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In Breve (TL;DR)
- I grafici a barre, colonne e linee su Excel sono ideali per confrontare dati e analizzare tendenze nel tempo, come vendite o performance annuali.
- Per una visione d’insieme, grafici a torta o ciambella rappresentano proporzioni e percentuali, mentre istogrammi dettagliati mostrano distribuzioni di frequenza su target specifici.
- Grafici avanzati come dispersione XY, combinati o di superficie 3D consentono di correlare set di dati complessi e sono utili in contesti di analisi dettagliata.
Volendo semplificare e riassumere, si potrebbe dire che esiste un grafico Excel per tutti i gusti del singolo utente. Ma la realtà, talvolta, è più complessa: il software per fogli di calcolo sviluppato da Microsoft dispone infatti di decine di grafici diversi e non è sempre semplice individuare quello più adatto alle proprie esigenze.
Per questo motivo è importante innanzitutto definire il proprio bisogno e il proprio obiettivo, in modo da orientarsi subito verso il grafico Excel ideale: dal grafico a barre a quello a torta, dal grafico a linee all’istogramma. Fino ad arrivare a soluzioni avanzate come il grafico a radar, il grafico combinato e il grafico di superficie 3D.
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1. Quali sono i migliori grafici Excel per il confronto di dati
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Il grafico a barre e il grafico a colonna sono considerati i più facili da creare e, al tempo stesso, i più efficaci da utilizzare quando si tratta di confrontare dati disposti sulle assi X e Y.
La scelta dei dati di contesto varia di caso in caso, ma spesso questo genere di grafico per Excel viene utilizzato per analizzare una qualsiasi tipologia di prestazione in relazione allo scorrere del tempo: giorni, settimane, mesi o addirittura anni.
Su un asse viene disposta la variabile temporale, mentre sull’altra viene esplicitata la prestazione in questione: ad esempio la quantità di prodotti o servizi venduti, piuttosto che il numero di mezzi, macchinari o persone utilizzati per espletare una qualsiasi attività.
Dal punto di vista concettuale grafico a barre e grafico a colonna sono pressoché identici. La scelta dunque dipende dalla sensibilità dell’utente, anche se in molti casi l’asse orizzontale viene considerata la più facile da leggere. Questo presupposto spesso orienta tanto la scelta del grafico quanto la disposizione delle variabili.
Excel permette di realizzare grafico a barre e grafico a colonna con pochi clic, andando ad assegnare automaticamente dei colori e una legenda. L’utente ha comunque sempre la possibilità di personalizzare il grafico, o di cambiare la disposizione degli elementi attraverso la funzione di nome Categorie in ordine inverso.
Se si parla di analisi di un dato in base all’andamento del tempo bisogna poi citare il grafico a linee, che, tra l’altro, è perfetto nel caso in cui si debbano inserire più variabili.
Il grafico a linee viene spesso preferito quando bisogna analizzare l’evoluzione di una prestazione anno dopo anno: è il caso ad esempio delle squadre di calcio, che possono ricorrere a questo genere di grafico Excel per monitorare il rendimento dei loro atleti sulla base di parametri differenti.
Infine spazio anche al grafico ad area: una soluzione concettualmente identica al sopracitato grafico a linee, con la differenza che l’area sottostante la singola linea viene riempita di colore.
L’impatto visivo del grafico ad area è molto diverso e permette di cogliere rapidamente eventuali variazioni di dati nel tempo, tanto in termini positivi di crescita quanto in termini negativi.
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2. Quali sono i migliori grafici Excel per una visione di insieme
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Nei capoversi precedenti è stato descritto come creare un grafico che punta soprattutto alla comparazione di un set di dati più o meno ampio. Ma i grafici non servono soltanto ad analisi verticali e mirate.
Molti utenti ricorrono al grafico Excel per avere una visione d’insieme e d’impatto: cercano una soluzione che rappresenti visivamente una realtà più complessa e che permetta loro di cogliere rapidamente rapporti e percentuali tra le diverse variabili in ballo.
La risposta a questo genere di domanda è rappresentata dai grafici a torta, pensati proprio per riportare un totale (la torta), che viene suddiviso in parti con proporzione differente (le fette).
Anche in questo caso il grafico a torta può essere utilizzato per analizzare informazioni e contesti anche molto diversi tra loro: a partire dallo studio dei diversi servizi o prodotti che contribuiscono a definire il fatturato di una società, fino ad arrivare all’analisi dell’impegno di mezzi o strumenti diversi all’interno di di un processo complesso.
Un altro aspetto da considerare è che l’immediatezza del grafico a torta non comporta una rinuncia alla possibilità di approfondimento. Spesso infatti è sufficiente cliccare sulla singola “fetta” per accedere a informazioni più dettagliate relative alla voce o al valore in questione.
Tutte le considerazioni fatte fino a qui riguardo il grafico a torta valgono poi anche per il cosiddetto grafico a ciambella: una variante concettualmente identica, che però presenta una differenza visiva piuttosto marcata.
Se da una parte il grafico a torta è rappresentato da un cerchio pieno, in cui il colore parte dal centro per arrivare alla circonferenza, dall’altra il grafico a ciambella presenta un vuoto centrale più o meno esteso, in base al gusto dell’utente.
Restando in tema di visione di insieme vale poi la pena di citare gli istogrammi: delle particolari tipologie di grafico Excel che permettono di mostrare distribuzioni di frequenza più specifiche.
È il caso ad esempio dei grafici che analizzano il comportamento di un determinato target, che viene poi suddiviso in sottocategorie sempre più dettagliate: ad esempio i partecipanti a un esame, suddivisi in base a fasce d’età specifiche.
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3. Quali sono i migliori grafici Excel per la correlazione tra set diversi di dati
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Dopo avere analizzato diverse tipologie di grafico Excel che tengono in considerazione il singolo gruppo di informazioni, è possibile passare ad altre soluzioni perfette per chi deve comparare set di dati differenti: è il caso del grafico a dispersioneXY e del grafico combinato.
Il grafico a dispersione XY dispone sulle due assi variabili diverse e permette all’utente di metterle in relazione. Tornando al caso sportivo, ad esempio, è possibile posizionare sull’asse Y le squadre con una spiccata predisposizione al gol e sull’asse X quelle più abili nel non subire reti dall’avversario.
Lo stesso discorso vale per il grafico combinato, che spesso fonde e unisce grafici Excel diversi, come ad esempio quello a barre e quello a linee. E che offre all’utente la possibilità di scegliere le visualizzazioni più adatte alle proprie esigenze, oltre che di ordinare e filtrare i dati come preferisce.
Infine spazio anche al grafico di superficie 3D e il grafico radar: soluzioni Excel particolarmente avanzate, generalmente preferite dagli utenti che devono combinare set di dati per confrontare caratteristiche varie ed eventuali.
Per saperne di più: Cos'è Excel e come usare i fogli di calcolo online
