Ogni giorno controlliamo le email, chattiamo con i nostri contatti, facciamo videocall di lavoro e usiamo app per gestire tanti aspetti della nostra vita.
Viviamo un'esistenza che diventa sempre più digitale, con la tecnologia che permette di semplificare anche le più semplici azioni quotidiane.
Ordinare una pizza a domicilio tramite app, inviare una mail, fare ricerche online, ascoltare musica o guardare un film in streaming, controllare la propria abitazione con sistemi basati sull’intelligenza artificiale, sono solo alcune delle azioni che ogni giorno tantissime persone in tutto il mondo compiono.
Una vita digitale che ha permesso durante la pandemia da Covid-19 tra smart working forzato e didattica a distanza di ridurre le emissioni di anididre carbonica e inquinanti, come dimostrato dai dati satellitari che hanno visto una diminuzione dell'inquinamento a livello globale.
Non bisogna mai dimenticare, però, che ogni azione ha un impatto ecologico di cui si deve tenere conto quando si vuole condurre una vita più green.
Esistono diverse buone pratiche che possono ridurre il consumo energetico di un device e ridurre le emissioni di gas serra.
Questo perché anche una sola ricerca in Internet può effettivamente incidere sull'emissione di anidride carbonica: la produzione di energia elettrica necessaria per far funzionare i dispositivi si affida ancora per la maggior parte a fonti non rinnovabili.
Per condurre una vita digitale più sostenibile è sufficiente seguire alcuni semplici consigli. Vediamo insieme quali.
Il problema della sostenibilità digitale
Nel giro degli ultimi anni tantissime persone hanno imparato a vivere in maniera più sostenibile, senza dover compiere alcun tipo di rinuncia sostanziale. Basti pensare alla diffusione sempre più capillare della raccolta differenziata. O, in alternativa, alle buone abitudini che permettono a ciascuno di noi, nel proprio piccolo, di fare la differenza.
Questo genere di educazione non riguarda soltanto la mobilità, la cura della casa o l’attenzione da riservare ai rifiuti. È possibile essere più o meno sostenibili persino quando si lavora con il proprio computer.
Da questo punto di vista, il tema è più che noto agli addetti ai lavori. L’intera industria dell’Information Technology, pur non essendo particolarmente “inquinante”, rappresenta comunque una percentuale significativa delle emissioni mondiali di CO2.
Il concetto della sostenibilità digitale dunque è più concreto che mai. E anche in questo caso, il singolo può dare benissimo il proprio contributo, a patto di cambiare qualche piccola abitudine storicamente data per scontata.
Tenere in ordine i file, svuotare il cestino
Il presupposto alla base dei problemi di sostenibilità digitale dei singoli cittadini è piuttosto lampante: i computer, gli smartphone e, più in generale, i dispositivi elettronici consumano energia elettrica e, di conseguenza, hanno un impatto sull’ecosostenibilità globale.
Partendo da qui, i ragionamenti a seguire sono concettualmente molto semplici: per ridurre il proprio impatto ambientale digitale, è sufficiente impegnarsi per far sì che i diversi device utilizzati consumino una quantità minore di corrente.
Una sfida apparentemente impossibile, che però in realtà è molto facile da vincere. Tutto sta nel tenere a mente alcune piccole accortezze, che però possono portare a benefici davvero giganteschi.
Ad esempio, un computer (ma anche un tablet o uno smartphone) consuma più corrente nel momento in cui RAM e ROM sono maggiormente impegnate. Ciò vuol dire, ad esempio, che è sufficiente evitare di tenere programmi aperti inutilmente, per dare un primo piccolo contributo alla causa ambientale.
Per ridurre il proprio impatto ambientale digitale, è sufficiente tenere ordinato il proprio dispositivo, eliminando i file inutili
Lo stesso discorso, ovviamente, riguarda le finestre del browser. Anche perché il concetto è esattamente il medesimo: più finestre si tengono aperte contemporaneamente, più si impegna il proprio dispositivo e più aumentano i consumi, e quindi le emissioni.
Un altro consiglio di sostenibilità riguarda la cancellazione dei file inutilizzati: quelli presenti all’interno di cartelle dimenticate, quelli distribuiti nei vari cloud, persino quelli all’interno del cestino. Eliminando questi file l’utente non rinuncia praticamente a niente, ma, al tempo stesso, riesce a ridurre il proprio personale livello di inquinamento digitale.
Sarebbe inoltre importante mantenere un certo ordine all’interno del device. Questo non vuol dire soltanto evitare file duplicati, ma anche distribuirli in maniera adeguata. In tal senso, la presenza massiva di file, cartelle e collegamenti sui desktop tende ad aumentare il consumo energetico in maniera considerevole.
Dunque per essere più eco friendly, potrebbe essere sufficiente svuotare le proprie scrivanie digitali, tenendo i file e i programmi all’interno di cartelle.
Consigli utili dedicati al mondo smartphone
Tutti i suggerimenti di ecosostenibilità digitale dati nel capoverso precedente sono da considerarsi utili sia nel caso in cui si utilizzi un computer, sia nel caso in cui si utilizzi prevalentemente uno smartphone.
Esistono però tanti altri consigli universalmente validi, che permettono di ridurre il proprio impatto ambientale con il più semplice dei “click”. Tra questi poi, ce ne sono alcuni particolarmente adatti al mondo dei nuovi cellulari intelligenti.
Il primo riguarda le impostazioni di luminosità, che gli smartphone contemporanei tendono a gestire in maniera automatica: ciò vuol dire che regolano autonomamente il livello di luminosità dello schermo, in base alle condizioni ambientali circostanti.
La luminosità dello schermo è uno dei principali motivi di consumo di batteria e quindi di energia: tanto per uno smartphone, quanto per un tablet o un computer.
Per consumare meno energia è sempre consigliabile tenere la luminosità sotto controllo manuale.
Lo stesso discorso riguarda tante altre impostazioni dei device: dall’attivazione del bluetooth alle impostazioni di connessione. Risparmiando energia elettrica, si risparmiano i consumi e si attuano comportamenti più sostenibili.
Un utente attento al tema della sostenibilità dovrebbe dunque chiedersi quanto ha effettivamente bisogno di essere sempre collegato alla rete.
Per restare in tema smartphone, occorre infine parlare dell’impatto ambientale di email e telefonate. Per anni si è sostenuto che le email fossero un mezzo di comunicazione green, specie se confrontato alle lettere “classiche”.
Ovviamente la riduzione del consumo della carta è un’ottima notizia, ma anche le email hanno un impatto sull'ambiente, sebbene sia minimo. Anzi, diversi esperti del settore ritengono che, per tutelare l’ambiente, in alcuni casi è consigliabile telefonare piuttosto che inviare un messaggio di posta elettronica.