Da più di vent’anni il browser è il mezzo attraverso cui milioni di utenti raggiungono le pagine e i siti più disparati: dai motori di ricerca ai quotidiani online, dalle piattaforme di gioco o di streaming ai social network.
Il browser è un software pensato appositamente per la navigazione web.
Ma oggi i browser sono ricchi di servizi e funzionalità avanzate. Ad esempio, presentano possibilità di personalizzazione quasi illimitate: tanto in termini di colori, temi e layout, quanto in termini di widget ed estensioni.
Inoltre, hanno fatto passi da gigante anche in termini di tutela della sicurezza informatica e della privacy dell’utente: si pensi alla difesa da pubblicità e pop-up non richiesti, ma anche alla creazione di blacklist di siti pericolosi.
A ciò si aggiungono diverse caratteristiche tecniche che permettono di lavorare alla creazione di un’interfaccia utente ricca e al tempo stesso intuitiva. Per non parlare poi di un’interoperabilità che tiene conto di praticamente ogni sistema operativo.
Browser quali Google Chrome e Mozilla Firefox funzionano tanto su computer Windows quanto sulle varie tipologie MacBook. E allo stesso modo possono venire installati su device mobile Android e iOS.
Per scegliere un browser con il giusto livello di consapevolezza bisogna imparare a entrare in determinati dettagli tecnici. Ma soprattutto individuare i propri bisogni e relazionarli alle funzionalità e ai servizi disponibili.
- I primi browser della storia
- I browser del nuovo Millennio: Firefox, Safari e Opera
- Cos’è e come funziona un browser
- Cosa fanno i browser con le informazioni di navigazione
- Come personalizzare il proprio browser
- Caratteristiche tecniche dei browser più moderni
- Come scegliere il browser per la navigazione
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0. I primi browser della storia
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La storia dei browser è strettamente legata a quella di Internet. D'altronde il browser è un software pensato per permettere all’utente di interagire con pagine o siti. E, più in generale, di interagire con tutti quei contenuti e quelle informazioni disponibili sul world wide web.
Non è semplice individuare il browser per la navigazione web più antico in assoluto. Anche perché i primi esperimenti in tal senso erano legati a una fruizione del web ai limiti del privato.
In tal senso è possibile citare il browser WorldWideWeb ideato da Tim Berners-Lee: l’informatico inglese premio Turing che, assieme a Robert Cailliau, viene considerato il “padre” di Internet come lo intendiamo oggi.
Berners-Lee pensò il suo browser per un utilizzo limitato al sistema operativo NeXTSTEP, oggi caduto in disuso. Anche per questo motivo molti giornalisti di settore tendono a ritenere Mosaic il primo browser della Storia.
Mosaic è considerato il primo tool di navigazione multimediale per Internet ad aver raggiunto un determinato livello di apprezzamento internazionale. Diversi addetti ai lavori lo considerano una vera e propria killer application del settore informatico.
Allo stesso tempo è impossibile non citare anche Netscape Navigator: un browser arrivato dopo Mosaic, che però avrebbe contribuito in maniera decisiva allo sviluppo di questo genere di software. Basti ricordare che Netscape Navigator è stato il primo ambiente in cui è stato testato il linguaggio di programmazione JavaScript.
Oggi gli anni ’90 vengono ricordati come quelli della prima guerra dei browser: un periodo storico in cui diverse aziende diedero vita a un conflitto commerciale piuttosto aspro per ottenere una posizione di privilegio nel neonato mercato del web.
Come già accennato in precedenza, Netscape Navigator “tolse il trono” al precedente Mosaic. Eppure anche Netscape Navigator sarebbe stato spodestato di lì a poco, proprio nel suo momento di massimo splendore.
Nel 1995 Microsoft presenta Internet Explorer: un browser per la navigazione web sviluppato direttamente dall’azienda di Redmond. Internet Explorer è presente di default nei dispositivi che installano il sistema operativo Windows.
Windows all’epoca era di gran lunga il sistema operativo più diffuso a livello internazionale. E questo vuol dire che anche il browser Internet Explorer finì rapidissimamente nelle case di centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo.
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1. I browser del nuovo Millennio: Firefox, Safari e Opera
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La scelta di Microsoft di distribuire autonomamente il browser Internet Explorer in tutti i PC con sistema operativo Windows portò a una riduzione netta degli utilizzatori di Netscape Navigator: il software per la navigazione web ideato da Marc Andreessen, uno dei primi programmatori di Mosaic.
