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Ricerca vocale, tattiche per l’ottimizzazione SEO

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Gli utenti del web utilizzano sempre di più la ricerca vocale per ottenere le informazioni di cui hanno bisogno: come ottimizzare un sito in ottica SEO

ricerca vocale Shutterstock

Siri, Alexa, Google e altri assistenti virtuali sono il mezzo attraverso il quale gli utenti, quotidianamente, effettuano una o più ricerche vocali. Quest’ultime sono particolarmente apprezzate perché permettono di ottenere le informazioni di cui si ha bisogno senza dover digitare le parole chiave sul telefono, in un motore di ricerca e analizzare i risultati ottenuti.

Con la ricerca vocale, le informazioni si ottengono in pochi secondi, in maniera colloquiale. Come si può facilmente immaginare, la diffusione della voice search ha influenzato il modo in cui vengono realizzati i siti web e i loro contenuti: un sito deve essere ben posizionato anche per quanto riguarda la ricerca vocale.

Quando si realizzano dei contenuti che sono destinati alla pubblicazione sul web, è bene adottare delle tattiche per l’ottimizzazione SEO per la ricerca vocale.

Cos’è la ricerca vocale e come funziona

fare una ricerca vocale

Shutterstock

La ricerca vocale è un metodo utilizzato per la ricerca di informazioni online attraverso comandi vocali. Le parole chiave e le query non vengono digitate sulla tastiera, ma vengono pronunciate a voce: ad analizzare i risultati è un assistente virtuale, come Siri, se si possiede un dispositivo Apple, o Alexa, se si possiede un dispositivo Amazon.

Una volta effettuata la ricerca, sulla base di una domanda posta a voce dall’utente, l’assistente virtuale restituisce i risultati più pertinenti. Il tutto avviene in pochi secondi e questo è uno dei punti di forza di questo metodo.

La ricerca vocale può essere eseguita in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, purché sia disponibile una connessione ad Internet e un dispositivo compatibile, come uno smartphone, un tablet o un assistente virtuale.

La ricerca vocale è veloce e permette agli utenti di ottenere rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno senza dover digitare le query con la tastiera

Essendo ormai estremamente diffusa, chi si occupa di digital marketing è ben consapevole che oltre a posizionare bene un sito nelle pagine dei motori di ricerca, è opportuno ottimizzarlo in ottica SEO anche per la ricerca vocale. In questo modo i contenuti verranno utilizzati e riprodotti quando un utenti pone una domanda pertinente all’assistente virtuale.

I vantaggi della ricerca vocale, come viene utilizzata dagli utenti e quali ricerche vengono effettuate

 

ricerca vocale da smartphone

Shutterstock

Per comprendere come ottimizzare un sito in ottica SEO per la ricerca vocale occorre innanzitutto capire quali sono i vantaggi che gli utenti riscontrano dal suo utilizzo, come e perché la utilizzano e quali sono le ricerche che più vengono effettuate con questa modalità.

Tra i vantaggi più apprezzati c’è la possibilità di ottenere le informazioni di cui si ha bisogno in pochissimi secondi, senza dover analizzare personalmente i collegamenti che vengono restituiti in una tradizionale ricerca da browser. 

In secondo luogo, la ricerca vocale permette alle persone di agire con maggiore libertà: possono porre domande all’assistente virtuale o al dispositivo mentre stanno eseguendo altre azioni o mentre sono in movimento. Non c’è bisogno di un vero contatto fisico e di digitare la query personalmente.

A favorire la diffusione della ricerca vocale la presenza di una molteplicità di dispositivi compatibili con questa modalità. Non solo smartphone e altoparlanti, ma anche tablet, televisori, console, wearable e tanto altro ancora.

Le persone, attraverso la ricerca vocale, tendono a ricercare prodotti e servizi locali (quelli più vicini alla propria posizione, informazioni immediate, costi, comparazioni, soluzioni rapide per problemi concreti e tanto altro ancora.

Come ottimizzare i contenuti in ottica SEO per la ricerca vocale

Ricerca vocale

Shutterstock

Per far sì che i propri contenuti vengano presi in considerazione e utilizzati per fornire informazioni agli utenti, devono essere realizzati seguendo alcuni criteri.

Innanzitutto, devono fornire risposte brevi, precise ed esposte in maniera semplice. In questo modo l’assistente vocale non avrà difficoltà a ripetere quanto viene scritto. I contenuti devono essere realizzati in modo da fornire risposte concrete, per questo motivo è bene conoscere e studiare le esigenze del proprio pubblico di riferimento. Si può ottenere un poderoso aiuto dagli strumenti di ricerca delle keyword, facilmente reperibili online.

Importante anche il tono di voce, che deve essere colloquiale. Basti pensare che le query, quando si effettuano ricerche vocali, diventano più lunghe. Non si utilizzano solo ed esclusivamente le parole chiave, ma si pone una domanda completa e dettagliata, basata sul linguaggio naturale.

Utilizzare un tono colloquiale permetterà al proprio sito di posizionarsi meglio per la ricerca vocale

In quest’ottica diventano molto più importanti le long tail keyword, le parole chiave a coda lunga, che sono più specifiche. Molte delle ricerche vocali effettuate dagli utenti sono basate sul concetto di prossimità. È utile realizzare dei contenuti pensati per un pubblico locale e creare e completare la pagina Google My Business

L’analisi della concorrenza permette di studiare come agiscono i propri competitor, comprendere su quali keyword lavorano e si posizionano e agire adattando la propria strategia in modo da essere competitivi. 

Dal punto di vista di costruzione del sito, è bene che questo sia mobile friendly, ottimizzato per i dispositivi mobili, perché è da quest’ultimi che viene effettuata, nella maggior parte dei casi, la ricerca vocale.

Deve essere veloce e si deve rafforzare l’autorevolezza del dominio, curando i backlink e la qualità dei contenuti. È consigliabile utilizzare i dati strutturati.

Per saperne di più: Cos’è e cosa si intende per digital marketing

A cura di Cultur-e
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