Non conosce sosta il trend di crescita di Windows 8. L'ultimo sistema opertivo sfornato dai laboratori di ricerca e sviluppo di Microsoft continua a rosicchiare quote di mercato ai suoi fratelli – Windows XP in primis, ma anche Vista e 7 in misura minore – portandosi per la prima volta nella sua breve storia al di sopra della soglia psicologica del 10%.
Balzo in avanti
I dati, rilevati dal sito web Net Application e analizzati dalla rivista digitale statunitense The Next Web, mostrano interessanti – quanto meno per Microsoft – segni di crescita e sviluppo dell'accoppiata Windows 8 e Windows 8.1, ultima release del sistema operativo arrivata sul mercato a fine ottobre.
Dai dati Net Application, ottenuti analizzando il traffico di 160 milioni di internauti e 40.000 siti web, emerge che rispetto allo scorso mese di novembre il numero di utenti che utilizzano Windows 8 e Windows 8.1 è salito dello 1.19%, arrivando così ad una percentuale di utilizzo del 10,49% (rispetto al dato complessivo di Windows). Andando a smembrare il dato collettivo si scopre che Windows 8.1 è cresciuto dello 0,96% arrivando al 3,6% totale; Windows 8, invece, sale appena dello 0,23% e si attesta al 6,89% totale.
Vecchio ma buono
Segnali di crescita arrivano anche da Windows 7. Nonostante l'età continui ad avanzare e le prestazioni non siano più quelle di una volta, Seven dimostra di essere ancora apprezzato da una grossa fascia di utenza. Rispetto al mese di novembre, infatti, Windows 7 cresce dello 0,88% e porta la sua fetta di torta al 47,52%.
Un risultato niente male per un sistema operativo vecchio di quasi cinque anni, ma ancora utilizzato da quasi il 50% dell'utenza Microsoft.
Sotto i 30
La prestazione peggiore viene fatta registrare da Windows XP. Vecchio ormai più di 10 anni – venne lanciato nel lontano 2001 – XP ha perso ben il 2,24% del mercato, scendendo al di sotto della soglia “psicologica” del 30%. Ora Windows XP è utilizzato dal 28,98% degli utenti Microsoft (appena 30 giorni prima la percentuale era del 31,22%), un dato tutto sommato soddisfacente ma destinato inevitabilmente a crollare nel corso dei prossimi mesi.
2 gennaio 2014