Il carbone, il gas e il petrolio non sono fonti energetiche inesauribili. E lo sanno bene le organizzazioni internazionali e le grandi Nazioni industrializzate che da oramai diversi anni portano avanti dei progetti per le energie rinnovabili. Il sole, il vento, la forza dell'acqua e il calore sprigionato dalla terra sono tutte fonti energetiche che l'uomo sta cercando di domare per sfruttarle a proprio vantaggio. Negli ultimi due anni il peso delle energie rinnovabili sul fabbisogno mondiale è sempre più elevato. È quanto emerge dall'ultimo report dell'International Energy Agency sull'utilizzo dell'energia alternativa. A farla da padrone è soprattutto l'energia prodotta dai pannelli solari, grazie soprattutto agli investimenti effettuati da nazioni "emergenti" come India e Cina (i due Paesi più popolosi al mondo e che hanno un fabbisogno giornaliero di energia molto elevato).
Energia solare ed energia eolica sono le due fonti energetiche con il maggior tasso di crescita previsto per i prossimi anni. E il motivo è legato alla diminuzione dei costi per la realizzazione dei pannelli solari e delle pale eoliche. L'utilizzo di energie rinnovabili è legato anche al tema della sostenibilità. Petrolio e carbone rilasciano nell'aria delle sostanze dannose per la salute dell'uomo, al contrario dell'energia solare ed eolica che sono quasi ad impatto zero. Nei prossimi cinque anni si prevede un aumento considerevole dell'energia prodotta dai pannelli solari a discapito di fonti energetiche come il carbone. Ma il futuro non è così roseo come lo si può immaginare. Gli interessi e i soldi in gioco sono tanti ed il pericolo che qualche lobby faccia di tutto per ridurre l'impatto delle energie rinnovabili è molto alto.
L'energia solare avanza, il carbone indietreggia
Dai dati diffusi dalla ricerca dell'International Energy Agency, l'energia solare è cresciuta enormemente negli ultimi anni. Si valuta che solo nel 2017 i pannelli solari siano cresciuti del 50% rispetto all'anno precedente, superando qualsiasi altra fonte di energia. Una crescita così dirompente dell'energia solare ha portato a una diminuzione del carbone e del gas, con effetti positivi anche sulla qualità dell'aria e sull'inquinamento atmosferico. A guidare questa "rivoluzione" è la Cina, dove il Governo ha varato un nuovo piano con degli incentivi per favorire l'installazione di pannelli solari e pale eoliche. E lo stesso sta accadendo anche in India, dove l'obiettivo è di diminuire l'inquinamento atmosferico che sta mettendo in crisi le principali città indiane. Gli investimenti nelle energie alternative ne hanno fatto diminuire il costo nei mercati internazionali, favorendone l'acquisto da parte delle Nazioni.
Un piano per il 2022
Nonostante anni di crescita per le energie alternative, è ancora il petrolio e il carbone a farla da padrone. Soprattutto nelle Nazioni più sviluppate come Cina e Stati Uniti. Ma nei prossimi anni le cose cambieranno. E gran parte del merito sarà della Cina che ha varato un piano per il 2022 per aumentare considerevolmente il numero di pannelli solari. Secondo il report dell'International Energy Agency è possibile che entro il 2022 l'energia solare produca 943 gigawatt. Per dare un metro di paragone nel 2016 sono stati prodotti tramite l'energia del sole poco più di 160 gigawatt. Un aumento così elevato sarà favorito anche dall'avanzamento tecnologico che permetterà di diminuire i costi e di migliorare l'efficienza dei pannelli solari.
Le stime dell'International Energy Agency potrebbero anche essere superate se la Cina decidesse di investire ancora più soldi sull'energia solare e su quella eolica. La Nazione asiatica vuole diventare il leader mondiale nelle energie rinnovabili, anche per diminuire l'inquinamento atmosferico. L'obiettivo è di produrre entro il 2020 il 40% delle energie alternative di tutto il Mondo. Continuando sul trend degli ultimi anni, la Cina potrebbe raggiungere con un anno di anticipo gli obiettivi prefissati per il 2020, dando un segnale importante a tutto il Mondo.
Cosa sta accadendo nel Resto del Mondo
Nonostante l'incertezza politica, gli Stati Uniti restano il secondo produttore al Mondo di energie rinnovabili. Ma il futuro è meno roseo di quello che si può immaginare: l'uscita dal Trattato di Parigi e la nuova riforma fiscale potrebbero bloccare la spinta che l'amministrazione Obama aveva dato all'economia green. Discorso completamente differente quello che riguarda l'India. Il Governo sta investendo molto sulle energie alternative, anche per diminuire l'impatto dell'inquinamento atmosferico. Con la diminuzione dei costi per la costruzione di pannelli solari e di pale eoliche, l'India diventerà uno dei leader mondiali nella produzione di energia alternativa. Nell'Unione Europea, invece, la crescita delle energie rinnovabili è leggermente calata, anche a causa di una domanda di energia che non sta crescendo. In Europa la Nazione leader è la Danimarca, ma l'Italia si difende bene con il circa 15% di energia che viene prodotta da fonti rinnovabili.
Il futuro delle auto elettriche
Quando si parla di energie rinnovabili è necessario fare riferimento anche alle auto con motori elettrici o che utilizzano il biocombustibile. Purtroppo, in questo caso le notizie non sono positive. Secondo le stime dell'International Energy Agency entro il 2022 le auto "alternative" saranno solamente il 4,5% del totale, con un aumento dello 0,5% rispetto al 2017.
23 dicembre 2017