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Watch Dogs Legion, recensione e gameplay

Il nuovo capitolo della saga Ubisoft non convince del tutto: ecco perché

Watch Dogs Legion

Watch Dogs: Legion è il terzo capitolo della trilogia creata da Ubisoft che arriva a quattro anni di distanza dal secondo episodio e a sei dal capostipite della saga. Riprendendo in parte le caratteristiche che hanno caratterizzato i precedenti titoli, il nuovo videogame realizzato dal team guidato dal direttore creativo Clint Hocking ha giocato le sue carte con un gioco che, però, lascia con qualche dubbio sulla completa riuscita.

La storia è ambientata in una Londra distopica e futuristica - ma non troppo - diventata sorvegliata speciale dopo una serie di attacchi terroristici che ne hanno minato completamente le fondamenta, soprattutto dal punto di vista dell'ordine pubblico. Impegnato nel riabilitare il proprio nome dopo essere stato accusato ingiustamente delle molteplici esplosioni, il gruppo di hacker DedSec ce la mette tutta per liberare i cittadini dall'oppressione militare che soffoca la città.

Watch Dogs: Legion, gameplay

La storia di Watch Dogs: Legion si dipana attraverso tre missioni differenti, ognuna svolta in un diverso quartiere della città di Londra. Conclusa ognuna di esse e, di conseguenza, liberato il quartiere attraverso le operazioni di gioco, si ha la possibilità di mettere mano su alcuni particolari bonus. Insieme, arriva anche un nuovo operatore con delle abilità maggiormente sviluppate rispetto a quelli che possono essere incontrati - e assoldati - durante lo svolgimento delle missioni.

Se la maggior parte dell'azione si svolge in queste specifiche location, al completamento di queste prime tre tappe è possibile giungere alla fine del gioco attraverso un'ulteriore missione conclusiva. Di certo, per arrivarci, è necessario un buon approccio organizzato e un grande occhio per i dettagli da carpire e gli oggetti da trovare e spulciare durante la traversata della città. Tra spider-bot - ereditati dal secondo capitolo - che consentono di effettuare gli hackeraggi sulle postazioni e la ricerca di telecamere da manipolare per spianare la strada verso la prossima missione, l'uso dei droni per l'osservazione di aree di gioco a debita distanza e una simulazione di parkour fluida anche se dal potenziale non espresso al completo i tasselli del gioco vanno al loro posto di minuto in minuto.

Migliorabile, e qui di spazio ce n'è davvero tanto, è invece la capacità di movimento da parte degli autoveicoli. Non solo i mezzi si muovono in maniera decisamente poco realistica ma risultano addirittura estremamente difficili da pilotare, facendo così calare l'attenzione sul gioco e alzarla sensibilmente sulle difficoltà di utilizzo.

Watch Dogs: Legion, tanti personaggi, poche differenze

La prima caratteristica che salta all'occhio davanti a Watch Dogs: Legion è la possibilità di poter giocare tutti, ma proprio tutti, i personaggi NPC della storia. Ognuno può essere scelto, con le sue armi, le sue abilità e le sue caratteristiche che gli consentono di affrontare la storia.

La scelta può avvenire in maniera estremamente facile: basta camminare per la strada per assoldare un nuovo personaggio e aggiungerlo alla propria schiera per completare la missione. L'idea sarebbe almeno sulla carta estremamente coinvolgente e potenzialmente stimolante. Il problema però, almeno quello più evidente, è che non tutti i potenziali agenti di strada sono interessanti; molti hanno peculiarità blande e non riescono minimamente a carpire così tanto la curiosità da spingere il giocatore ad assoldarlo.

Le caratteristiche dei personaggi - e sono davvero tanti - sono nella maggior parte dei casi piuttosto blande, non particolarmente efficaci quando si tratta di influire in maniera determinante sullo svolgimento delle missioni di gioco. Sono pochissimi quelli che vale la pena di fare propri e, spesso, basta uno sguardo per capirlo. Superata la prima breve missione necessaria per dimostrare la lealtà dei personaggi al protagonista del momento, le nuove leve non hanno bisogno di sforzarsi per trovare le armi necessarie ad affrontare il nemico.

La Londra catastrofica post Brexit sembra essere piena di orpelli necessari ai vari agenti di strada, senza richiedere particolare impegno o ricerche mozzafiato tra i vicoli della città Sono davvero pochi gli operativi che spiccano nel gruppo, o perché hanno a disposizione delle armi al di sopra della media o per le caratteristiche che li rendono potenzialmente indispensabili.

Andando avanti con il gioco, il rischio è quello di ritrovarsi con diversi personaggi dalle stesse capacità, perfettamente sovrapponibili e potenzialmente inutili.

Watch Dogs: Legion, bella grafica, dialoghi da rivedere

Graficamente parlando, Watch Dogs: Legion riesce a compiere una ricostruzione di Londra in una maniera estremamente accurata, tanto da spingere a fare un po' di turismo virtuale tra le vie della capitale britannica tralasciando in parte le operazioni di gioco. Sono otto le aree ricostruite con estrema dovizia, per uno spazio enorme da girare con uno dei tanti personaggi da scegliere.

Nonostante le piccole, ma determinanti, aggiunge di luci al neon aggiunte nelle strade, vicoli e viuzze si dipanano esattamente come nella realtà, riportando alla memoria alcuni vividi ricordi ai visitatori dall'occhio più attento.

Di altra pasta sono invece gli scambi vocali tra gli operativi: i dialoghi non sono particolarmente incisivi o memorabili mentre, in alcuni - per fortuna pochi - casi, sono talmente blandi da far venire voglia di passare direttamente all'azione successiva.

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Gli unici a salvarsi sono i personaggi principali, dotati di base di un'identità personale maggiormente sviluppata: in questo caso la sospensione dell'incredulità regge e le conversazioni mantengono un senso dalla prima all'ultima parola.

Watch Dogs: Legion, lentezza e crash i difetti del titolo

Qualche problema di lentezza di troppo rende l'esperienza di gioco leggermente meno avvincente. Probabilmente pensato con la PlayStation 5 in mente, su PS4 Watch Dogs Legion soffre leggermente sui tempi di caricamento. Lo stesso succede con i cambi di personaggio, lenti quel tanto di troppo che spesso si preferisce evitare di farlo e proseguire senza ulteriori intoppi.

Altra pecca non indifferente sono i crash. Quando infatti il gioco diventa troppo pesante per essere gestito dalla console, iniziano gli intoppi che bloccano lo svolgimento dell'azione all'improvviso per riportare il tutto alla schermata iniziale.

Il problema, non è però legato a un particolare modello di piattaforma, visto che i problemi sono stati riscontrati su PC come su Xbox e PS4. Ultimi ma non sorvolabili sono i glitch relativi alla luce. Troppi per passare inosservati, tanto da minare l'esperienza che invece, dal punto di vista grafico, convince senza se e senza ma.

A cura di Cultur-e
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