Tutto è iniziato nel pomeriggio del 4 ottobre, intorno alle 17.15 ora italiana, con l’hashtag “whatsappdown” che inizia a diffondersi su Twitter. Poi qualche utente nota anche il “facebookdown” e infine arriva anche “instagramdown”. Impossibile inviare e ricevere messaggi su WhatsApp, il Feed di Facebook è bloccato e anche Messenger non funziona, niente post e Reel su Instagram. Tutte le piattaforme social di Mark Zuckerberg vanno in down e gli utenti in gran parte del mondo non possono usare nessuno dei servizi offerti dalle società coinvolte.
Poco dopo le segnalazioni, arrivano via Twitter le ammissioni e le scuse: le piattaforme di WhatsApp, Facebook e Instagram sono in down e i tecnici lavorano per ripristinarle.
Dopo 7 ore, qualcosa si smuove: le piattaforme di Facebook iniziano a tornare online, ma ci vorranno 10 ore perché Zuckerberg dichiari finita l’emergenza e il problema risulti effettivamente risolto. Un down totale che è costato alla società bel 6 miliardi di dollari andati in fumo alla borsa di Wall Street. Ma cosa è successo? In un primo momento qualcuno in rete ha puntato il dito contro un attacco hacker, tanto terribile quanto temibile, visti tutti i dati personali che sono custoditi sui social di Facebook. A svelare le cause è stata però la stessa compagnia: si è trattato di un errore tecnico.
WhatsApp, Facebook e Instagram down: le cause
A spiegare cosa è accaduto è stata la stessa compagnia in diversi post, pubblicati su Twitter e poi sui propri social network ripristinati. Si è trattato di un errore tecnico che ha riguardato la struttura Border Gateway Protocol (BGP) di Facebook, cioè il protocollo che gestisce la comunicazione tra i diversi router che appartengono a sistemi autonomi e che formano la rete Internet. Se quindi i server DNS (Domain Name System) indicano al pacchetto di dati in transito nella Rete qual è l’indirizzo IP a cui andare per consegnare le informazioni che trasportano, il protocollo BGP comunica a ciascun router qual è la strada migliore da fare nella Rete per coprire un certo percorso, così da permettere al pacchetto di dati di raggiungere la sua destinazione in modo ottimale.
Durante un aggiornamento del protocollo BGP il 4 ottobre, qualcosa è andato storto e le tabelle di routing del sistema autonomo della compagnia sono state cancellate.
L’effetto pratico è stato quello di cancellare tutte le piattaforme di proprietà Facebook da Internet: era impossibile trovare la strada corretta per raggiungere uno qualunque dei servizi di Facebook. A confermarlo è stato Santosh Janardhan, vicepresidente di Facebook per le infrastrutture, che ha spiegato: “Le modifiche alla configurazione dei router della dorsale che coordinano il traffico di rete tra i nostri data center hanno causato problemi che hanno interrotto la comunicazione”. L’interruzione ha avuto un effetto a cascata anche sulle comunicazioni tra i data center dell’azienda, causando il down di tutti i servizi per gli utenti, ma anche della piattaforma di smart working di Facebook, chiamata Workplace.
Risolvere il problema non è stato affatto semplice e ha richiesto ore. Una squadra di tecnici di Facebook ha dovuto recarsi fisicamente in un data center a Santa Clara, in California, per resettare manualmente i server e ripristinare i file cancellati.
WhatsApp, Facebook e Instagram down: niente attacco hacker
Non è mancato all’inizio del down delle piattaforme il timore che potesse trattarsi di un attacco hacker a WhatsApp, Facebook e Instagram. I social network custodiscono informazioni personali, numeri di telefono, e-mail, date di nascita e molto altro ancora, di miliardi di utenti in tutto il mondo. Dati sensibili molto appetibili per qualsiasi malfattore e che nelle mani degli hacker potrebbero essere molto utili per compiere diverse tipologie di cyber crimini.
L’ipotesi che potesse trattarsi di un attacco hacker è stata smentita da Matthew Prince, CEO di Cloudflare. L’azienda statunitense si occupa di fornire servizi di CDN e DNS distribuiti alle maggiori compagnie del mondo e ha assicurato, fin dal primo momento, che i disservizi in corso per WhatsApp, Facebook e Instagram fossero soltanto di natura tecnica.
La conferma è prontamente arrivata in una nota ufficiale della compagnia di Zuckerberg: “Vogliamo chiarire che al momento riteniamo che la causa principale di questa interruzione sia stata una errata modifica alla configurazione. Inoltre, non abbiamo prove che i dati degli utenti siano stati compromessi a causa di questi problemi”. Insomma, Facebook si è auto-cancellata da Internet per quasi 10 ore ma i dati dei suoi utenti sono salvi.