Non a caso il team Netscape fece causa all’azienda fondata da Bill Gates, accusandola di comportamento illegale e anticoncorrenziale nel 1996. Il processo si sarebbe concluso con una condanna per abuso di posizione dominante nel 1997.
Allo stesso tempo Microsoft non avrebbe cambiato la propria strategia di vendita, dominando incontrastata il mercato dei browser fino all’avvento del nuovo Millennio.
Nel frattempo però Netscape creava i presupposti per la nascita di un altro browser oggi molto celebre: Mozilla Firefox. Il team infatti decise di rendere open source i suoi codici, dando vita al progetto Mozilla e alla Mozilla Foundation. Quest’ultimo a sua volta avrebbe favorito la nascita di diversi browser: da Suite a Galeon, fino ad arrivare proprio a Firefox.
Internet Explorer è stato per anni il browser più utilizzato al mondo. Il podio veniva completato da Firefox, Safari e Opera
Si arriva così alla cosiddetta seconda guerra dei browser: quella che prende vita durante i primissimi anni 2000. Anche in questo periodo storico Internet Explorer è il browser più venduto e utilizzato in tutto il mondo.
A seguire Firefox, che poteva venire scaricato gratuitamente dagli utenti. In terza posizione il neonato Safari: il browser realizzato da Apple e installato di default in tutti i dispositivi con sistema operativo macOS.
Infine è doveroso menzionare anche Opera: un browser disponibile per praticamente tutti i sistemi operativi in circolazione: da Windows a macOS, passando per Linux e anche per i sistemi operativi mobile Android e iOS.
Opera si è distinto dai suoi competitor tanto dal punto di vista del marketing quanto da quello delle caratteristiche operative. Innanzitutto è stato uno tra i primi browser in assoluto a concedere l’uso gratuito a fronte di inserzioni pubblicitarie. Una scelta supportata fino al settembre del 2005, mese in cui è diventato completamente free.
A ciò si aggiunge il fatto che Opera non è semplicemente un browser per la navigazione web. Integra funzioni tipiche di un client FTP e di un protocollo NNTP per la rete mondiale Usenet. Ma è anche un protocollo SMTP che permette la lettura delle email in sicurezza e che può essere utilizzato anche nell’ambito di operazioni peer-to-peer.
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2. Cos’è e come funziona un browser
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Un browser è un programma che permette all’utente di interagire con il World Wide Web. Un buon modo per iniziare ad approcciarsi a questo genere di software consiste nel partire proprio dalla parola “browser” e dal suo significato.
Il verbo “to browse” in inglese significa navigare, ma anche sfogliare o curiosare: parole perfettamente in linea con il tipo di esperienza che vive un utente sul web.
Dal punto di vista tecnico un browser integra le funzionalità di un modello client/server: un programma che permette di effettuare richieste al server web, spesso utilizzando i protocolli HTTP (Hypertext Transfer Protocol).
Il browser è il client, che invia una richiesta dal dispositivo dell’utente. Il server riceve la richiesta e invia le informazioni al browser. Infine il browser interpreta queste informazioni e le restituisce in termini visivi sul dispositivo dell’utente.
Tra le parti interoperative più importanti di un browser è possibile citare per lo meno l’interfaccia utente, ovvero il livello che permette all’utente di interagire con il browser. Ma anche il motore e il motore di rendering: il primo interroga il secondo, che a sua volta restituisce la pagina web richiesta.
Il networking di un browser garantisce sia la comunicazione che la sicurezza. Il backend consente invece di creare widget e più in generale di procedere con la personalizzazione della navigazione web.
Le interfaccia utente dei vari browser presentano diversi elementi comuni: dalla homepage alla barra degli indirizzi
Il codice JavaScript dei siti web viene generalmente interpretato ed eseguito attraverso un motore ad hoc, anche noto col nome di interprete JavaScript. Infine, un browser può fare ricorso o meno a plugin esterni: da Adobe Flash a Silverlight.
I singoli browser si distinguono in base a servizi, caratteristiche e impostazioni specifiche. Allo stesso modo è possibile individuare una serie di elementi che ormai sono divenuti una specie di standard.
Uno su tutti la homepage: la pagina predefinita che l’utente può richiamare rapidamente portando il cursore del mouse sulla celebre icona a forma di casa. Ma anche la barra degli indirizzi, attraverso cui l’utente digita il sito che vuole raggiungere o le parole chiave da cui vuole partire per effettuare una ricerca.
