono sufficienti le soft skill appena descritte, serve progettare una vera e propria strategia.
Per ragionare in modo strategico occorre avere una visione ben chiara, cioè porsi un obiettivo e delineare le azioni per raggiungerlo. Per costruire un'azienda inclusiva bisogna osservare le necessità delle persone e cercare una soluzione capace di accontentare tutti.
Sono importanti anche le doti di comunicazione efficace, che permettono di trasmettere la strategia e gli obiettivi all'esterno. Inclusività e sostenibilità sono elementi nuovi, per molte persone sono valori ancora sconosciuti e non capiscono perchè sono così importanti per la società. Quindi, bisogna raccontarli e descriverli in modo molto chiaro e mirato. Solo così si produce il cambiamento.
Per sviluppare inclusività e sostenibilità occorre avere una strategia chiara e le doti comunicative per trasmetterla alle altre persone.
D'altra parte, gli individui devono maturare la volontà di imparare e capire. Essere predisposti a capire situazioni differenti da quelle a cui si è abituati, può aiutare a capire anche il punto di vista di persone che hanno background e necessità diverse dalle proprie.
In un’ottica di sostenibilità, invece, risulta fondamentale la capacità di adattamento. Bisogna avere sempre a mente che le cose possono cambiare repentinamente: se gli eventi riusciranno ad essere favorevoli dipende solo da quanto ci si riuscirà ad adattare ai cambiamenti.