Nel frenetico regno dei social media, rimanere rilevanti è una sfida implacabile e Meta, il colosso tecnologico dietro Facebook e Instagram, sta ora canalizzando i suoi sforzi per dare nuova vita a Threads. Con l’introduzione di una versione web rivisitata, l’azienda mira a riaccendere il coinvolgimento degli utenti che in poco tempo hanno accolto quanto criticato e alla fine abbandonato la piattaforma di social media dedicata al microblogging.
Il tentativo di Meta di ridestare l’interesse per Threads
Nato per contrastare il Twitter (ora X) di Elon Musk, Threads ha debuttato a luglio con il botto, accumulando 100 milioni di utenti in pochi giorni. La novità era palpabile, l'attesa elettrica. Tuttavia, con il calo del fervore, è diminuita anche la base di utenti, fino a crollare entro la fine di luglio. Ciò che Meta immaginava come un'alternativa Twitter pronta all'uso ha riscontrato più di un intoppo, con funzionalità limitate che hanno smorzato l'entusiasmo iniziale.
La risposta di Meta a questa sfida è duplice. In primo luogo, il lancio di una versione web rappresenta uno sforzo tangibile per galvanizzare l’attenzione degli utenti. La capacità di pubblicare, discutere e confrontarsi senza problemi potrebbe riaccendere le scintille che inizialmente hanno decretato la fulminea ascesa di Threads.
In secondo luogo, l'impegno di Meta nell'allineare le esperienze web e mobile apre una tabella di marcia per ulteriori miglioramenti. Sebbene la funzione di ricerca sia assente, i rumors del suo imminente arrivo segnalano un Meta rinnovato, desideroso di rimodellare la narrazione.
Cosa cambia nell'app Threads sul web
La nuova app web di Threads è la risposta di Meta ai limiti della sua precedente iterazione. Inizialmente, l'interfaccia somigliava a una lontana cugina dell'app mobile, offrendo solo uno sguardo al profilo dell’utente. Le interazioni di base come i "Mi piace" e la ricondivisione erano assenti, lasciando gli utenti desiderosi di un'esperienza più completa. Ma Meta ha accolto la richiesta di cambiamento.
La nuova interfaccia desktop colma il divario, consentendo agli utenti di pubblicare un thread, interagire con quelli di altri e navigare senza interruzioni nei feed. Come afferma Mark Zuckerberg, CEO di Meta, questa evoluzione è destinata ad arrivare nei prossimi giorni.
Tuttavia, basta scavare un po' più a fondo per rendersi conto che, sebbene la versione web rispecchi l'esperienza mobile in molti modi, alcune funzionalità sono ancora difficili da ottenere. Come la modifica del profilo o l'invio di un thread in DM su Instagram.
Questa discrepanza non dovrebbe eclissare l'importanza del passo avanti. Inoltre, Meta ha garantito che aggiungerà più funzionalità nelle settimane a venire nel tentativo di offrire la stessa esperienza anche sul web.
I tentativi di Threads di destituire X
Tuttavia, il viaggio da percorrere rimane sostanziale. L'attuale assenza di una funzione di ricerca sulla piattaforma non è passata inosservata, una preoccupazione espressa dagli utenti e sottolineata dagli esperti.
Per lanciare davvero una sfida al regno digitale di Elon Musk, Meta si trova ad aver bisogno di una funzionalità di ricerca rinnovata, che consenta agli utenti di individuare comunità basate su argomenti se vuole attirare efficacemente coloro che sono alla ricerca di un'alternativa a Twitter.
Tama Leaver, professore presso la Curtin University in Australia, sottolinea l'imperativo per Meta di orchestrare un sostanziale aggiornamento delle capacità di ricerca con l'inclusione degli hashtag, già radicati su Instagram, intrinsecamente sinonimo di X ed esca abbastanza potente da convincere gli utenti a tornare a dare una seconda occhiata a Threads.
Mentre Threads tenta di ribaltare il dominio di X, il suo percorso potrebbe essere inavvertitamente illuminato dalle stesse controversie che gettano ombre sulla piattaforma precedentemente conosciuta come Twitter e che potrebbe spingere gli individui verso Threads quando si materializzerà in un’esperienza più sofisticata.
Sono, infatti, emerse diverse critiche poiché Threads è stato lento nel respingere un post che negava l’Olocausto. Nel frattempo, l'intenzione di Elon Musk di smantellare la funzione di blocco ha suscitato la sua parte di rimprovero, con gli scettici che affermano che questa decisione potrebbe amplificare la lotta contro i messaggi offensivi.