Viene chiamato Earth Overshoot Day e coincide con il giorno in cui la popolazione terrestre esaurisce tutte le risorse messe a disposizione della terra per l’anno in corso. Quest’anno questa ricorrenza è capitata il 2 agosto 2023 e ciò significa che, a partire dal giorno successivo, l’umanità sarà in debito con il pianeta consumando più di quanto è sostenibile.
Si tratta di una brutta notizia e di un dato allarmante, poiché mancano ancora cinque mesi alla fine dell’anno. Per il nostro Paese, le notizie sono, se possibile, peggiori: le risorse sono state esaurite il 15 maggio scorso.
Earth Overshoot Day, risorse esaurite: cosa significa e come viene calcolato
L’Earth Overshoot Day è una vera e propria ricorrenza fissata dal Global Footprint Network, che ogni anno viene celebrata in una data differente in base a dei calcoli che riescono ad individuare il momento in cui l’essere umano consuma tutte le risorse che la terra è in grado di fornire in un anno e non è più sostenibile.
Tra gli elementi che vengono presi in considerazione c’è la biocapacità della Terra, intesa come la quantità di risorse che il pianeta riesce a generare in un anno. Questo dato viene rapportato all’impronta ecologica dell’umanità, ossia la domanda di risorse dell’essere umano.
Per risorse si intende tutto ciò che è utile alla vita come il cibo, il legname, l’utilizzo della Terra per la costruzione di strade e altre strutture, le fibre, la produzione energetica, lo smaltimento dei rifiuti e tanto altro ancora. Le fonti da cui si ricavano le informazioni sono le statistiche delle Nazioni Unite e il Global Carbon Project.
Earth Overshoot Day, come è cambiato nel tempo
Terminare le risorse della terra in anticipo significa che la vita della popolazione terrestre non è sostenibile e ciò potrebbe causare gravi difficoltà in alcune parti del mondo e per alcuni gruppi di persone. Rispetto agli anni passati, la situazione è andata progressivamente aggravandosi.
Basti pensare che nel 1971 le risorse sono terminate solo pochi giorni prima della fine dell’anno, il 25 dicembre. Negli ultimi anni, a partire dal 2010, con difficoltà si è riusciti ad arrivare al mese di agosto, con un record negativo nel 2018 e nel 2022 in cui l’Earth Overshoot Day è stato raggiunto il 1° agosto.
Questo trend sembrerebbe non subire inversione, se si pensa che l’impronta ecologica dell’umanità è cresciuta. Precisamente, nel 2023 è aumentata dello 0,2% rispetto al 2022.
Per il 2023, l’Italia ha ottenuto un risultato peggiore rispetto alla media. Tra i Paesi che hanno fatto meglio c’è la Jamaica, che esaurirà le risorse il 20 dicembre. Pessimi i dati degli Stati Uniti d’America e Qatar.
La riduzione delle emissioni di carbonio secondi gli standard stabiliti per contrastare i cambiamenti climatici, potrebbero in futuro portare ad un ritardo di circa 19 giorni nel raggiungimento dell’Earth Overshoot Day. Un risultato difficile da raggiungere, ma non impossibile.