In un recente annuncio, il gigante della tecnologia di Mountain View ha confermato di essere all’opera per aggiungere una nuova funzionalità a Gmail che ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui comunichiamo tramite e-mail adattandosi alle esigenze moderne di immediatezza ed espressività.
Finalmente potremo evitare, soprattutto quando non serve o siamo di fretta, di digitare freneticamente sulla tastiera, magari anche con qualche refuso, perché Gmail sta per introdurre le reazioni con emoji.
In realtà, già nel mese scorso si vociferava di questo possibile sviluppo e ora è ufficiale: le reazioni con emoji stanno per sbarcare sul servizio di posta elettronica. Ma ci vorrà un po’ di pazienza perché la novità verrà implementata gradualmente, a partire dagli utenti Android e solo nei prossimi mesi, raggiungerà gli utenti iOS e l’interfaccia Web.
Come funzioneranno le emoji su Gmail
Immaginiamo di ricevere un'e-mail che ci fa sorridere o scappare una lacrima. Invece di impazzire a scrivere una risposta che rifletta appieno il nostro stato d’animo, potremo semplicemente fare clic sulla faccina che sorride nella parte inferiore del messaggio e scegliere una emoji che esprima al meglio la nostra reazione.
E se vogliamo rendere la nostra risposta ancora più divertente, alcuni emoji, come lo sparacoriandoli, attiveranno un'animazione a tutta pagina aggiungendo un tocco di creatività in più alle risposte via mail.
L'uso delle reazioni emoji in Gmail sarà simile al modo in cui le usiamo sui social network come WhatsApp. Potremo toccare e tenere premuta una reazione esistente per vedere chi l'ha aggiunta e toccare per riutilizzare una reazione già utilizzata da qualcun altro.
A seconda delle impostazioni di "Annulla invio" in Gmail, si avranno dai 5 ai 30 secondi per rimuovere una reazione con emoji dopo averla aggiunta. Per modificare la durata del periodo di cancellazione dell'invio, occorre aggiornare le impostazioni.
Purtroppo c’è qualche restrizione
Un po’ come i Tapback di iMessage di Apple sono più utili su iOS, le reazioni emoji funzioneranno meglio su Gmail. Se si utilizzerà un client di posta elettronica di terze parti, come Apple Mail o Microsoft Outlook, la reazione di ogni persona arriverà per mezzo di una mail separata.
Altra restrizione riguarda il fatto che le reazioni con emoji non verranno implementate negli account scolastici o di lavoro. Inoltre, non saranno disponibili se il messaggio viene inviato a più di 20 destinatari, nelle mail spedite ad un gruppo di contatti o se chi la riceve figura in CCN (copia conoscenza nascosta).
Gmail impone anche un limite al numero di reazioni (pari a 20) che si possono inviare a un singolo messaggio. Quindi, se una conversazione diventa particolarmente ricca di emoji, bisognerà scegliere saggiamente le reazioni. Ancora, la novità non si applicherà se il mittente ha specificato un indirizzo personalizzato per le risposte e se è stata attivata la crittografia lato client.
Per conoscere gli altri dettagli si può consultare la pagina del supporto ufficiale dedicata.