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Wireless HDMI cosa è e come funziona

Il Wireless HDMI è uno standard per la trasmissione dei contenuti senza l'utilizzo di un cavo. Lanciata da molti anni, non ha mai avuto grande successo. Ecco come funziona

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L'interfaccia HDMI è nata nel 2002 per trasferire video in alta definizione e audio multicanale tra una fonte e uno schermo, sia esso un monitor per PC, una televisione o altro. Negli anni ha avuto un grande successo, raggiungendo già nel 2013 i 3 miliardi di dispositivi compatibili, ed è stata più volte aggiornata, fino all'attuale versione 2.1 che supporta flussi video con risoluzione fino a 10K.

Stranamente, però, non ha avuto altrettanto successo lo standard Wireless HDMI, che non è altro che una connessione HDMI che non necessita del cavo di collegamento. Questo tipo di connessione ha numerosi vantaggi, che potrebbero rendere molto più comoda la fruizione dei contenuti multimediali, ma la sua implementazione è stata frammentata in sistemi proprietari di diversi produttori e questo ne ha impedito la diffusione.

Wireless HDMI non vuol dire WHDMI

Lo standard WHDMI è, come dice il nome stesso, un HDMI senza fili. Ma, in realtà, non è affatto uno standard. O meglio: esiste uno standard relativo alle connessioni HDMI senza fili, che si chiama WHDMI, ma la maggior parte dei prodotti presenti sul mercato non lo seguono. Al contrario, integrano soluzioni brevettate dai singoli costruttori, non compatibili l'una con l'altra.

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Wireless HDMI Vs. WHDMI: specifiche tecniche

La connessione Wireless HDMI, sia quella WHDMI che le varie soluzioni proprietarie, funziona sempre tramite un trasmettitore e un ricevitore che possono essere integrate nei dispositivi multimediali o aggiunti (in stile dongle USB) alle fonti multimediali e ai device di riproduzione.

Lo standard WHDMI ha alle spalle nomi importanti dell'elettronica, come Hitachi, LG, Motorola, Samsung, Sharp e Sony, ma questo non è bastato a renderlo lo standard de facto nelle connessioni audio/video domestiche. Può trasmettere flussi fino a 4K tramite un segnale Wi-Fi 802.11.n e grazie agli "extender" (esterni ai dispositivi e da comprare a parte) può trasmettere anche a 30 o persino 50 metri. I prodotti Wireless HDMI non conformi allo standard WHDMI, invece, si fermano di solito alla risoluzione di 1080p.

Liberarsi dai cavi con il Wireless HDMI

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Se il wireless HDMI è un HDMI senza cavi, è chiaro che il primo vantaggio di questo standard è che ci libera dalle connessioni fisiche tra la fonte dei contenuti multimediali e i dispositivi di riproduzione. Con il WHDMI possiamo riprodurre lo stesso flusso audio/video su tutti gli schermi della casa compatibili con questo standard, ma anche usare il display per fare il mirroring del nostro smartphone. Con il Wireless HDMI proprietario, invece, di solito possiamo inviare il segnale ad un solo dispositivo. In entrambi i casi connettere i dispositivi è semplice: basta inserire un trasmettitore nella porta HDMI di qualunque fonte da riprodurre e il ricevitore in qualunque device di riproduzione.

Come funziona il Wireless HDMI

Sia il Wireless HDMI che il WHDMI usano frequenze Wi-Fi per trasmettere i flussi multimediali, ma non hanno bisogno di una rete domestica Wi-Fi per funzionare: il collegamento tra i dispositivi è diretto e senza intermediari, un po' come avviene con lo standard Bluetooth. Per ridurre le interferenze, che potrebbero sporcare il segnale, i trasmettitori usano molto spesso la selezione dinamica delle frequenze (il cosiddetto "canale") per trovare quella meno affollata. Infine, molti ricevitori integrano anche un lettore a infrarossi per captare i comandi dei normali telecomandi. Un difetto del Wireless HDMI, invece, è che ha un po' di problemi di lag (ovvero il tempo che intercorre tra l'invio di un comando ed il momento in cui si vede l'effetto a schermo): ciò vuol dire che va bene per vedere i film, ma non per giocare.

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Perché il WHDMI non ha avuto successo?

A questo punto c'è da chiedersi per quale motivo, nonostante il supporto ufficiale dei giganti dell'elettronica e le buone caratteristiche tecniche, il WHDMI non abbia fatto breccia nel cuore dei consumatori. Anzi: sia quasi sconosciuto. Il vero problema è che i produttori di hardware hanno preferito portare avanti le loro soluzioni Wireless HDMI proprietarie: non c'è oggi un vero e proprio standard di mercato, perché ci sono pochi prodotti disponibili compatibili con la connessione standard WHDMI. In pratica oggi il mercato del Wireless HDMI è una nicchia, fatta di kit di trasformazione da HDMI a Wireless HDMI: un trasmettitore, un ricevitore e un eventuale extender. Ma i prodotti di un marchio difficilmente riescono a comunicare con quelli di un altro.

WHDMI: un'occasione mancata

Sintetizzando al massimo, si può dire che il WHDMI è un'occasione mancata. La teoria era ottima, ma l'implementazione pratica non è stata all'altezza per la poca lungimiranza dei costruttori e, alla fine, i prodotti presenti sul mercato offrono il minimo di quanto questo standard potrebbe dare ai consumatori. Per questo motivo, probabilmente, il Wireless HDMI non è mai realmente decollato.

A cura di Cultur-e
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