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Una delle soft skills da sviluppare per avere successo nel mondo del lavoro è quella di saper valorizzare il proprio personal brand o di creare una brand identity per la propria attività. È necessario per rendersi riconoscibili, per riuscire a suscitare la curiosità di potenziali clienti e per fidelizzare quelli che già hanno acquistato i prodotti venduti o usufruito dei servizi offerti.
Per costruire una brand identity o un personal brand che sia efficace, è necessario porre la propria attenzione su diversi dettagli.
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1. Brand identity, che cos’è
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Per brand identity si intendono tutti quegli elementi visivi di un brand che lo rendono immediatamente riconoscibile e che semplificano la comunicazione aziendale verso i consumatori e non solo. Deve essere coerente, rispecchiare i valori dell’attività e gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Tutti gli elementi visivi contraddistinguono il marchio e lo rendono riconoscibile per i propri clienti o potenziali tali. Costruire la brand identity significa creare un’immagine aziendale coerente, accattivante e d’impatto.
Per realizzare un’identità del marchio e diffonderla tra i consumatori si possono utilizzare diversi punti di contatto, come i punti vendita, il sito web ufficiale, blog, le pagine social, campagne pubblicitarie e tanto altro ancora. Ovunque devono essere utilizzati gli stessi elementi visivi, lo stesso stile, logo, i caratteri tipografici, immagini e tutto ciò che può essere distintivo. Se manca la coerenza è impossibile creare una brand identity.
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2. Personal brand, che cos’è
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Con l’attività di personal branding si può costruire la propria immagine a livello professionale, trasmettendo le proprie competenze, capacità e soft skill. Proprio come avviene nella costruzione della brand identity, si possono utilizzare coerentemente alcuni elementi per suscitare curiosità e fiducia nei lettori o ascoltatori, clienti o potenziali tali.
Per strutturare il proprio personal brand occorre avere ben chiari la propria mission, gli obiettivi che si vogliono raggiungere, un’identità visiva da utilizzare su tutti i canali di comunicazione utilizzati, il tone of voice e altri aspetti.
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3. 1 - Creare la brand identity: raccontare chi siamo
Il primo passo per fare breccia nella mente dei consumatori e attirare la loro curiosità è raccontare chi siamo, con onestà, ma rendendo accattivante la nostra storia. Narrare le origini dell’attività, da quale bisogno o passione è nata, chi sono stati i fondatori, cosa rappresenta e a chi si rivolge è un ottimo modo per permettere ai lettori o a chi visualizza il messaggio di immedesimarsi e creare una connessione con l’azienda.
Per farlo bisogna fare una preliminare attività di analisi e di riflessione. Occorre comprendere e stabilire l’oggetto dell’attività, l’ambito in cui si opera e il motivo per cui è stato scelto, le differenze e le analogie con i propri competitor e gli obiettivi che si vogliono raggiungere nel breve, medio e lungo periodo.
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4. 2 - Identificare gli interlocutori: stakeholder e consumatori
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Prima di definire la brand identity è necessario identificare i propri interlocutori. Non solo i clienti, a cui saranno rivolte la maggior parte delle comunicazioni, ma anche tutti gli altri stakeholder (come fornitori o investitori) che hanno la necessità di ricevere informazioni dall’azienda.
Si devono individuare tutti i target a cui ci si rivolge e studiarli, capendone bisogni e caratteristiche. In questo modo si potrà costruire una brand identity efficace, facilmente memorizzabile e comprensibile.
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5. 3 - Creare un’identità visiva
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Gli elementi grafici devono essere distintivi. Occorre creare un logo e le sue varianti ufficiali. Questo deve essere semplice per renderlo facilmente adattabile ad ogni contesto: quelli complessi possono risultare esteticamente piacevoli se realizzati di grandi dimensioni, ma diventare incomprensibili se ridotti di misura su volantini, brochure o nelle parti più piccole di siti web e pagine social.
È importante scegliere con consapevolezza i colori del brand e le immagini che si possono utilizzare (esclusivamente in bianco e nero, con effetti particolari, a colori o altre varianti).
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6. 4 - Stabilire il tono di voce
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In base ai propri obiettivi e al target di riferimento, stabilire il tono di voce da utilizzare. Può essere formale, divertente, professionale, istituzionale, irriverente e tanto altro ancora. Una volta stabilito il tone of voice utilizzarlo su tutti i canali di comunicazione, sia quelli online che offline.
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7. 5 - Canali di comunicazione e punti di contatto
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È bene individuare quali canali di comunicazione utilizzare, sia quelli offline che quelli digitali. Tra i primi possono rientrare i punti vendita fisici, che devono riflettere l’immagine del brand attraverso le insegne, le vetrine, gli arredi, la musica, i colori e addirittura il profumo. Ci sono poi i biglietti da visita, le brochure, gadget, volantini che devono presentare gli elementi grafici del brand
Online si deve porre particolare attenzione ai font utilizzati, al tema del sito, ai colori, all’utilizzo di immagini coerenti, all’utilizzo del logo ufficiale su ogni canale di comunicazione digitale utilizzato, ad esempio pagine social, sito, blog o email.
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8. 6 - Costruire una guida
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Per far sì che l’identità del brand resti sempre coerente e che tutti coloro che vi lavorano sappiano cosa fare, cosa dire e come farlo, è consigliabile costruire una guida che contenga tutte le scelte di stile. Vi devono essere indicati gli elementi fondamentali, come la mission aziendale, il target di riferimento e gli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Deve comprendere il tono di voce del brand, le linee guida per la creazione dei contenuti digitali, indicazioni per le comunicazioni sui social media e per l’utilizzo degli aspetti grafici, come font e colori, stile delle immagini, posizionamento e dimensione e tanto altro ancora.
Per saperne di più: Cosa sono le Soft Skills
