Gli smartphone e i dispositivi mobili in generale sono diventati parte della vita quotidiana delle persone. Vengono utilizzati non solo per fare telefonate o inviare comunicazioni di diverso genere, ma anche per organizzare al meglio le attività della giornata. Le app che permettono di gestire lavoro, di fare acquisti, di pianificare gli appuntamenti e tanto altro ancora sono tantissime e possono inoltrare delle notifiche push per essere più funzionali.
Ma le notifiche push, se da un lato risultano estremamente utili e apprezzate, dall’altro, se non realizzate in maniera corretta e consapevole, dopo un’approfondita riflessione sui reali bisogni degli utenti, possono rivelarsi fastidiose e invadenti. In tal caso, sono controproducenti se utilizzate in una strategia di digital marketing.
Notifiche push: che cosa sono
Credits Shutterstock
Le notifiche push sono uno strumento potente per chi si occupa di digital marketing, soprattutto per chi realizza e diffonde contenuti e per chi vuole creare e stimolare una community coesa e attiva. Si tratta di una tecnologia di notifica che consente di inoltrare ai dispositivi degli utenti degli avvisi di diversa tipologia per annunciare nuove informazioni o messaggi interessanti e importanti da visionare.
Attraverso le notifiche push si può, ad esempio, avvisare l’utente che ci sono nuovi articoli di un blog che può leggere, nuove notizie, nuovi sconti per fare degli acquisti, il riassortimento di alcuni prodotti negli e-commerce e altre informazioni di vario genere.
Se ben realizzate, elaborate in modo creativo e inviate in maniera mirata possono essere altamente efficaci e permettere alle aziende di raggiungere gli obiettivi di business. Al contrario, se inviati in maniera distinta ad un pubblico disinteressato, possono produrre effetti negativi.
Notifiche push, vantaggi d’utilizzo
Credits Shutterstock
Quando un’azienda utilizza una notifica push riesce a comunicare con il cliente e inviargli messaggi più facilmente. Ciò consente un incremento delle conversioni. Si tratta di un metodo di comunicazione altamente efficace e innovativo, che sempre più realtà stanno utilizzando.
Sono utili per individuare il livello di coinvolgimento del pubblico di riferimento, permettendo una segmentazione in base all’interesse degli utenti e, se inviata a contatti anonimi, consente di acquisire nuovi clienti.
Le notifiche push sono uno strumento perfetto per la fidelizzazione della clientela
La notifica push, se inviata solamente quando c’è qualcosa di rilevante da comunicare , non è affatto invasiva e può essere facilmente gestita dall’utente. Quest’ultimo non subisce interruzioni fastidiose, come avviene con le classiche finestre pop-up, utilizzati per la pubblicità online.
L’utente deve acconsentire alla ricezione delle notifiche push e deve poterle disattivare in qualsiasi momento lo ritenga necessario. Devono rappresentare una risorsa e non un disturbo.
Notifiche push, le caratteristiche per essere efficaci e quando utilizzarle
Credits Shutterstock
Le caratteristiche di una notifica push che sia ben accolta dall’utente e che non risulti invadente sono semplici da immaginare. Innanzitutto, la loro frequenza deve essere ponderata. Devono essere inviate solo quando necessarie. Quelle poco rilevanti potrebbero portare l’utente a disattivarle e a non voler più ricevere comunicazioni dall’organizzazione.
Quando si iscrive ad una lista di notifiche push, l’utente deve esserne consapevole. Bisogna essere ben chiari sull’attività che si andrà a fare, senza lasciarsi andare ad azioni che potrebbero essere classificate come SPAM.
Si può inviare una notifica push per fare pubblicità ad un nuovo prodotto o un nuovo servizio lanciato sul mercato, per inviare un promemoria, per avvisare l’utente della presenza di un nuovo aggiornamento dell’applicazione, per notificare la ricezione di un messaggio, per informare sul cambio delle policy di utilizzo di un’app o di un servizio, per diramare news importanti e urgenti e tanto altro ancora.
Non vi è una regola precisa su quali comunicazioni si possono inviare attraverso le notifiche push. Si tratta di uno strumento versatile, che gli esperti di marketing possono utilizzare nel modo in cui lo ritengono più opportuno.
Da non sottovalutare l’orario di invio delle notifiche push. È bene sceglierlo in base al target e a cosa si offre. Ad esempio, se si propone un servizio di consegna a domicilio di cibo il messaggio può essere inoltrato nel tardo pomeriggio
Notifiche push, come realizzarle e come scriverle
Credits Shutterstock
Per realizzare delle notifiche push che conducano a buoni risultati è bene studiare il proprio pubblico, targettizzarlo e comprenderne i bisogni e le esigenze. L’analisi del target è un momento essenziale per la definizione di qualsiasi strategia.
I messaggi inviati con le notifiche push devono essere brevi, chiari e concisi. Si possono inserire parole o emoticon che catturano l’attenzione dell’utente, ma l’utente deve sempre riuscire a capire senza difficoltà ciò che l’organizzazione gli sta comunicando. La personalizzazione del testo deve essere presente, seppur non in maniera eccessiva.
Per attirare la curiosità degli utenti e portarli a fare clic sul link che è stato loro inoltrato occorre essere creativi e convincenti. Si può porre una domanda, scrivere titoli di articoli in maniera invitante o fornire consigli utili.
Anche nelle notifiche push, come nei testi delle pubblicità diramate online e nei contenuti pubblicati sul web per convertire, deve essere inserita una call to action (CTA) che indichi all’utente chiaramente l’azione che deve compiere. È indispensabile per incrementare le conversioni.
Per saperne di più: Perchè utilizzare le APP nella strategia del Marketing Digitale