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Link no follow, cosa sono, come e quando utilizzarli

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L’attributo No Follow per i link è stato introdotto nel lontano 2005 per combattere lo spam nei commenti. Da allora si è evoluto: capiamo come e quando usarlo

link no follow Shutterstock

I commenti SPAM sono una pratica largamente diffusa, che ha radici lontane. Fin da quando è stata offerta agli utenti la possibilità di commentare e interagire sulle piattaforme web, come blog, forum e social network, alcuni hanno iniziato ad attuare pratiche scorrette per promuovere la propria attività o, nel peggiore dei casi, per attrarre gli individui meno attenti in truffe o furti di dati personali.

Come strumento di difesa da questa tendenza, nel 2005 è stato introdotto l'attributo No Follow, che è poi stato utilizzato anche per raggiungere un altro importante obiettivo, ossia quello di contrastare le azioni di alcuni consulenti SEO che volevano incrementare il PageRank dei siti web creando link che venivano inseriti negli spazi di interazione disponibili.

Attributo No Follow: cos’è e come funziona

L’attributo No Follow è stato introdotto inizialmente per combattere i commenti SPAM ed è stato poi applicato per contrastare altre pratiche scorrette. Indica a Google di non seguire il linke di ignorare la pagina di destinazione perché non è pertinente o utile. È un modo per non subire penalizzazioni e migliorare l’indicizzazione della pagina del sito sul motore di ricerca.

Seppur si è diffusa la tendenza ad utilizzarlo per ogni link, non deve essere sempre applicato. Si può evitare, ad esempio, quando si inserisce il link ad una risorsa ritenuta utile, che è pertinente con l’argomento di cui si sta parlando nella pagina del sito e che è considerato affidabile. In questo modo, cresce l’autorevolezza del sito e, quindi, Google lo premia in termini di posizionamento nella pagina dei risultati di ricerca.

Il No Follow serve a segnalare link pubblicitari, collegamenti a post a pagamento o quando si ha il dubbio che il link possa penalizzare il proprio sito per via della sua non autorevolezza.

Il web cambia velocemente e, proprio per questo, anche l’attributo No Follow si è evoluto nel tempo

No Follow: come è cambiato nel tempo

Google ha deciso di considerare il No Follow un semplice suggerimento e non una vera e propria indicazione e ha aggiunto dei nuovi attributi per permettere ai webmaster o ai creatori di contenuti di dare una spiegazione ai link inseriti.

Con l’attributo Sponsored si possono indicare i link che fanno parte di annunci pubblicitari, di sponsorizzazioni o di altre attività a pagamento. Il No Follow può ancora essere utilizzato per lo stesso motivo o quando non si vuole suggerire alcun tipo di approvazione, ma quest’ultimo attributo è più specifico.

Vi è, poi, l’attributo UGC (User Generated Content) da utilizzare per i link che conducono a contenuti realizzati dagli utenti, come i commenti o le risposte all'interno dei forum o dei social network. Utilizzando i giusti attributi, sarà più facile ottenere un PageRank migliore.

Per saperne di più: Come creare un sito web gratis

A cura di Cultur-e
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