I browser sono poi generalmente dotati di tutta una serie di pulsanti. Ad esempio, i pulsanti Avanti e Indietro, che permettono all’utente di recuperare la pagina web aperta in precedenza, o di tornare a quella successiva.
Tra i pulsanti più apprezzati vale poi la pena di citare Aggiorna e Stop, che permettono di ricaricare una pagina web o di interrompere il caricamento, interrompendo la comunicazione con il server.
Ma anche il pulsante Tab e il pulsante Segnalibri: grazie al primo l’utente può aprire più pagine web all’interno della stessa finestra. Il secondo permette invece di salvare tutta una serie di pagine web predefinite.
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3. Cosa fanno i browser con le informazioni di navigazione
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Parlare del termine browser e del suo significato è soltanto il primo passo per iniziare a capire cosa succede durante una sessione di navigazione web.
In tal senso un elemento molto sentito dagli utenti riguarda la gestione delle informazioni di navigazione: un aspetto che ha a che fare tanto con la tutela della privacy online, quanto con la sicurezza in Internet.
Da questo punto di vista i browser si rapportano alle informazioni di navigazione dell’utente attraverso software e tecnologie differenti.
Innanzitutto i browser sono dotati di una cache: una particolare porzione di memoria in cui vengono salvate le informazioni o le risorse che l’utente scarica da un sito web.
La cache è una specie di database secondario, che si associa alla memoria principale. Ha una capienza inferiore rispetto alla memoria principale, ma prevede un tempo di accesso e carico sul sistema inferiore.
La cache permette all’utente di caricare molto più velocemente la pagina o le informazioni che desidera. Raggiunge questo obiettivo creando una specie di link e diminuendo i compiti che pesano sulla memoria principale.
Per utilizzare un browser in sicurezza è bene conoscere cosa sono la cache, i cookie e la cronologia
Eppure una cache troppo piena rischia di provocare rallentamenti eccessivi del sistema. L’utente dovrebbe dunque ricordarsi di svuotare la cache del browser ogni tot: anche per essere certo di visualizzare pagine sempre aggiornate.
L’utilizzo del browser si lega anche ai cosiddetti cookie: file di testo di piccole dimensioni, che permettono a un sito web di mantenere informazioni varie sugli utenti che lo visitano.
Oggi i vari siti web sono tenuti a esplicitare la loro cookie policy. Allo stesso tempo i browser più moderni permettono di gestire e cancellare i cookie a proprio piacimento.
Infine, i browser tengono quasi sempre una cronologia: un elenco ordinato che mostra i dati di navigazione web dell’utente in un periodo più o meno limitato nel tempo.
La cronologia può essere cancellata a seconda delle esigenze del singolo: è possibile eliminare tutta la propria attività, così come è possibile andare a cancellare una pagina alla volta.
In alternativa è anche possibile optare per la navigazione in incognito, anche nota come navigazione privata: una modalità che annulla il salvataggio delle pagine in cronologia, ma che non deve essere confusa con un vero e proprio anonimato sul web.
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4. Come personalizzare il proprio browser
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Tutti gli aspetti di sicurezza online descritti nei capoversi precedenti possono venire impostati e personalizzati sul proprio browser.
Al giorno d’oggi i software più moderni lasciano una libertà di scelta quasi totale all’utente, che deve soltanto imparare come configurarli ad hoc.
Browser come Google Chrome, Microsoft Edge, Mozilla Firefox e Safari permettono di impostare modifiche sensibili tanto in termini di layout, quanto in termini di tutela della privacy.
Ad esempio è possibile creare una Barra delle pagine preferite, per poter raggiungere più velocemente le pagine web che si visitano con maggiore continuità.
Personalizzare il browser significa cambiare temi, aggiungere estensioni o modificare le impostazioni di sicurezza
Allo stesso modo è possibile intervenire sull’aspetto dell’interfaccia utente, attraverso temi, widget o add-on. I temi hanno a che fare con le immagini utilizzate come sfondo, i caratteri utilizzati e le dimensioni dei singoli elementi.
I Widget integrano nella schermata di partenza funzioni e servizi aggiuntivi, come ad esempio la rassegna stampa o il meteo.
Inoltre i principali browser possono essere “arricchiti” con delle estensioni o add-on: programmi o plugin che aggiungono funzionalità extra. A partire dai password manager e gli adblock, fino ad arrivare a estensioni ufficiali come Microsoft 365 o Google Mail Checker.
