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Wi-Fi, utilizzi alternativi per le onde radio

Non solo telecomunicazioni. Le onde radio e le microonde del router Wi-Fi possono essere utilizzate per i scopi più disparati. Anche produrre energia

Router Wi-Fi

Chi l'ha detto che le onde radio del router Wi-Fi di casa o di un satellite devono essere utilizzate "solo" per scopi comunicativi? Come dimostrano alcune ricerche condotte da scienziati statunitensi e da startup a stelle e strisce, le microonde possono tornare utili per gli scopi più disparati: dai controlli di sicurezza alla localizzazione in ambienti chiusi, passando per la produzione di energia elettrica. E se ad alcuni possono sembrare invenzioni fantascientifiche o pesci d'aprile  sarà sufficiente una rapida lettura dei prossimi paragrafi per capire che è tutto vero.

Produrre energia dalle onde radio Wi-Fi

Più o meno tutti sanno che è possibile produrre energia elettrica utilizzando l'energia dei raggi del sole. Grazie ai pannelli solari domestici – sempre più efficienti nella conversione energia solare/energia elettrica – centinaia di italiani si sono reinventati produttori energetici, contribuendo ad abbattere il fabbisogno energetico nazionale. Di contro, pochi sanno che un principio teorico molto simile può essere applicato alle comuni onde radio come quelle del router Wi-Fi o del segnale di un satellite di comunicazione.

 

Gli scienziati della Duke University con la loro invenzione

 

Come dimostrato dagli scienziati della Duke University (Carolina del Nord, Stati Uniti), utilizzando delle piccole antenne è possibile convertire microonde di qualunque genere in energia elettrica con un'efficienza simile a quella dei più moderni pannelli solari. Il funzionamento, come detto, è simile a quello della produzione di energia elettrica partendo dall'energia solare: l'antenna creata nei laboratori della facoltà di ingegneria dell'università statunitense converte l'energia "dispersa" sotto forma di microonde in corrente elettrica utilizzabile da qualunque dispositivo elettronico.

Il segreto di questa conversione sta nell'utilizzo dei metamateriali, materiali creati artificialmente le cui peculiari caratteristiche elettromagnetiche sono dovute alla loro particolare struttura geometrica anziché la loro struttura chimica. Nel caso della scoperta della Duke University, gli studenti della facoltà di ingegneria hanno utilizzato cinque conduttori in fibra di vetro e rame per realizzare un circuito elettrico in grado di catturare l'energia racchiusa nelle microonde di una rete Wi-Fi o di un segnale radio satellitare e convertirle in una corrente da 7,3 Volt.

 

I cinque conduttori utilizzati per l'esperimento

 

Diverse le possibili applicazioni di questa scoperta. Gli scienziati statunitensi sottolineano che i metamateriali assicurano una flessibilità progettuale che non è possibile raggiungere con dispositivi "ordinari" come le antenne radio oggi utilizzate. Questa flessibilità potrebbe permettere, nei prossimi anni, di dotare un router Wi-Fi o un device mobile di un dispositivo di recupero energetico: andando a intercettare quelle onde radio inutilizzate che oggi saturano l'atmosfera, sarebbe possibile realizzare prodotti elettronici molto più efficienti e a potenzialmente a carica infinita. Basti pensare, ad esempio, a un router capace di alimentarsi "riciclando" le microonde che lui stesso produce e non captate da nessun altro dispositivo.

Il Wi-Fi per la sicurezza

Immaginate, invece, se fosse possibile utilizzare le onde radio del router Wi-Fi di casa e di qualunque segnale satellitare per capire se qualcuno si è introdotto in casa senza che voi sappiate nulla oppure se i vostri figli hanno organizzato una festicciola a casa mentre voi siete fuori a cena. Sarebbe bello, vero? Se questo è uno dei vostri sogni, Amera lo realizza.

 

 

Questo dispositivo, realizzato dalla startup statunitense Cognitive, è in grado di captare lo spettro delle onde radio che transita all'interno del suo raggio d'azione e analizzarlo così da ricavarne informazioni utili da inviare alla piattaforma di controllo accessibile attraverso app per iOS e Android. Amera può avvisare l'utente nel caso in cui compaia una nuova rete Wi-Fi (non sicura) nelle vicinanze, se dei nuovi dispositivi mobili "sconosciuti" (smartphone, tablet o smartwatch) entrano nel suo raggio d'azione o se le onde radio della rete Wi-Fi o del segnale 3G sono "interrotte" da qualche ostacolo non previsto (una persona che si introduce in casa, ad esempio). In questi casi, come in molti altri casi, Amera analizza le informazioni, ne ricava dati utili e invia le dovute comunicazioni allo smartphone del padrone di casa.

 

Amera, il Wi-Fi per la sicurezza

 

Nei piani dei suoi ideatori, Amera può trovare applicazione anche al di fuori dell'ambiente casalingo. Grazie alle sue funzionalità, questo dispositivo può essere utilizzato per navigare in tutta sicurezza con il Wi-Fi pubblico, per ritrovare bambini dispersi nei parchi pubblici e per tenere sotto controllo aree urbane ritenute pericolose.

Localizzazione d'interni

Dai laboratori di ingegneria del Massachusetts Institute of Technology, invece, arriva RF-Capture, tecnologia in grado di sfruttare le onde Wi-Fi di un normale router casalingo per monitorare gli spostamenti delle persone all'interno di ambienti chiusi e mappare superfici coperte. In questo caso, una speciale antenna è in grado di captare le onde riflesse da vari ostacoli e corpi estranei (muri, mobili, suppellettili e anche persone) e di inviare i dati raccolti a un calcolatore, in grado di "pulire" il segnale da ogni interferenza e così individuare persone in movimento anche se poste dietro ad un muro.

 

Funzionamento RF-Capture

 

Questa tecnologia può avere diverse applicazioni. Prima fra tutte, come già accennato, la localizzazione di persone all'interno di ambienti chiusi e mappatura di interni. In questo ultimo caso, la RF-Capture potrebbe essere utilizzata in centri commerciali e altri luoghi al chiuso per consentire alle persone di orientarsi tra i vari negozi o locali ivi presenti.

A cura di Cultur-e
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