Le colonnine di ricarica sono dispositivi che permettono di alimentare la batteria di un veicolo a emissioni zero. Poco importa che si tratti di una semplice presa di corrente domestica, piuttosto che di una vera e propria stazione di ricarica per auto elettriche.
Conoscere le colonnine di ricarica per auto elettriche vuol dire sapere cos’è una colonnina di ricarica. Ma anche qual è il prezzo da pagare per prendersi cura della batteria. Infine è altrettanto importante essere sempre in grado di individuare la stazione più vicina.
Cosa sono e come funzionano le colonnine di ricarica per auto elettriche
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Prima di entrare nel merito della posizione, dei costi e delle modalità di pagamento delle colonnine elettriche è sicuramente utile partire dalle basi. Innanzitutto una colonnina di ricarica per auto elettriche può essere paragonata a un distributore di energia.
La colonnina è collegata alla rete elettrica e viene utilizzata per ricaricare l’automobile: più precisamente la sua batteria. Si può parlare di colonnine di ricarica sia nel caso in cui il dispositivo sia domestico, sia nel caso in cui sia posizionato all’interno di posteggi o stazioni.
È poi importante sottolineare che esistono diverse tipologie colonnine di ricarica per auto elettriche. Una prima distinzione è legata al tipo di ricarica che offre la colonnina e di solito fa uso degli acronimi AC e DC: dove AC sta per Alternating Current o Corrente Alternata, mentre DC sta per Direct Current o Corrente Continua.
La ricarica con Corrente Alternata AC è quella tipica delle abitazioni. Utilizza prese da 30 Volt e può arrivare a una potenza massima di 43 kW. Tutto dipende dalla tipologia di impianto.
Quando si parla di colonnine di ricarica per auto elettriche è bene distinguere tra Corrente Alternata AC e Corrente Continua DC
Il cosiddetto Modo 1 ricorre alle spine di Tipo 1, o in alternativa ai connettori spina Shuko. Il Modo 1 permette di arrivare a una potenza massima di 7,4 kW: si tratta di una modalità lenta, che può impiegare anche diverse ore per un ciclo intero di ricarica dell’auto elettrica.
Il Modo 2 è anche noto col nome di WallBox, utilizza connettori spine di Tipo 2 e permette di raggiungere una potenza massima di 22 kW. Infine il Modo 3 utilizza connettori spine di Tipo 3 e permette di raggiungere una potenza massima di 43 kW. La stazione di ricarica per auto elettriche che ricorre alle tecnologie del Modo 3 garantisce un abbattimento considerevole dei tempi di attesa.
La carica di un’auto elettrica con Corrente Continua DC è anche nota come ricarica ultrarapida. In questo caso vengono utilizzate prese da 400 V, che permettono di raggiungere una potenza massima di ben 50 kW.
Le colonnine elettriche DC possono utilizzare il connettore CHAdeMO o i connettori CCS COMBO 1 e 2. La scelta del connettore di solito varia in base al Paese o al brand produttore della singola automobile elettrica.
Quanto costa utilizzare le colonnine di ricarica per auto elettriche
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Per capire al meglio quanto costa ricaricare un’auto elettrica bisogna tenere conto di diversi fattori: a partire dal modello di auto e dal tipo di tecnologia in uso. Fino ad arrivare all’orario del giorno (o della notte) durante il quale viene effettuata la ricarica.
Per avere dei criteri più solidi è comunque utile fare riferimento alle categorie di ricarica già presentate nei capoversi precedenti. In linea generale il costo della ricarica viene espresso in centesimi per kWh. E i prezzi oscillano mediamente tra un minimo di 40 centesimi per kWh e un massimo di 50 centesimi per kWh.
La potenza in kW a disposizione dell’utente solitamente è il primo elemento che incide sul prezzo. In tal senso le colonnine di ricarica per auto elettriche che arrivano a una potenza massima di 22 kW di solito presentano un costo inferiore.
Come accennato in precedenza anche l’elemento temporale può avere una sua incidenza. Soprattutto nel caso in cui l’utente decida di ricaricare la propria auto elettrica all’interno di un’abitazione privata.
Il prezzo dell’energia delle auto elettriche dipende dal modello e dalla tecnologia in uso. Ma anche dall’orario di ricarica
In questo caso bisogna infatti tenere conto del costo dell’energia stabilito dal contratto con il singolo fornitore. E spesso capita che il prezzo sia variabile sulla base di determinati slot orari di utilizzo.
Questo è uno dei motivi per cui molti utenti preferiscono ricaricare l’auto elettrica di notte. A ciò si aggiunge il fatto che le ore di buio sono generalmente legate a una minore mobilità e dunque permettono di caricare completamente la batteria senza particolari disagi.
Infine non tutti sanno che esistono stazioni di ricarica per auto elettriche completamente gratuite. Il riferimento non è soltanto alla classica stazione di rifornimento, quanto anche ad altri esercizi commerciali. Capita infatti che la singola attività scelga di offrire ai propri consumatori l’uso delle sue colonnine di ricarica. Magari per un numero di ore limitato.
Dove trovare e come pagare una stazione di ricarica per auto elettriche
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Al giorno d’oggi l’attività di ricerca delle colonnine elettriche viene semplificata da tantissimi programmi ad hoc. Esistono ad esempio molteplici app per smartphone dedicate, che aiutano l’utente a pianificare un viaggio con un’auto elettrica.
Questo genere di app permette di impostare la ricerca a partire dalla propria posizione GPS. Ma anche di inserire direttamente un indirizzo o una località e visionare le varie colonnine di ricarica a disposizione nel raggio di un tot di chilometri.
Inoltre anche l’applicazione Google Maps da qualche tempo a questa parte ha iniziato a integrare le stazioni di ricarica per auto elettriche. Un servizio che appare all’utente esattamente come tutti gli altri disponibili all’interno della singola mappa o del singolo itinerario.
In linea di principio una stazione di ricarica per auto elettriche offre le stesse modalità di pagamento di una stazione di rifornimento tradizionale. Le cose cambiano nel momento in cui l’utente si affidi direttamente a un gestore o a un fornitore specifico.
In questo caso è possibile che i costi di ricarica vengano addebitati a intervalli regolari. Così come è possibile pagare la singola ricarica attraverso carta di credito o conto corrente.
Infine esistono anche le cosiddette tariffe flat: abbonamenti che prevedono il pagamento di una quota fissa a fronte di un servizio di ricarica senza limiti. I costi di questi abbonamenti dipendono soprattutto dalla potenza in kW di cui si ha bisogno.