Infine ogni browser permette di settare determinate impostazioni di default. Questo vuol dire settare il browser in uso come predefinito. Ma anche indicare il proprio motore di ricerca preferito, da utilizzare automaticamente in caso di bisogno.
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5. Caratteristiche tecniche dei browser più moderni
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A prescindere dal singolo browser scelto, i programmi più aggiornati dovrebbero garantire supporto e integrazione con i protocolli e le tecnologie più recenti.
Si pensi in tal senso al supporto con HTML5, l’aggiornamento del linguaggio di markup ipertestuale utilizzato per creare alcuni tra i siti web più popolari e visitati in assoluto.
Il passaggio a HTML5 ha portato moltissime novità in termini di programmazione di una pagina web. Una su tutte la deprecazione di diversi tag e attributi pre-esistenti, le cui funzioni sono passate in gestione ai CSS3.
L’acronimo CSS sta per Cascading Style Sheets e indica un linguaggio utilizzato nell’ambito della formattazione di documenti vari: dagli HTML agli XML, fino ad arrivare a siti e pagine web.
Un browser sufficientemente aggiornato dovrebbe garantire supporto ad HTML5 e CSS3
Grazie ai CSS è possibile separare la formattazione e il contenuto del layout, arrivando così a una programmazione più snella e facile da eseguire.
Le specifiche CSS3 portano il discorso di separazione di cui sopra a un livello successivo: in questo caso infatti è possibile parlare di una vera e propria modularizzazione. I CSS3, se integrati con l’HTML, costituiscono un linguaggio di programmazione completo.
Tra le loro caratteristiche più importanti è possibile menzionare per lo meno la possibilità di creare animazioni con Adobe Flash e quella di sostituire JavaScript con altri strumenti.
Anche JavaScript è un linguaggio di programmazione che viene scelto per la costruzione di pagine e siti web. Di solito un browser perfettamente integrato con JavaScript ha accesso alla libreria open source React.
Con JavaScript e React è possibile creare un’interfaccia utente con una personalizzazione piuttosto avanzata. Un altro strumento che viene ormai gestito dai browser più recenti è AngularJS. In questo caso si tratta di un framework per applicazioni, pensato per superare difficoltà e ostacoli di vario genere.
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6. Come scegliere il browser per la navigazione
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La scelta di un browser è dettata soprattutto dalle esigenze del singolo utente: non esistono infatti browser che possano essere definiti in assoluto i migliori (o i peggiori).
Un primo elemento da tenere in considerazione è il sistema operativo in uso. Da questo punto di vista Google Chrome e Mozilla Firefox possono essere utilizzati praticamente dappertutto.
I due browser sono perfettamente compatibili con Windows, macOS e Linux. Ma anche con i dispositivi mobile che utilizzino i sistemi operativi Android e iOS.
Allo stesso tempo c’è chi preferisce un browser pensato per premiare le caratteristiche di un sistema operativo specifico. In questo caso è sicuramente consigliabile ricorrere a Edge o a Safari, considerato che sono sviluppati direttamente dai team di Microsoft e Apple.
Infine c’è chi sceglie il browser per la navigazione web in base a caratteristiche peculiari, che possono avere a che fare tanto con la personalizzazione quanto con la sicurezza.
È possibile scegliere un browser in base al sistema operativo, ma anche in base al livello di personalizzazione o di sicurezza
Nel caso della personalizzazione è sicuramente consigliabile optare per un software che permetta di creare rapidamente temi, widget o add-on sull’interfaccia utente.
Se si parla invece di sicurezza ci sono molte più categorie da tenere a mente. Ad esempio esistono browser con strumenti integrati per proteggere la privacy online più o meno avanzati.
Per non parlare poi di tutti quei browser con funzionalità non troppo diverse da quelle di un antivirus: dalla protezione contro il phishing alla cosiddetta modalità banca, che protegge le transazioni sensibili da un qualsiasi genere di attacco. Dal blocco automatico dei pop-up alla notifica nel caso in cui si atterri su un sito considerato non sicuro.
Restando in tema funzionalità avanzate, va infine considerato che alcuni browser alzano ulteriormente l’asticella dei servizi disponibili. A partire dalle VPN gratuite e la modalità Tor integrata, fino ad arrivare ai blocchi degli annunci personalizzabili.
In tal senso vale la pena citare anche i browser come Brave, che sfruttano un sistema di ricompense per premiare gli utenti che accettano di cliccare su determinati contenuti pubblicitari.