Gestire un progetto, portare a termine tutte le azioni rispettando le scadenze senza uscire fuori dai limiti imposti dal budget e raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati non è affatto semplice.
Imprevisti e problemi da risolvere sono all’ordine del giorno e richiedono conoscenze e competenze, sia tecniche che trasversali, specifiche. Per questo esiste una figura che possa occuparsi di tutti gli aspetti di un progetto in maniera efficace: il project manager o responsabile di progetto.
Il compito del Project Manager è estremamente complesso e richiede massima attenzione. Pianifica un progetto, valutando tutti gli aspetti interni ed esterni che potrebbero influenzarlo, lo coordina, individuando le risorse necessarie da mettere in campo, e ne monitora l’andamento, tenendosi pronto ad intervenire qualora gli obiettivi prefissati non vengano raggiunti.
Project Manager: che cosa fa
Il Project Manager, dopo un confronto con tutti i soggetti interessati e dopo aver compreso gli obiettivi finali che il committente vuole raggiungere con il progetto, ha il compito di creare un piano strategico. Questo viene basato su uno studio di fattibilità, che tiene conto di tutte le opportunità e gli ostacoli da superare.
È un lavoro che richiede l’analisi di più aspetti, a partire dalla stima delle risorse necessarie, in termini economici, di tempo e umane. Ciò significa comprendere anche quale sono quelle già possedute o individuare il modo ottenere quelle che, invece, sono assenti.
Il risultato che si vuole ottenere ha un’importanza elevata. Lo scopo del project manager è quello di far ottenere al committente ciò che desidera: solo in questo caso sarà riuscito a portare a termine il suo lavoro con successo. È opportuno, quindi, definire chiaramente gli obiettivi e stabilire anche tutte le azioni da compiere per raggiungerli.
Un project manager, inoltre, gestisce i rischi e i pericoli che un progetto implica. Li individua ancora prima di dare il via ai lavori con un’analisi dei rischi, stabilendo anche le strategie per affrontarli. Monitora, poi, costantemente gli eventi per essere pronto ad intervenire qualora ce ne fosse bisogno.
La raccolta di informazioni, da parte del Project Manager, è costante e permette al professionista di coordinare meglio il gruppo di lavoro.
Solo stabilendo in anticipo le metriche e gli indicatori da tenere sotto controllo e facendo un lavoro costante di monitoraggio e valutazione, si possono evitare inconvenienti. Il tutto, poi, viene raccolto in dei report.
Come è facile immaginare, il responsabile di un progetto, deve avere diverse competenze che gli permettono di svolgere numerose mansioni. Deve avere abilità organizzative, doti analitiche, comunicative e relazionali, conoscenza dei software per la gestione dei progetti, essere dotato di problem solving, capacità decisionali, di leadership e di team working.
È più che mai necessaria una forte resistenza allo stress e una capacità di negoziazione e di risoluzione dei conflitti. Il project manager, infatti, deve tener conto degli obiettivi e delle esigenze di tutti gli attori che hanno interessi nel progetto o di coloro che ne subiscono le conseguenze.
Dove lavora il Project Manager
La figura del Project Manager è estremamente ricercata nel mondo del lavoro e con un livello di retribuzione che varia, ma che può essere anche molto elevato (si può partire da uno stipendio di circa 32.500 € l'anno fino ad arrivare a circa 130.000 € all'anno).
Pertanto, sono sempre più le persone che cercano di acquisire le conoscenze e le competenze per svolgere questa professione.
Un Project Manager può trovare occupazione in aziende private, industrie, organizzazioni di diverso tipo, negli enti pubblici e nella Pubblica Amministrazione.
Tutte le realtà che vogliono apportare dei miglioramenti, offrire nuovi servizi e prodotti o semplicemente restare competitivi sul mercato, infatti, hanno sempre bisogno di innovarsi e sviluppare nuovi progetti.
Ad influire non è la dimensione delle aziende o delle realtà lavorative. Sia le PMI che le imprese di grandi dimensioni hanno costante bisogno di nuovi project manager per poter raggiungere nuovi obiettivi e crescere.
I Project Manager sono impiegati in ogni settore: ICT, elettronica, marketing, edilizia, supply chain, design, GDO, energia, sanità, architettura, costruzioni, automotive, ingegneria, etc. Un buon professionista, generalmente, si specializza in uno o due settori per poter gestire e coordinare efficacemente i progetti dell’area di riferimento.
Anche la formazione varia molto a seconda del settore in cui si vuole lavorare. La laurea, però, è sempre necessaria. Quelle più richieste sono afferenti alle discipline dell’economia, del management, della finanza, dell’ingegneria o del marketing.
Vi sono numerosi corsi a cui si può partecipare, organizzati dalle università o dagli enti privati, per ottenere certificazioni che attestino, in seguito ad un esame, il possesso delle conoscenze sul project management in base agli standard di riferimento definiti e stabiliti dall’ente che le rilascia.
Le certificazioni più apprezzate e ricercate delle aziende a livello internazionale sono la PMP (Project Management Professional), Prince2 (PRoject IN Controlled Environment), quelle del PMI® (Project Management Institute), le ISIPM Base e Av dell’Istituto Italiano di Project Management (ISIPM), quelle dell’IPMA (International Project Management Association).
È possibile, poi, accedere anche a numerosi master che hanno come obiettivo lo sviluppo delle competenze necessarie per svolgere questa professione in specifiche aree. Infine, è necessaria una lunga esperienza sul campo, che permette al professionista di sviluppare le giuste doti analitiche, la capacità di intervenire sui progetti e di cogliere tutte le opportunità per l’azienda, l’ente o l’organizzazione per cui presta servizio.
Per saperne di più: Chi è e che ruolo ha il Project Manager