YouTube è online da diversi anni, ma gode ancora di ottima salute. Non a caso ogni giorno migliaia di utenti cercano informazioni su come migliorare le performance del proprio canale.
Purtroppo non esistono formule magiche in grado di portare visualizzazioni ai contenuti di YouTube. Al tempo stesso però è possibile seguire alcuni consigli utili per aumentare l’esposizione del proprio profilo.
Si comincia con una descrizione approfondita, per poi passare alla cura dei contenuti: dall’audio al video, dalla cura delle thumbnail all’inserimento in playlist ad hoc. Il tutto senza dimenticare contenuti di tendenza come gli YouTube Shorts.
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1. Come migliorare il profilo YouTube
Sutipond Somnam / Shutterstock.com
La prima cosa da fare per far crescere un canale YouTube è lavorare sull’ottimizzazione del profilo. Questo vuol dire, ad esempio, fare attenzione a fornire tutte le informazioni ritenute rilevanti per il proprio pubblico di riferimento.
Per farsi un’idea più concreta è possibile guardare diversi profili di successo: trarre ispirazione dalle loro descrizioni, ma anche dalle loro scelte fotografiche.
A prescindere dalle preferenze del singolo, esistono comunque alcune informazioni che è consigliabile inserire in un profilo YouTube, a partire dall’argomento attorno a cui ruota il canale: le ragioni per cui è nato e gli obiettivi di comunicazione o intrattenimento che vuole conseguire.
Per migliorare un profilo YouTube è consigliabile realizzare descrizioni accurate, con parole chiave rilevanti per gli utenti.
È sicuramente consigliabile includere nella descrizione dei link: per esempio, gli altri social media disponibili, ma anche un eventuale sito web di riferimento. Infine è sempre bene indicare in maniera chiara e ben visibile la frequenza con cui vengono pubblicati i video. Un elemento fondamentale per gli utenti, che così sapranno quando connettersi per poter fruire contenuti inediti.
Tutte le descrizioni di cui sopra devono poi tenere conto delle cosiddette keyword: parole chiave che vengono cercate con continuità, da gruppi più o meno estesi di utenti. E che permettono di posizionare un video o un canale in cima ai risultati di ricerca: tanto di YouTube, quanto di Google.
Esistono diverse strategie per trovare keyword perfette: su YouTube è possibile accedere alla barra di ricerca, digitando semplicemente l’argomento di cui si occupa un canale o un video. La piattaforma restituirà automaticamente tutte le parole associate più cercate. Termini che potranno venire utilizzati sia all’interno le descrizioni, sia sotto forma di hashtag.
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2. Come creare playlist e video YouTube di qualità
Shutterstock
Sviluppato il profilo YouTube è possibile entrare nel merito dei contenuti, che dovrebbero innanzitutto essere organizzati all’interno di playlist a tema.
Raggruppare i video in playlist aumenta infatti le probabilità che gli utenti passino da un contenuto all’altro. Le playlist possono essere create in base a criteri geografici o cronologici: ad esempio tutti i video realizzati nella stessa location, o tutti i video realizzati nello stesso intervallo di tempo.
In alternativa è anche possibile creare delle playlist sulla base di argomenti specifici, o addirittura in base a singole tipologie di video: ad esempio una playlist YouTube contenente soltanto video a tema sport o videogames, ma anche una playlist YouTube contenente soltanto tutorial o vlog.
Ogni playlist dovrebbe contenere solo ed esclusivamente video di alta qualità. I criteri oggettivi da tenere a mente per realizzare un contenuto di qualità sono molteplici: su tutti bisogna sicuramente prestare grandissima attenzione alle componenti video e audio.
Per quello che riguarda la qualità video gli elementi fondamentali sono grosso modo gli stessi delle fotografie: ad esempio la composizione dell’immagine, ma anche l’illuminazione dell’inquadratura.
Il sonoro potrebbe sembrare un aspetto minore all’interno di una piattaforma come YouTube. Ma i dati certificano come un audio scadente spinga gli utenti a skippare molto, molto rapidamente.
I content creator più esperti tendono a dividere i video YouTube in capitoli. Questa attenzione permette agli utenti di navigare rapidamente verso ciò che li interessa maggiormente, ma non solo. I video divisi in capitoli infatti sono quelli che generalmente ottengono migliori risultati in termini di SEO.
Lo stesso discorso vale per i video con thumbnail di buona fattura: quelle piccole anteprime di schermata, di dimensioni paragonabili a quelle di un’unghia umana. Non a caso, letteralmente parlando, il termine inglese “thumbnail” può essere tradotto come “unghia del pollice”.
Non esistono regole fisse per la thumbnail perfetta. Al tempo stesso tantissimi youtuber di successo le realizzano tenendo conto di alcuni aspetti. Innanzitutto scelgono un’immagine tanto bella quanto pertinente. Quindi utilizzano caratteri ben visibili, spesso con colori sgargianti.
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3. Altri consigli per far crescere un canale YouTube
rafapress / Shutterstock.com
Cavalcare le tendenze del momento aiuta tantissimi content creator a scalare posizioni nelle classifiche di YouTube. Da questo punto di vista è impossibile non pensare agli YouTube Shorts: una specie di risposta della piattaforma ai Reels di Instagram o ai video di TikTok.
Per avere un’idea dell’importanza strategica degli YouTube Shorts basterà ricordare che il CFO di Google Philipp Schindler li ha definiti un’area di interesse primario per la crescita a lungo termine di YouTube.
Un modo ideale per sfruttare ancora di più la visibilità degli YouTube Shorts consiste nell’includere schermate finali a fine video. Immagini o riprese aggiuntive, della durata di pochi secondi, che invitano l’utente a muoversi verso un'altra pagina o un altro contenuto.
Detto ciò, il modo migliore per far crescere un canale YouTube o un qualsiasi altro profilo social è integrarlo all’interno di una strategia di comunicazione più ampia.
Questo vuol dire ad esempio ricordarsi sempre di promuovere i diversi profili su diverse piattaforme. Nel caso di YouTube i video dovrebbero sempre essere condivisi su altri social network come Facebook, Instagram o Twitter.
Gli utenti più esperti imparano a pubblicare in maniera consapevole e soprattutto a monitorare le loro performance: in questo modo è possibile individuare e utilizzare tante informazioni preziose.
A partire dal miglior orario per la pubblicazione dei propri contenuti, fino ad arrivare a uno studio dettagliato della propria utenza. Magari ricorrendo a strumenti più avanzati come gli Analytics di YouTube.
Per saperne di più: Cos'è YouTube, come funziona e cosa puoi fare