Diventare virali su TikTok è il sogno di ogni iscritto alle piattaforme e di coloro che vogliono provare a guadagnare attraverso la realizzazione e la pubblicazione di contenuti. Non tutti ci riescono: solo chi ha creatività, simpatia, originalità può ambire ad ottenere questo risultato. Ma non è sufficiente. È bene anche conoscere le funzionalità del social network, come operano i suoi algoritmi e come vengono scelti i video che vengono messi in evidenza e mostrati ad un gran numero di spettatori.
Stando ad un report di Forbes, a favorire la viralità dei contenuti è l’heating. Una pratica che lascerebbe spazio anche a scorrettezze e ad attività poco etiche dal punto di vista professionale: scopriamo di cosa si tratta.
L’heating: che cos’è e come rende virali i contenuti
Stando a quanto riportato da Forbes, a rendere virali i contenuti non sarebbero solo elementi oggettivi, ma anche un intervento umano. L’heating sarebbe un pulsante segreto, a disposizione dei dipendenti della piattaforma, che permette di pompare determinati contenuti rendendoli visibili ad un numero maggiore di utenti.
Si tratta di un modo per promuovere dei creator, delle aziende o delle società e i loro contenuti facendoli apparire nel feed degli iscritti. Secondo quanto dichiarato da Forbes, i contenuti resi virali dall’heating ammonterebbero a circa l'1-2% delle visualizzazioni giornaliere totali dei video. L’azienda, al contrario, afferma che si tratta solo dello 0,002% dei video nel feed Per Te di TikTok.
Pro e contro dell’heating: perché è considerata una pratica scorretta
Questa pratica può avere un risvolto positivo e uno negativo. Se da una parte favorisce un certo ricambio dei contenuti, la presenza di più tendenze diverse nel feed degli utenti e la possibilità di conoscere nuovi creator e nuovi influencer, l’heating può essere utilizzato in maniera scorretta.
I dipendenti della piattaforma potrebbero utilizzare l’heating per promuovere contenuti personali o di amici e parenti, per poter guadagnare con l’attività sulla piattaforma, avendo un importante vantaggio competitivo rispetto agli altri iscritti.
Inoltre, i contenuti pompati attraverso l’heating non presentano nessun avviso o nessuna segnalazione. Appaiono, proprio come tutti gli altri, come video presenti nel feed grazie alla selezione dell’algoritmo, in maniera genuina. Non sono riconoscibili e ciò potrebbe portare nuovi creator a rinunciare ad iscriversi alla piattaforma e a condividere contenuti creativi attraverso questo canale.
Nonostante l’heating, il miglior modo per far sì che i propri contenuti diventino virali su TikTok, è realizzarli in maniera creativa e originale, tenendo conto delle tendenze del momento e dei gusti del proprio pubblico di riferimento.