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In termini di contenzioso, manca poco alla metà di ottobre e proprio per questo gli avvocati di Elon Musk e i loro avversari di Twitter stanno cercando di trovare una strategia vincente per difendere gli interessi della propria parte in tribunale.
Le richieste degli avvocati di Elon Musk
I rappresentanti del caso Tesla e SpaceX chiedono che gli esperti di Twitter che si occupano di determinare la proporzione di account falsi all’interno del pubblico quotidiano del social network siano presenti a testimoniare.
Secondo gli avvocati che rappresentano Elon Musk, Twitter sta nascondendo informazioni importanti riguardo il numero di account fake.
Chiedendo che i dipendenti di Twitter responsabili della determinazione di questo valore testimonino sotto giuramento, gli avvocati cercano di fare luce sulla situazione, in modo tale da capire la verità.
Gli avvocati di Elon Musk hanno già inviato una lettera alla corte avanzando questa richiesta. Intanto, gli avvocati di Twitter hanno soltanto cinque giorni per determinare quale parte di questa lettera può diventare pubblica per la preparazione del processo.
Lo status quo tra Twitter e Elon Musk
Twitter, secondo le parole di Bloomberg, ha dato alla corte solo i nomi e i cognomi degli specialisti responsabili della conservazione dei dati richiesti, continuando invece a nascondere le identità dei dipendenti che sono responsabili della metodologia di calcolo e del monitoraggio diretto degli account falsi.
Twitter insiste sul fatto che la quota di tali record tra gli utenti attivi non supera il 5% del pubblico giornaliero. Elon Musk è invece sicuro che la cifra sia molto più alta di quella segnalata.
Inoltre, al miliardario non piacciono le stime sull’entità dell’audience giornaliera monetizzata fornite da Twitter. Ritiene che questo valore non superi i 173 milioni di persone, a dispetto dei 238 milioni dichiarati dagli oppositori. Crede inoltre che non siano più di 16 milioni gli utenti di Twitter che visualizzano la maggior parte degli annunci pubblicitari.
L’acquisizione del social media per 44 miliardi di dollari è sempre più in bilico, nonostante la firma di un pre-accordo tra il miliardario e la società americana.
Elon Musk e il social network personale
Sono in molti a consigliare al proprietario di Tesla di aprire un proprio social nel caso in cui l’accordo dovesse saltare. L’ultima domanda è stata posta proprio dall’account Twitter Tesla Owners Silicon Valley, che gli chiede se ha mai pensato a questa possibilità. Musk non ha atteso molto per rispondere, digitando un enigmatico “X.com”.
Non è la prima volta che Musk risponde in maniera criptica, anche se stavolta un fondo di verità c’è. X.com è infatti un dominio appartenente al proprietario di SpaceX, ad oggi ancora inutilizzato e che potrebbe diventare la base per il suo social personale.
