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Google Discover, come funziona e come utilizzarlo al meglio

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Che cos’è Google Discover, come funziona e come utilizzarlo al meglio per raggiungere il proprio pubblico tramite articoli e contenuti ritenuti di interesse

Google discover Kasin/Shutterstock

Tutti i possessori di un moderno smartphone Android, conosceranno sicuramente Google Discover, l’evoluzione diretta del vecchio Google Now, che ha il compito di fornire all’utente indicazioni specifiche sui suoi gusti personali e su ciò che gli piace.

In poche parole, quindi, questo tool made in Big G ha il compito di aiutare le persone a scoprire contenuti provenienti da tutto il web organizzati in base alle preferenze di chi utilizza un dato device.

Utilizzando questo sistema, in pratica, Google raccoglie tutti i “materiali” presenti sul web e li organizza in modo da potervi accedere facilmente, evitando all’utente di dover organizzare il tutto tramite app di terze parti.

Bisogna aggiungere che Discover è disponibile anche per iPhone e iPad ma unicamente da mobile e, dunque, non è possibile accedervi da desktop.

  • 1. Come funzione Google Discover
    Android

    AlesiaKan/Shutterstock

    Come appena detto Google Discover organizza le preferenze degli utenti, in modo che possa visualizzare notizie ad esse inerenti, per farlo Big G attinge alle informazioni personali, come attività sul web, cronologia di YouTube, query di ricerca e molto altro ancora.

    Chiaramente, per funzionare a dovere, c’è bisogno che l’utente utilizzi il più possibile il proprio smartphone, così che il colosso di Mountain View possa avere più informazioni possibili per affinare l’organizzazione delle informazioni.

    Perciò, almeno all’inizio, è possibile trovare un feed poco coerente col proprio gusto ma, ricerca dopo ricerca (e fornendo anche dei feedback allo strumento), la cosa andrà gradualmente a ridimensionarsi, trovando la quadra nei gusti personali di chi lo utilizza.

  • 2. Come utilizzare Google Discover sullo smartphone
    Smartphone Android

    LEON_PHOTOGRAPHY/Shutterstock

    Per visualizzare il feed di Google Discover su un qualsiasi smartphone basta aprire l’app di Google e scorrere verso il basso. Se configurato, anche dalla schermata iniziale si può accedere al feed scorrendo verso sinistra.

    Se non è mai stato utilizzato, per ottenere il massimo da questo servizio è consigliabile personalizzarlo in base ai propri interessi, che può essere fatto facilmente seguendo il classico sistema dei Mi Piace e Non mi piace, facendo tap sul cuore sotto le varie notizie oppure selezionando la voce Non sono interessato.

    Dopo un certo numero di interazioni, Discover verrà gradualmente personalizzato in base ai propri gusti e, alla prossima apertura, mostrerà argomenti più inerenti e specifici per il proprietario del device.

    Un utilizzo alla volta, questo tool sarà sempre più allineato all’utente, fino al punto da non mostrare più articoli che non interessano o fuori focus.

  • 3. Come apparire su Google Discover
    Google

    valiantsin suprunovich/Shutterstock

    Per far apparire il proprio sito su Google Discover non è possibile investire in advertising o trovare chissà quale trucco, ma bisogno unicamente lavorare per aumentare la propria credibilità, così da essere considerati affidabili dall’algoritmo di Big G.

    Per farlo non esistono formule segrete, ma occorre lavorare per fornire agli utenti un servizio di informazione puntuale e in grado di rispondere alle loro esigenze.

    Per prima cosa, il sito web in oggetto deve essere verificato e indicizzato nella Google Search Console.

    Poi, trattandosi di un servizio destinato esclusivamente ai device mobile c’è bisogno che il proprio sito sia ottimizzato per la visualizzazione su smartphone e tablet, così come devono esserlo le immagini degli articoli che dovrebbero avere una larghezza di almeno 1.200 pixel.

