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Meta Platformè un’azienda di grande successo, conosciuta in tutto il mondo, proprietaria di piattaforme e servizi estremamente famosi che hanno cambiato il modo in cui le persone vivono la loro quotidianità e che ha un forte impatto sul modo in cui interagiscono. Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads sono solo alcuni dei prodotti e dei progetti a cui Meta lavora.
Quella che oggi è una grande realtà, universalmente riconosciuta, trova le sue origini nei sogni, nelle ambizioni e nella visione di Mark Zuckerberg, imprenditore che ha ottenuto il successo grazie ad una invenzione che, si può affermare senza timore di esagerare, ha cambiato il modo in cui le persone si rapportano tra di loro e che ha dato uno slancio inarrestabile al mondo dei social network: Facebook.
Scopriamo tutta la storia di Meta, a partire dalla creazione di Facebook fino ad arrivare ai progetti che l’azienda ha per il futuro.
Meta Platforms, l’origine con la fondazione di Facebook
PK Studio / Shutterstock.com
È il 4 febbraio 2004, una data che si può considerare storica per l’universo tecnologico, quando Mark Zuckerberg, Dustin Moskovitz, Chris Hughes ed Eduardo Saverin fondano e lanciano sul mercato TheFacebook, il progetto che diventerà noto in tutto il mondo come Facebook. Si trattava, inizialmente, di una piattaforma pensata per permettere agli studenti di Harvard di restare sempre in contatto, ma ben presto si è diffusa in altre università e, successivamente, tra gli utenti del web.
La popolarità rapidamente guadagnata lo fa diventare interessante per gli investitori, che iniziano a credere nel progetto di Zuckerberg e a finanziarlo.
Nel 2006 TheFacebook cambia nome, diventando l’ormai noto Facebook. Superati i confini dei campus universitari, il numero di iscritti cresce sempre di più. L’anno successivo Microsoft decide di acquistare una piccola quota, con lo scopo di inserire nel sito dei banner pubblicitari.
Facebook riesce, a pochi anni dal suo lancio, a superare i confini dei campus universitari statunitensi e, successivamente, quelli nazionali, attirando l’attenzione degli investitori
Zuckerberg inizia a puntare all’Europa e nel 2008 apre una prima sede in Francia. Approda in Italia il 14 maggio dello stesso anno e nel giro di pochi mesi riesce a raggiungere più di un milione di visite, con un vero e proprio boom di iscrizioni. È in questo momento che il fondatore decide di costituire un team forte, per poter garantire alla piattaforma uno sviluppo costante e duraturo nel tempo. Assume Sheryl Sandberg, la donna che contribuirà al successo dell’azienda in maniera significativa.
Facebook raggiunge il successo, l’acquisizione di Instagram e la quotazione in borsa
Ink Drop / Shutterstock.com
A pochi anni dal suo lancio, Facebook diventa ufficialmente una realtà di successo, economicamente solida e con un roseo futuro davanti a sé. Nell’aprile del 2012 l’azienda decide di acquisire un altro social network che, al tempo, stava rapidamente crescendo: Instagram. L’investimento vale un miliardo di dollari.
Nello stesso anno Facebook viene quotata in borsa, consacrando ufficialmente il suo ruolo nel panorama della tecnologia e del web. L’azienda può ora competere con altre importanti realtà e può contare su tantissimi investitori pronti a puntare sull’azienda.
Il 2014 è un altro anno importante per l’azienda, grazie ad altre due acquisizioni ben riuscite e che negli anni porteranno grandi profitti. La prima, che avviene il 19 febbraio, è quella di WhatsApp, l’applicazione di messaggistica istantanea nota in tutto il mondo e quotidianamente utilizzata da migliaia e migliaia di persone sia per le comunicazioni personale che quelle professionali.
WhatsApp viene acquisito per ben 19 miliardi di dollari. Un investimento cospicuo, annunciato direttamente da Mark Zuckerberg con orgoglio. A distanza di pochi mesi, è il turno di Oculus, che produce visori per la realtà virtuale: un’azione lasciava prevedere quali fossero le intenzioni dell’imprenditore per il futuro.
Nonostante gli ambiziosi traguardi raggiunti, non sono mancate le difficoltà per l’azienda. A destare grande attenzione mediatica fu lo scandalo Cambridge Analytica, che scoppiò nel 2018 e che causò una grave perdita di fiducia sia da parte degli investitori che da parte degli utenti del web.
L’azienda ha vissuto forti momenti di difficoltà in seguito a degli scandali che hanno minato la fiducia di investitori e utenti del web. L’azienda è riuscita a superarli con un duro lavoro volto a ristabilire il rapporto con tutti gli stakeholder
Nel dettaglio, l’azienda fu accusata di aver utilizzato i dati personali di milioni di iscritti a Facebookper scopi elettorali. L’ammissione di errori da parte di Zuckerberg e le sue scuse servirono a poco, ma ci volle un duro e costante lavoro per poter superare questo importante ostacolo e permettere a Facebook di sopravvivere.
Facebook cambia nome, nasce Meta
rafapress / Shutterstock.com
Dopo aver superato grandi difficoltà, arriva il momento della rinascita e di guardare al futuro. Nel 2021 Mark Zuckerberg decide di cambiare nome all’azienda, poiché i suoi progetti non si limitano più alla creazione, sviluppo e gestione di un social network, ma l’obiettivo è quello di offrire agli utenti una serie di servizi diversi e, soprattutto, di costruire il metaverso.
Facebook Inc. diventa ufficialmente Meta, un nome che deriva da Metaverso, una realtà virtuale condivisa dagli utenti attraverso la connessione ad Internet. Per Mark Zuckerberg il metaverso è un obiettivo da raggiungere, un’evoluzione del web come lo conosciamo, un modo per avere esperienze sempre più immersive.
Meta continua a lavorare costantemente, per permettere agli utenti di usufruire di piattaforme all’avanguardia e con tantissime funzionalità utili e prodotti innovativi. Nel 2023 lancia un nuovo social network, fortemente collegato a Instagram e strutturato in maniera simile a X, l’ex Twitter, di Elon Musk.
A 20 anni dalla sua fondazione Meta è un’azienda leader del settore, con progetti estremamente ambiziosi per il futuro e con una visione in grado di affrontare le sfide più difficili, come quelle poste dalle regolamentazioni sempre più ferree in materia di trattamento dei dati, di trasparenza e di sicurezza.
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