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Come prendersi cura della batteria dell'auto elettrica

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Chi ha un'auto elettrica deve prendersi cura della batteria per farla durare a lungo: ecco dove e quando effettuare una ricarica, ma anche come guidare correttamente

Auto elettrica | Fastweb Plus Shutterstock

Le auto elettriche hanno bisogno di manutenzione, esattamente come quelle tradizionali. Da questo punto di vista la batteria può essere paragonata al motore termico: è possibile sforzarla in maniera più o meno consona, con ripercussioni evidenti sulla sua autonomia e la sua durata nel tempo.

Per fortuna esiste tutta una serie di consigli dedicati al mondo dell’auto elettrica: strategie e abitudini utili a prolungare il ciclo di vita della batteria.

Si va dalle indicazioni relative a quando effettuare una carica a quelle che suggeriscono la tecnologia e i dispositivi più indicati. E in tal senso è bene sapere che prese di corrente domestica e wall box sono da preferirsi rispetto alle colonnine di ricarica. 

  • 1. Conoscere la propria auto elettrica
    Batteria auto elettrica

    Shutterstock

    Tutte le informazioni più importanti relative alle auto elettriche, la loro batteria e la loro autonomia sono disponibili all’interno dei manuali di riferimento. Si tratta di materiale che andrebbe letto nel dettaglio, visto che i veicoli elettrici non condividono necessariamente lo stesso genere di tecnologia. 

    Inoltre spesso i manuali del proprietario forniscono una serie di consigli pensati proprio per prendersi cura della propria macchina elettrica. Anche perché si tratta di macchine destinate a degradarsi col passare degli anni, esattamente come quelle alimentate da un motore termico. 

    Allo stesso tempo la batteria sembra un elemento non particolarmente preoccupante. Le auto elettriche in circolazione sono quasi tutte tutelate da una garanzia di 8 anni sulla batteria, a cui corrispondono più o meno 160.000 chilometri

    Infine è importante ricordare che le auto elettriche sono veicoli tecnologicamente avanzati. Il loro computer di bordo è programmato per manutenere le componenti fisiche. Dunque l’utente, nella maggior parte dei casi, non deve fare altro che prestare attenzione alle notifiche, le spie e i segnali che compaiono sui vari monitor.

  • 2. Quando caricare la batteria dell’auto elettrica
    Batteria elettrica auto

    Shutterstock

    Uno dei consigli più famosi relativi al corretto caricamento di una batteria è nota col nome di Regola dell’80/20. Si tratta di un approccio che può essere applicato non solo alle auto elettriche, ma anche agli smartphone. 

    L’idea alla base di questa regola è la seguente: le batterie agli ioni di litio tendono a durare più a lungo nel momento in cui non vengono caricate al 100%. Allo stesso modo risultano più performanti sul medio-lungo periodo se si evita di lasciare che si scarichino completamente, raggiungendo lo 0%. 

    La Regola dell’80/20 è una diretta conseguenza di quanto affermato. Prevede infatti che l’utente carichi la propria batteria fino all’80% del suo potenziale. Parallelamente richiede che la percentuale di carica non scenda al di sotto del 20%

    Per aumentare la durata della batteria dell’auto elettrica è possibile affidarsi alla Regola dell’80/20

    Si tratta chiaramente di indicazioni di massima, che possono prevederetutta una serie di eccezioni. Ad esempio, una macchina elettrica che deve percorrere un lungo itinerario può benissimo essere caricata al 100%. L’importante è attenersi mediamente alla regola, in modo da non stressare troppo la batteria e aumentare la sua durata nel tempo.

    A questo si aggiunge il fatto che rispettare la Regola dell’80/20 è davvero semplicissimo. Molte auto elettriche presentano un’opzione di menù pensata proprio per avvisare il proprietario nel momento in cui la carica della batteria scende al di sotto di una soglia specifica. 

    Un altro consiglio da abbinare alla Regola dell’80/20 riguarda la frequenza con cui ricaricare la batteria. Anche in questo caso si tratta di un’indicazione che non riguarda soltanto le auto elettriche, ma che è applicabile a tanti altri dispositivi. 

    Il degrado nel tempo della batteria viene accelerato dopo ogni ciclo di ricarica completo. Per questo è assolutamente sconsigliabile ricorrere alla corrente domestica o alle colonnine di ricarica tutti i giorni. Al contrario è bene lasciare che la batteria lavori anche per due, tre giorni. Magari fino a quando la soglia di autonomia non raggiunge proprio il sopracitato 20%.

  • 3. Come caricare la batteria dell’auto elettrica
    Ricarica auto elettriche

    Shutterstock

    Dopo avere definito il “quando”, è anche utile soffermarsi su come caricare le batterie delle auto elettriche in modo da migliorare la loro durata nel tempo. 

    Il consiglio, purtroppo, non è particolarmente in linea con le esigenze degli utenti. Molti proprietari di auto elettriche prediligono le soluzioni di ricarica rapida: dai wall box alle colonnine di ricarica esterne. Si pensi in tal senso ai recenti Supercharger di Tesla: dispositivi altamente performanti, che riescono a caricare fino all’80% della batteria di una macchina elettrica in mezz’ora

    Le tecnologie di ricarica veloce riducono drasticamente i tempi di attesa, ma presentano alcune controindicazioni. Una su tutte, spingono tonnellate di calore, carico ed elettroni sul sistema della batteria. Elementi in grado di velocizzare il naturale degrado delle celle e, di conseguenza, l’autonomia della batteria stessa. 

    Per questo è sempre consigliabile ricorrere a caricabatterie standard: come quelli di livello 1 o di livello 2 che di solito vengono forniti assieme all’auto elettrica. 

  • 4. Altri suggerimenti utili
    Come preservare una macchina elettrica

    Shutterstock

    La tutela della batteria di una macchina elettrica va oltre le scelte di ricarica. L’utente può prendersene cura anche nel momento in cui guida, adeguandosi a una serie di comportamenti consoni.

    Ad esempio uno stile di guida aggressivo tende a impegnare la batteria più di uno stile rilassato. In altre parole, sarebbe consigliabile evitare accelerazioni o frenate brusche, favorendo un passaggio morbido tra una marcia e l’altra. 

    Accelerazioni e frenate rapide generano maggior calore e più calore viene generato, più la batteria si consuma. Inoltre anche la pressione costante dei pedali si traduce in sforzo aggiuntivo per la batteria.

    Infine occhio alle temperature: sia quella interna l’auto elettrica, sia quella esterna. L’esposizione a temperature rigide tende a impegnare maggiormente la batteria, riducendo la sua efficienza. 

    Allo stesso modo l’utilizzo reiterato dell’aria condizionata chiama un maggiore consumo energetico e, di conseguenza, uno sforzo superiore da parte della batteria.

A cura di Cultur-e
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