Elon Musk sta mettendo in piedi una delle più grandi operazioni di rebranding della storia, stravolgendo l’esistenza di Twitter che ormai ha preso ufficialmente il nome di X.
Il magnate di Tesla e SpaceX ha chiuso i ponti col passato, eliminando l’immagine del ben noto uccellino blu (rimossa addirittura dalla facciata della sede centrale) e, naturalmente, il nome del social.
Poche ore fa, X è diventato ufficiale e, con esso, già si parla dell’arrivo di tante novità sulla piattaforma che, al momento, è la stessa di sempre ad eccezione dei loghi.
Ecco cosa sappiamo al riguardo.
Perché X e cosa cambia per gli utenti
Che Musk prediliga il marchio "X" non è un segreto e questo è noto sin dai tempi della startup bancaria fondata nel 1999 col nome di x.com diventata poi dopo diverse vicissitudini Paypall.
Più di recente, abbiamo sicuramente sentito parlare di SpaceX e la corsa verso la conquista dello spazio e, solo poche settimane fa, è stata annunciata una nuova società chiamata xAI che, pur non essendoci conferme ufficiali, si occuperà naturalmente di intelligenza artificiale.
Quindi, anche per Twitter le cose non potevano che andare in questo modo e con l’arrivo di X, Elon Musk promette un passo in più verso la tanto chiacchierata “Everything App” che, però, al momento non è ancora stata ben definita.
Non ci sono dichiarazioni al riguardo ma sembra che il patron di Tesla si ispiri a WeChat, una delle applicazioni più popolari in Cina che gli utenti usano per una serie di attività quotidiane, da pagamenti e acquisti fino ad arrivare alle classiche attività da Social Network.
Naturalmente queste intenzioni restano, per ora solo, sulla carta e di tutti i cambiamenti annunciati ancora non c’è traccia, ad esclusione del già citato cambio nel nome e nel logo.
Quale futuro per X
Come ormai noto, le cose sono diventate molto complesse su Twitter da quando è arrivata l’era di Elon Musk che, in questi pochi mesi, ha completamente stravolto la piattaforma.
Tra i provvedimenti più discussi quelli legati al pagamento di un abbonamento mensile per ottenere la spunta blu e quella dei limiti di tweet che possono essere visualizzati in un giorno dagli utenti con account free.
A fronte di questo, in pochissimo tempo il social ha perso buona parte del suo valore di acquisto, con un calo di oltre il 50% dei guadagni provenienti dalla pubblicità e, ovviamente, registrando una forte emorragia di utenti che, nel mentre, sono emigrati altrove.
E la cosa “curiosa” è che quelli fatti fino a questo punto sono cambiamenti secondari rispetto a quello che potrebbe essere il piano di Elon Musk che, da quanto dice egli stesso, sarà molto più complesso
Intanto, però, la concorrenza non è rimasta a guardare e sono già spuntati i primi “cloni” del fu Twitter, con Instagram Threads (non ancora disponibile in Europa) che ha già registrato un buon numero di consensi dall’altra parte dell’oceano ottenendo sin dal lancio un certo successo.
Per saperne di più: Cos'è Twitter, come funziona e cosa si può fare