Il Self Empowerment è un processo personale che porta alla conquista della consapevolezza di sé, delle proprie capacità, abilità, delle conoscenze e delle competenze possedute, del proprio valore. È una soft skill estremamente ricercata nel mondo del lavoro e che torna molto utile anche nella vita quotidiana.
Lo sviluppo del self empowerment richiede tempo. È il frutto dell’esperienza, dei rapporti interpersonali intrapresi, della qualità delle relazioni con familiari, amici e colleghi e del background culturale di ciascun individuo. Il primo elemento su cui lavorare è il senso di autoefficacia, ossia sulla sensazione di sentirsi adeguati alle situazioni e in grado di reagire di fronte ad imprevisti e problemi.
Per incrementare il senso di autoefficacia si possono fare degli esercizi periodici e provare ad avere un pensiero positivo. Dell’argomento se ne occupa il filone della psicologia positiva, che si sta diffondendo sempre di più e che tratta argomenti come la ricerca del piacere, inteso come benessere personale, la promozione dello sviluppo delle potenzialità e la realizzazione personale e professionale.
Psicologia positiva: cos’è
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La psicologia positiva ha origini relativamente recenti che si ritrovano negli studi di Martin Seligman sull’impotenza appresa, inteso come il fenomeno che conduce gli individui ad interpretare in maniera negativa tutto ciò che accade intorno a loro.
Il termine psicologia positiva viene utilizzato ufficialmente a partire dagli anni 2000 da Martin Seligman e Csikszentmihalyi, che riflettendo sui loro studi si resero conto che il cambio dello stile di vita e dei modelli di comportamento richiedeva un nuovo approccio alla psicologia. Non si doveva più occupare solo di ciò che non funzionava, di disagi e di patologie, ma anche del miglior modo per affrontare la quotidianità e migliorarne la qualità.
La psicologia positiva si occupa di tutto ciò che può portare ad un miglioramento della qualità della vita e del benessere personale.
Messi da parte disagi, problematiche e tutto ciò che può causare dei problemi nella vita delle persone, la psicologia positiva ha iniziato a concentrarsi su ciò che produce effetti benefici e sulle esperienze positive degli individui.
È un vero e proprio approccio scientifico che mira a studiare e ad individuare i fattori e i comportamenti utili ed efficaci che portano ad un incremento del benessere e che permettano una più facile ricerca e individuazione delle soluzioni di fronte ai problemi e agli imprevisti quotidiani.
Più l’individuo adotta un pensiero positivo ed è in grado di intravedere soluzioni, possibilità o occasioni di crescita anche negli eventi negativi, più sarà semplice riuscire a cogliere delle lezioni dagli errori e dai fallimenti, trovare soluzioni innovative e sviluppare la capacità di problem solving.
Gli ambiti di applicazione di questo approccio sono differenti e sempre più numerosi. Principalmente, la psicologia positiva viene applicata nella psicologia del lavoro, nella psicologia della formazione e nella psicologia dello sport. L’obiettivo è quello di mettere a punto dei programmi mirati a favorire lo sviluppo di un pensiero positivo nei confronti di ogni ambito della vita, delle potenzialità e delle risorse dell’individuo.
Lo sviluppo del self empowerment è uno degli argomenti trattati dalla psicologia positiva poiché è un aspetto che può fare la differenza in più contesti. A livello professionale, ad esempio, permette di prendere iniziative efficaci, lavorare in maniera soddisfacente e accedere più facilmente ad eventuali possibilità di avanzamenti di carriera.
Altri argomenti studiati dalla psicologia positiva sono la speranza, l’ottimismo, la felicità e il benessere soggettivo
Psicologia positiva e self empowerment: l’esercizio della margherita
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Nell’ambito della psicologia positiva sono stati elaborati degli esercizi che permettono alle persone di stare meglio e di prendere consapevolezza delle proprie risorse, delle proprie capacità, di sviluppare il senso di autoefficacia, di potere e di aumentare il novero delle possibilità percepite dall’individuo.
Tra questi vi è l’esercizio della margherita, molto semplice da effettuare e altamente efficace. Consiste nel visualizzare tutte le possibilità che si possono intraprendere in una determinata situazione che crea difficoltà o preoccupazione.
L’individuo che svolge l’esercizio deve disegnare una margherita con tanti petali. Il suggerimento è che ve ne siano almeno cinque. Nella parte centrale del fiore, il cerchio più grande, si scrive l’ambito della vita a cui si vuole lavorare e apportare un miglioramento. Può trattarsi del lavoro, della famiglia, della scuola, dello sport o dell’area sentimentale e relazionale.
Su ogni petalo deve essere scritto il titolo delle possibilità, ad esempio: cambiare facoltà universitaria, fare un corso di formazione, lasciare il lavoro, restare a lavorare nella propria azienda o tanti altri a seconda dell’ambito analizzato.
Per evitare che l’esercizio produca un effetto di frustrazione e provochi sensazioni negative, è necessario che ciò che viene scritto all'interno dei petali sia concreto, realistico e realizzabile. Dopo aver individuato tutte le possibilità, è bene analizzarle.
Ci si concentra su ogni petalo, facendo uno sforzo di fantasia e cercando di immaginare cosa potrebbe succedere se si intraprende quella specifica possibilità. In questo modo sarà più facile individuare tutte le azioni che è possibile compiere in presenza di un evento o di una problematica e scegliere quella che produce maggiore benessere personale.
Per saperne di più: Cos'è il Self Empowerment Personale