Quella degli influencer è una figura che si è diffusa negli ultimi anni e che ha attirato l’attenzione degli utenti del web e delle aziende di ogni dimensione e tipologia. Quest’ultime hanno dimostrato di trovare profittevoli le collaborazioni con creator, tiktoker e influencer in generale, ma anche il punto di vista del pubblico italiano è estremamente interessante e può essere utile per elaborare strategie più efficaci.
Una ricerca condotta da l’Osservatorio InSIdE in collaborazione con Eumetra e l’Università di Pavia e promossa da Pulse Advertising ha restituito un quadro piuttosto chiaro, che descrive come gli italiani interagiscono con gli influencer, dove e quanto li seguono. Il campione studiare è composto da 2000 persone tra i 15 e i 65 anni, equilibrato tra uomini e donne e suddiviso per fasce d’età.
Il rapporto tra gli italiani e gli influencer
La ricerca dell’osservatorio InSIdE non lascia spazio a molti dubbi. Gli italiani apprezzano gli influencer e li seguono soventemente. Basti pensare che almeno 1 utente su 5 segue in media 11 o più influencer. Un dato importante che indica che milioni di persone, un’audience estremamente ampia e paragonabile a quella dei tradizionali mezzi di comunicazione di massa, possono essere raggiunte dai messaggi trasmessi dai creator.
Le motivazioni che portano a seguire gli influencer sono differenti in base all’età dell’utente. La GenX, i Baby boomers e i Millennials decidono di seguire principalmente gli account che trattano argomenti ritenuti interessanti. La GenZ segue per trovare divertimento e perché incuriositi dallo stile di vita e dalle scelte d’acquisto degli influencer. Per questo motivo, tendono maggiormente a ricercare l’interazione e a defolloware se il creator perde di autenticità.
Il defollow arriva anche nel momento in cui il creator viene coinvolto in uno scandalo, poiché i social vengono percepiti come un luogo di scambio di opinioni. Se l’utente non si identifica più nei messaggi trasmessi dell’influencer, smette di seguirlo.
Italiani, social e influencer
La differenza tra GenZ e le generazioni precedenti emerge anche quando si indaga sull’utilizzo dei social. La prima ama soprattutto YouTube, Instagram e TikTok, i Millennials preferiscono Instagram, Telegram e Facebook. Quest’ultimo è poi il prediletto della GenX.
Potrebbe stupire che è proprio la GenZ, nativa digitale, a produrre meno contenuti. Gli argomenti più seguiti, in generale, sono quelli che riguardano la cucina, l’alimentazione, i viaggi, la musica, l’abbigliamento e la tecnologia.
Per quanto riguarda gli acquisti, in alcuni settori merceologici la decisione degli utenti sembra avere un rapporto più diretto con le attività degli influencer: make up e beauty, tecnologia, cinema, videogiochi, vestiti e cucina. La GenZ dimostra di fidarsi di più del consiglio dei creators, mentre i boomer restano tendenzialmente più scettici e tendono a fidarsi maggiormente dei brand.
Per saperne di più: Cos’è e come funziona il social media marketing