Cento milioni in più da aprile ad agosto. Un aumento del 20% registrato in appena quattro mesi o poco più. Nonostante qualche “incidente di percorso” e nonostante tutte le polemiche sorte in seguito all'acquisizione record da parte di Facebook, WhatsApp continua la propria corsa indisturbata verso la soglia del miliardo di utenti iscritti e attivi in tutto il mondo. Nella serata statunitense (nottata italiana), il CEO Jan Koum ha postato un aggiornamento su Twitter annunciando che la sua creatura è riuscita a passare la soglia dei 600 milioni di utenti attivi sulla propria piattaforma di messaggistica istantanea.
Messaggi in codice
“Al servizio di 600 milioni di utenti attivi. Sì, attivi e registrati sono due tipologie di dati molto differenti”. Questo il messaggio piuttosto sibillino (oppure no?) con il quale il CEO di WhatsApp annuncia il raggiungimento di un traguardo molto importante. In molt hanno voluto leggere in queste poche parole un messaggio rivolto nei confronti di alcune concorrenti (Line e Kyk in prima fila) solite annunciare il numero di utenti iscritti anziché quelli attivi. Una differenza che ad alcuni potrà sembrare sottile, ma è invece fondamentale: tra gli utenti iscritti potrebbero nascondersi profili falsi o che hanno smesso da tempo di utilizzare l'applicazione, mentre nel computo degli utenti attivi rientrano solamente quei profili che utilizzano effettivamente l'app.
Modello di business
Altri, invece, leggono una sorta di messaggio indirizzato alla dirigenza Facebook e tutti gli analisti che, mesi fa, criticarono la danarosa operazione conclusa lo scorso febbraio da Mark Zuckerberg in persona. Il business model scelto (e difeso a spada tratta) da Koum al lancio dell'applicazione funziona e riesce ad attrarre decine di milioni di nuovi utenti ogni mese. Magari non produrrà effetti (economici) nell'immediato, ma permette alla società di entrare in possesso di una mole di dati non indifferente. WhatsApp, inoltre, potrebbe essere una delle tante porte attraverso le quali far entrare nuovi utenti nell'ecosistema Facebook.
La concorrenza
La lotta nel mondo della messaggistica istantanea, comunque, si fa sempre più dura. Nei giorni passati, quasi a voler mettere paura a WhatsApp, l'alternativa made in China WeChat ha annunciato di aver raggiunto quota 438 milioni di utenti attivi (gran parte dei quali in Cina), mentre Viber e Tango (rispettivamente arrivate a 100 milioni e 70 milioni di utenti attivi) stanno risalendo la china dopo un periodo di flessione.
A questa nutrita schiera di pretendenti al ruolo di regina va ad aggiungersi la concorrenza casalinga: la decisione di Facebook di obbligare gli utenti a scaricare Messenger sui propri smartphone per continuare a chattare potrebbe mettere i bastoni tra le ruote alla crescita di WhatsApp. In pochi giorni, infatti, i download dell'applicazione dal Google Play Store sono balzati oltre quota 500 milioni e non è da escludere che a breve riesca a raddoppiare la cifra.