L’idea di una macchina alimentata ad energia solare non è nuova e, in realtà, è un progetto a cui gli scienziati lavorano da decenni.
Quasi 70 anni fa, un’idea del genere fu presentata a Chicago e, sebbene non abbia ricevuto (ancora) riscontri pratici, rimane un progetto interessante che forse in futuro potrà permettere all’uomo di fare un altro passo avanti nell’idea di mobilità completamente sostenibile.
Naturalmente c’è ancora molto da fare, nonostante le auto elettriche stiano avendo una diffusione sempre maggiore, questo potrebbe non bastare a rivoluzionare il settore.
Per questo motivo l’idea di un veicolo che sfrutti totalmente l’energia gratuita e abbondante del Sole è da sempre un sogno per i progettisti che, come appena visto, rincorrono questo traguardo da sempre.
Macchine a energia solare, a che punto siamo
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Come appena detto, negli ultimi anni, sono venute alla luce numerose startup che operano nel settore dei veicoli elettrici e sempre più grandi aziende stanno cercando di “convertire” i propri modelli in elettrico.
Al momento, questo tipo di alimentazione rappresenta una buona soluzione alternativa ai carburanti fossili ma la disponibilità e i prezzi dei veicoli non consentono ancora la diffusione di massa.
Nel tempo molte aziende hanno sviluppato strategie sempre più innovative per inserire dei pannelli solari nelle automobili per produrre energia, cercando di trovare un’altra alternativa a benzina, diesel e gas.
Di fatto questo è il prossimo step per la mobilità del futuro ma, nonostante finanziamenti importanti da parte di chi crede nel potenziale di questa tecnologia, l’auto solare ancora non è pronta e, anzi, ne esistono al mondo pochissimi prototipi.
Il perché di questi “rallentamenti” è essenzialmente pratico e, oltre ai costi che potrebbero essere piuttosto proibitivi (superiori ai 150 mila dollari per ogni esemplare), entra in gioco anche il problema dell’accumulo di energia (che potrebbe essere risolto con le moderne batterie) e quello di come far funzionare questi veicoli di notte o nelle giornate senza sole, un discorso che naturalmente si ricollega a quello delle batterie.
Poi naturalmente, il problema sarebbe ancora maggiore a tutte quelle latitudini dove il sole è davvero un avvenimento raro e che, quindi, si vedrebbero precluso l’utilizzo di veicoli del genere.
Nonostante i “buoni propositi”, quindi, il mondo è ancora lontano da un futuro in cui sarà possibile spostarsi utilizzando solo l’energia del sole e questo proprio perché le costosissime batterie svolgono ancora un ruolo enorme nei viaggi a emissioni zero.
Il sole al servizio della mobilità
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Nonostante l’idea di un veicolo completamente solare sia ancora piuttosto remota è bene ricordare che i pannelli solari stanno avendo una diffusione sempre maggiore, sia per le abitazioni che sui veicoli come i camper.
Certo al momento non riguardano ancora il movimento di questi mezzi ma riescono a fornire l’alimentazione necessaria per tutta la dotazione a bordo e già questo è un buon passo avanti per una vera rivoluzione del settore.
Anche qui entrano in gioco le batterie di cui sopra, ma poter immaginare un camper completamente autosufficiente è già qualcosa, soprattutto per non gravare ulteriormente sul pianeta anche durante le “gite fuori porta”.
Per cui, al momento, l’idea di un’autovettura solare al 100% in grado di offrire le prestazioni di un veicolo tradizionale non è, ovviamente, ancora un’eventualità contemplata.
Però è innegabile che la tecnologia negli ultimi decenni abbia fatto passi da gigante al riguardo e, con buone possibilità, in tempi ragionevolmente brevi sarà possibile sfruttare il sole per muovere i nostri veicoli e non solo per la ricarica casalinga.
Auto solari, uno dei progetti più interessanti
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Uno dei prototipi di auto solari più interessanti è l’auto ZEM, una vera super car che, oltre ad essere alimentata dall’energia solare, mangia addirittura il carbonio nell’aria.
Il veicolo è stato sviluppato da un team di studenti dell'Università di Tecnologia di Eindhoven nei Paesi Bassi, ed è dotata di batterie agli ioni di litio che si ricaricano fino al 15% tramite pannelli solari installati sul veicolo.
Come appena detto l’auto ha anche un dispositivo che cattura del carbonio e la carrozzeria stessa non è realizzata con i materiali tipici del settore ma utilizza plastica riciclata modellata da una stampante 3D.
L’obiettivo del team era mobilità a zero emissioni ma, mentre erano al lavoro su questa idea, i ragazzi si sono resi conto che raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio era impossibile senza una nuova prospettiva per affrontare questi problemi.
Così hanno deciso di trovare un sistema per fare in modo che l’auto ZEM rimuovesse anche il carbonio dall’aria.
Per farlo vengono utilizzati due filtri posizionati sul lato inferiore dell'auto, che “mangiano” il carbonio mentre l'auto è in movimento.
I filtri devono essere svuotati ogni 200 miglia, ma il team automobilistico Zem ha già sviluppato una soluzione per eliminare la cosa, tramite una stazione di ricarica per veicoli elettrici che estrae l’anidride carbonica in modo che possa essere riutilizzata per altri combustibili puliti o immagazzinata in modo sicuro per tenerla fuori dall’atmosfera.
Al momento il veicolo cattura 4,41 libbre di anidride carbonica ogni 20.000 miglia - ovvero solo lo 0,04% del carbonio medio che produce un’auto in un anno.
Ma il team continua a lavorare per migliorare ZEM a, in futuro, arrivare a sfruttare il pieno potenziale di questa intuizione.