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Nella vita di tutti i giorni possono capitare eventi e imprevisti che sono fonte di stress e che incidono sul benessere personale e sulle performance nell’ambiente di lavoro. È opportuno imparare a gestire lo stress e a mettere in atto strategie per fronteggiare le situazioni difficili e avverse. Qui entra in gioco il concetto di coping, concepito come le modalità che le persone adottano per rispondere agli eventi negativi.
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1. Coping, che cos’è
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Il concetto di coping è impiegato in psicologia fin dalla fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta ed è spesso associato a quello di stress lavorativo perché indica le strategie e i comportamenti messi in atto dalle persone per affrontarlo, per riuscire a tenere tutto sotto controllo e per minimizzare e annullare i conflitti.
È considerato un processo adattivo e dinamico, messo in atto in una condizione che viene valutata negativa e gravosa personalmente e che richiede l’utilizzo di risorse individuali e di sforzi per poterla affrontare.
Lo stress può essere negativo o positivo in base all’esposizione che si ha di fronte al problema. Se questa è troppo intensa, si hanno conseguenze negative. Se, al contrario, una persona affronta frequentemente una situazione stressante, ma conseguendo un successo dopo l’altro, questa cessa di essere fonte di stress, poiché l’individuo si rende conto di avere le giuste risorse per poterla affrontare. Il coping è ciò che l’individuo fa per far sì che una situazione smetta di rappresentare una fonte di stress.
Ogni individuo può reagire allo stress, ai conflitti e agli eventi avversi in maniera completamente personale, in base all’ambiente da cui è circondato e in base alle sue esperienze di vita.
In particolare, la strategia di coping che si decide di adottare può dipendere dal tipo di problema che deve essere affrontato, dalle circostanze in cui si verifica l’evento che genera stress e dalla caratteristiche individuali della singola persona. Possono, quindi, assumere delle sfumature molto soggettive.
La grande possibilità di risposte differenti ha permesso di identificare diverse tipologie di strategie di coping, individuate da differenti psicologi nel corso degli anni. Weiten ha individuato quattro tipi: strategie incentrate sulla valutazione, sul problema, sulle emozioni o sull’occupazione.
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2. Strategie di coping che si possono adottare di fronte a situazioni di stress
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Alcune persone tendono ad affrontare le avversità con un approccio basato sulla valutazione, ossia cercando di modificare il proprio pensiero e la propria percezione prendendo le distanze dal problema, negandolo o evitandolo.
Nella maggior parte dei casi fuggire dalle avversità o fingere che non esistano, distraendosi o concentrandosi su altro, non è la soluzione migliore e le conseguenze possono essere quelle di un’implementazione dello stress sul lungo termine. In alternativa, è possibile adottare strategie di coping focalizzate sul problema.
In tal caso, si tende ad analizzare e a studiare il problema fino ad individuarne le cause. Dopo aver compreso la fonte dell’evento avverso, si cerca di ottenere le risorse necessarie, intese anche come abilità, per affrontarlo e rimuoverlo definitivamente. Richiede una forte consapevolezza e una profonda analisi delle proprie capacità.
Si può gestire lo stress cercando di intervenire sulle emozioniche l’evento negativo provoca. L’obiettivo è quello di ridurre o eliminare il senso di disagio. Questo risultato si può ottenere cercando di evitare le sensazioni negative, dando nuovi significati allo stress provato e cercando di eseguire su di esso una rivalutazione positiva, accettando delle responsabilità, con un grande autocontrollo o chiedendo aiuto a colleghi, amici o parenti.
Un quarto approccio è incentrato sull’occupazione. Le persone che adottano questo modalità per affrontare lo stress tendono a concentrarsi su attività o occupazioni stabili, durature e impegnative che, sul lungo termine, possono fornire le risposte necessarie.
Il tipo di approccio da adottare viene scelto in base al problema che si presenta. Ad esempio, se è un evento incontrollabile, come un lutto o una malattia, si è portati ad intervenire sulle proprie emozioni. In ambito lavorativo, l’approccio orientato al problema è quasi sempre quello più efficace.
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3. Le risorse necessarie per gestire lo stress
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Ci sono risorse personali che possono essere molto utili quando ci si trova in una situazione di stress per affrontarla e gestirla. Non possono mancare consapevolezza e senso di autoefficacia, quelle caratteristiche che permettono di non provare disagio nelle situazioni più difficili e di individuare immediatamente le abilità, le conoscenze e le competenze possedute che permetteranno di superare le avversità.
È importante avere una buona autostima, essere ottimisti e avere abilità di problem solving, necessarie per individuare la causa dello stress ed eliminarla. Il supporto sociale, la sensazione di essere apprezzati da parte delle persone che ci circondano, è un aiuto significativo nelle situazioni più complesse.
Per saperne di più: Il Self Empowerment Personale