    Volendo “semplificare” la cosa, è stato lo stesso Google a definire quattro fattori che consentono a un sito di apparire su Discover e possono essere riassunti in: esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità.

    Il discorso sull’autorevolezza è abbastanza immediato da capire e i contenuti all’interno del sito devono essere creati da persone ritenute esperte in un determinato ambito.

    È chiaro che un utente ritenuto esperto ha un peso maggiore rispetto a uno che non lo è (anche a parità di qualità dell’articolo). Perciò potrebbe essere utile inserire un profilo autore, che permette ai lettori (e a Google) di saperne di più su chi ha scritto il pezzo.

    L’autorevolezza passa anche per le fonti scelte e la possibilità di diventare a propria volta una fonte. Creare dati e fornirli a terze parti in modo che possano essere utilizzati (citandone la provenienza) è uno dei modi migliori per diventare autorevoli.

    È chiaro che un articolo presente da più tempo sul web e al quale hanno “attinto” in molti è considerato una fonte molto più autorevole di uno online da poco e che contiene tutte le informazioni già lette in un altro documento.

    Per affidabilità si intende sia il contenuto di quanto scritto che la correttezza nella forma.

    Errori di ortografia, refusi, errori sintattici o stilistici non trovano posto su Google Discover e, anzi, vanno a penalizzare l’articolo e il sito in cui è contenuto. Perciò prima di pubblicare qualcosa è sempre opportuno rileggere fino allo sfinimento.

    Idem per le testi copiati (o tradotti di sana pianta) da altre fonti. Non sono chiaramente ritenuti contenuti affidabili e non compariranno su Discover.

    Importante anche l’accuratezza di ciò che si scrive, cercando di evitare il sensazionalismo e i titoli eccessivamente clickbait.

    La competenza va di pari passo con l’autorevolezza di chi scrive e l’unicità dei contenuti.

    È chiaro che creare un contenuto che si distingue dalla massa e che porta più informazioni rispetto alla concorrenza è un modo per aumentare la credibilità del sito.

    Ma allo stesso tempo, è sempre bene cercare di non fornire informazioni che non siano verificabili (in caso deve essere l’autore stesso a fornire le prove di quanto detto) così che non si vada a danneggiare la propria immagine con notizie false o parziali.

    In questo senso è importante anche la forma dell’articolo: ad esempio un pezzo lungo deve essere scritto in modo che, una volta terminata la lettura, gli utenti sappiano tutto ciò che serve sull’argomento, anche se non approfonditamente.

    Infine per esperienza si intende il comportamento che gli utenti avranno nei confronti di un dato post. Se lo leggeranno, lo commenteranno e lo ricondivideranno, Google tenderà a evidenziarlo come affidabile e in grado di generare reazioni e innescare discussioni.

    Infine, meritano una menzione a parte tutti i contenuti scorretti che, chiaramente, allontaneranno il sito da Discover.

    Articoli che incitano all’odio e alla violenza, materiali sessualmente espliciti, contenuti razzisti, sessisti e discriminatori in generale non vanno d’accordo con Big G, così che non lo fanno le Fake News e qualsiasi altro tipo di informazione falsa, non verificabile o che punti a generare confusione nelle persone (soprattutto su temi sensibili come salute, politica e affini).

  • 4. Come funzionano gli annunci su Discover
    Smartphone

    Framesira/Shutterstock

    Chiaramente anche annunci pubblicitari e le sponsorizzazioni possono comparire su Google Discover, ma devono seguire le regole di cui sopra.

    In nessun modo, quindi, i contenuti promozionali a pagamento avranno più spazio dei contenuti che non lo sono e in nessun modo devono avere la precedente su di essi.

    Inoltre, qualsiasi sponsorizzata deve riportare chiaramente la dicitura Annuncio o Sponsorizzato, così da avvisare gli utenti della cosa e spingerli verso i contenuti originali gratuiti, che sono da sempre alla base di Google.

    Per saperne di più: Cos’è e cosa si intende per digital marketing

A cura di Cultur-e
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