TikTok e le altre piattaforme social hanno previsto delle regole ferree per far sì che tutti gli utenti possano visualizzare immagini, video e commenti ed interagire senza correre rischi di incappare in contenuti inappropriati, non adatti all’età dell’utente e che non rispettano le linee guida. Per questo motivo alcune parole subiscono delle limitazioni e chi li utilizza potrebbe essere oscurato e subire il fenomeno conosciuto come shadow ban, una moderazione che nasconde un utente o ciò che esso pubblica ad una determinata community.
Per evitare che ciò accada, gli utenti hanno trovato delle scappatoie, adottando un linguaggio proprio, che è stato definitivo Algospeak e che si è diffuso rapidamente negli ultimi anni. Scopriamo di cosa si tratta e come riconoscerlo e comprenderlo.
Algospeak, che cos’è
L’Algospeak è un modo di comunicare che viene utilizzato principalmente sui social network per evitare che alcune conversazioni siano individuate dagli algoritmi della piattaforma e limitate o persino censurate. È importante imparare a riconoscerlo, per poter comprendere i messaggi che si ricevono e per poter interagire in piena consapevolezza, senza fraintendimenti.
Il termine Algospeak è il frutto dell’unione delle parole inglesi 'Algorithm' e 'Speak', e indica un modo di parlare plasmato dagli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale che moderano e regolano la diffusione dei contenuti su TikTok e sulle altre piattaforme social. Le parole vengono, così, leggermente modificate o al loro posto vengono utilizzate delle emoticon. I simboli dei dollari, per esempio, sostituiscono le due esse della parola 'sesso', le lettere vengono sostituite da i numeri o da un asterisco e tanto altro ancora.
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per la moderazione dei contenuti è indispensabile, soprattutto sulle piattaforme più grandi, come TikTok, dove ogni giorno vengono pubblicati migliaia e migliaia di video, immagini e post. Tuttavia, la moderazione dell’AI, per quanto affidabile e necessaria, viene effettuata solo sulle parole, è rigida e non tiene conto del contesto e degli intenti degli utenti.
Algospeak, perché viene utilizzato
L’obiettivo degli utenti che utilizzano l’Algospeak è quello di evitare che i propri post vengano bloccati o, su alcune piattaforme dalle regole più rigide, che possano essere svalorizzati e non permettere una monetizzazione.
Su YouTube i contenuti che presentano parole vietate non possono sfruttare i banner pubblicitari e sono causa di un guadagno minore, mentre su TikTok viene nettamente ridotta la possibilità che un video possa diventare virale.
Le motivazioni alla base non sono sempre frivole e legate al denaro, ma talvolta l’utilizzo dell’Algospeak è una rivendicazione della propria libertà di parola e nasce dalla necessità di esprimersi al meglio su determinati argomenti e tematiche sui social network, come guerre o questioni sociali e politiche particolarmente delicate, senza infrangere le linee guida delle piattaforme.
Per saperne di più: Cos'è e come funziona TikTok: dal profilo alla produzione dei contenuti