Caricare la batteria di un veicolo elettrico, pur rappresentandone il corrispettivo, non è esattamente come fare benzina. Certo, il concetto è lo stesso ma si tratta, in realtà, di una procedura molto più complicata che può portare a diversi problemi che potrebbero influire sulla corretta ricarica dell’auto elettrica.
Quando questo accade, prima di chiamare il servizio clienti o quello di assistenza, è sempre opportuno esaminare la situazione e leggere il manuale di istruzioni.
Gli inconvenienti potrebbero essere molteplici e, dato che da questo dipende l’autonomia e la distanza percorribile con la propria automobile elettrica, è opportuno andare ad esaminare le soluzioni più frequenti ai classici malfunzionamenti che potrebbero affliggere il nostro veicolo.
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1. Controllare che la spina sia inserita correttamente
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Banalmente, quando l’auto elettrica non si ricarica, può essere dovuto a una spina inserita in modo errato, un problema piuttosto frequente che capita di continuo anche con qualsiasi altro device elettronico dentro casa.
Di solito, la presa può essere fissata in una sola posizione ed è difficile (se non impossibile) sbagliare, tuttavia se il connettore non viene spinto per bene all’interno del veicolo o della colonnina di ricarica è chiaro che la carica non partirà.
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2. Il cavo di ricarica, la presa o la colonnina sono danneggiati
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Esistono molti modi di caricare la propria auto elettrica e, chi non dispone di una colonnina di ricarica domestica o di una wallbox, dovrà necessariamente utilizzare una classica presa a muro per effettuare l’operazione.
Chiaramente, a prescindere da quale sia la modalità di connessione, se ci sono problemi con la ricarica di un’auto elettrica il problema potrebbe essere il danneggiamento del cavo, della presa o addirittura della colonnina di ricarica.
Cavo e presa sono due componenti molto delicati e non sono certamente esenti da rotture improvvise. Quando questo accade, quindi, non si può fare altro che procedere con la sostituzione del pezzo in questione, magari dopo aver provato un’altra presa o un altro cavo.
Quando a rompersi è la colonnina di ricarica, invece, non c’è molto da fare se non trovare un’altra stazione di ricarica e verificare che il problema non dipenda dall’auto. Se così non fosse e il malfunzionamento fosse del veicolo stesso, non si può fare altro che contattare l’assistenza clienti, esporre la situazione e provvedere alla riparazione che potrebbe essere molto costosa.
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3. La rete di ricarica è inattiva
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La maggior parte dei caricabatterie pubblici fanno parte di una rete e quando un veicolo viene collegato il gestore di tale servizio riceve tutte le informazioni del caso.
Pur non essendo molto frequente, può capire che la rete di ricarica non sia attiva, per guasti o manutenzione, quando questo accade la ricarica dell’auto elettrica non funzionerà e bisognerà necessariamente trovare un’altra stazione.
Il discorso si applica, chiaramente, anche alla rete domestica e, in caso ci fosse un guasto o se non ci fosse corrente è chiaro che non sarà possibile caricare il proprio veicolo.
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4. Controllare le impostazioni del veicolo
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Quando ci si parcheggia nei pressi di una colonnina di ricarica, bisogna sempre ricordarsi di impostare l'auto su un programma di ricarica.
Da questa selezione, oltre a dipendere i tempi e l’efficacia della procedura di ricarica, dipende totalmente la corretta riuscita dell’operazione.
Esistono diversi tipo di programmi di ricarica, che si adatto alle varie situazioni: con la ricarica notturna ad esempio il veicolo si caricherà lentamente, così da essere operativo al mattino prima di uscire di casa.
Col programma rapido si opterà per la velocità nella ricarica, un sistema utile soprattutto quando si ha poco tempo e c’è bisogno di caricare velocemente la batteria per ripartire.
A prescindere dal programma scelto, comunque, se l’auto non è impostata su uno di questi la carica potrebbe non avvenire, con conseguente perdita di tempo.
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5. Errori con la modalità di pagamento
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Come accade per il rifornimento in una qualsiasi stazione di servizio, anche la ricarica dell’auto elettrica ha un costo.
Perciò se ci fossero problemi con la carta di credito associata o se non ci fossero abbastanza soldi per l’operazione è chiaro che non sarà possibile procedere con la ricarica.
Generalmente il servizio è molto reattivo e in caso di qualsiasi inconveniente l’utente sarà prontamente avvisato tramite e-mail, SMS o una notifica dell’app. Tuttavia potrebbero esserci dei casi in cui queste informazioni non arrivano in tempo (magari se non c’è campo) e ci si accorgerà dei problemi con la propria carta di credito solo quando sarà troppo tardi.
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6. Il problema del clima
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Prima di ricaricare un’auto elettrica ci sono molte cose da considerare che potrebbero complicare non poco la cosa.
Ad esempio, in una stazione di ricarica pubblica, potrebbero sorgere dei problemi in caso di un clima troppo caldo o troppo freddo che potrebbe interrompere la ricarica o addirittura danneggiare le colonnine.
Si tratta, a onor del vero, di un’eventualità piuttosto rara, ma comunque se ci fossero dei problemi con la ricarica, prima di portare in manutenzione o in assistenza il proprio veicolo elettrico è opportuno considerare anche questa ipotesi e, per togliere ogni dubbio, andare alla ricerca di una stazione di ricarica in una zona con un clima più mite.
Naturalmente questa eventualità va considerata anche per i caricatori domestici e, per chi abita in zone troppo fredde o troppo calde, è sempre opportuno caricare il proprio veicolo all’interno di un garage.
Chiaramente si parla di situazioni davvero estreme e, generalmente, alle nostre latitudini non dovrebbero esserci problemi del genere ma, comunque, è bene essere consapevoli di questa eventualità.