Informazioni, notizie o semplici comunicazioni e aggiornamenti da parte di amici, familiari e colleghi: il web è pieno di contenuti testuali che aumentano esponenzialmente giorno dopo giorno.
In questo contesto il digital writing, ovvero la capacità di scrivere per il digitale, è diventata un’abilità sempre più ricercata nel mondo del lavoro e utile per le imprese che vogliono comunicare in modo efficace con il proprio pubblico.
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1. Digital Writing: come scrivere per il Web
Scrivere per il web significa realizzare contenuti destinati ad essere pubblicati online. Si tratta di post sui social network, e-mail, newsletter, articoli, post per i blog e così via. L'obiettivo è informare il lettore, intrattenerlo, ispirarlo o indurlo a compiere un’azione specifica.
A seconda del tipo di contenuto da scrivere, ci sono delle differenze sostanziali a livello stilistico e di struttura del testo. Il focus è, in prima battuta, sul destinatario del messaggio. Bisogna conoscerlo e studiarlo per poter rispondere alle sue necessità, comunicando in maniera chiara e avendo sempre ben presente l’obiettivo che si vuole raggiungere.
Quando ci si approccia alla scrittura digitale si deve essere consapevoli che il lettore è bersagliato da una grande mole di informazioni e di contenuti. Si deve riuscire pertanto a catturare la sua attenzione fin dall’inizio, seguendo il modello della piramide rovesciata: prima presentare l’informazione principale, proseguire con quelle importanti, fino a concludere le aggiuntive. È essenziale inserire elementi di ancoraggio nel testo, ad esempio i grassetti, che catturino visivamente la curiosità del lettore e permettano di proseguire nella lettura in modo fluido.
Secondo diversi studi, la concentrazione diminuisce progressivamente lungo il testo, per poi risalire improvvisamente verso la fine. È in quel momento che si deve convincere il lettore a compiere l’azione desiderata inserendo una call to action (CTA) che sia efficace, originale e convincente.
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2. Differenti stili per differenti ambienti online
La piattaforma di destinazione del contenuto non è un aspetto secondario, ma influisce in maniera forte sullo stile di scrittura. Per ogni canale vanno utilizzate le parole più adatte, il giusto tono di voce e un livello di approfondimento adeguato. Conoscere le regole da seguire è essenziale per riuscire a comunicare in efficacemente e raggiungere il risultato sperato.
Il Tone of Voice è un elemento chiave. Rappresenta lo spirito e i valori dell’azienda: è il suo stile comunicativo. È fortemente caratterizzante e va mantenuto coerente su tutti i mezzi di comunicazione utilizzati. Può essere formale, informale, burocratico, istituzionale, ironico, sarcastico, aggressivo e così via. Prima di scegliere quello più adatto, bisogna effettuare un’approfondita analisi per individuare obiettivi, punti di forza, target di riferimento e contesto della realtà che vuole comunicare.
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3. Scrivere un blog
I blog sono strumenti utilizzati da professionisti e dalle aziende per comunicare con i clienti o potenziali tali e per fornire informazioni su prodotti e servizi offerti. Per raggiungere gli obiettivi prefissati non si può improvvisare, ma bisogna pianificare una strategia di content marketing basata su uno studio approfondito del pubblico, del contesto e degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Sui blog, i testi possono essere più o meno lunghi ed è importante riuscire fin da subito ad attirare l’attenzione del lettore con un titolo accattivante. Il contenuto va ottimizzato seguendo le tecniche SEO per favorirne un buon posizionamento nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca.
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4. Contenuti per i social network
I social network puntano sulla velocità di lettura e di fruizione dei contenuti. Su piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin e così via. vengono realizzati dei testi più o meno brevi a seconda dei caratteri consentiti dalla piattaforma.
Ci vuole una buona abilità di sintesi, poiché occorre esprimere concetti completi, chiari e non fraintendibili utilizzando poche semplici parole. Alla fine dei post è sempre bene inserire una Call to Action per invitare i lettori a compiere l’azione desiderata.
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5. Wikipedia
Wikipedia è l’enciclopedia più famosa del mondo a cui si accede gratuitamente online. I contenuti sono realizzati direttamente dagli utenti. Chi scrive deve essere preciso, dettagliato e utilizzare un linguaggio quanto più possibile chiaro. È sempre necessario evitare le opinioni personali e segnalare le fonti utilizzate nella stesura della testo.
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6. Newsletter
Le newsletter sono e-mail che vengono inviate periodicamente agli iscritti. Sono estremamente utili per comunicare aggiornamenti, novità e promozioni. Devono essere coinvolgenti per evitare il rischio di non apertura e di disiscrizione dei contatti. Si deve fare molta attenzione all’oggetto inserito, che deve sollecitare la curiosità, e al testo, che deve essere breve, conciso e contenere informazioni chiare.
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7. Comunicazione non ostile: le 10 regole per evitare le parole ostili
Quando ci si rivolge ad un pubblico la comunicazione non deve trasmettere emozioni negative. Le parole giocano un ruolo fondamentale e devono essere scelte con grande cura per evitare di infastidire il lettore.
Per favorire una comunicazione virtuosa anche online, è stato elaborato il Manifesto della comunicazione non ostile, che contiene dieci semplici regole di stile e comportamento da seguire per produrre solo contenuti responsabili privi di parole ostili:
- Scrivere solo ciò che si direbbe anche dal vivo
- Le parole scelte rappresentano chi le utilizza: si è ciò che si scrive
- Prendersi del tempo prima di esprimere un pensiero per scegliere bene le parole da usare
- Ascoltare attentamente prima di parlare
- Scegliere le parole per farsi capire, comprendere e avvicinarsi agli altri
- Essere consapevoli che le parole hanno delle conseguenze
- Condividere testi e contenuti solo dopo averli letti, valutati e compresi
- Rispettare sempre le persone
- Non utilizzare insulti e offese
- Restare in silenzio quando non si ha nulla da dire: anche tacere è un modo per comunicare.
Per saperne di più: Cosa sono le soft skills