Che sia per motivi di sicurezza informatica o per qualunque altra ragione, l'utilizzo delle VPN sta conoscendo una crescita esponenziale sia su piattaforma desktop sia su piattaforma mobile. Le Virtual Private Network, grazie al tunneling, consentono di creare delle connessioni sicure attraverso le quali poter far transitare i propri dati. Così anche se qualche utente riuscisse a "inserirsi" nel flusso comunicativo, i protocolli di crittografia utilizzati renderebbero semplicemente inutilizzabili le informazioni raccolte.
Il maggior interesse nei confronti della sicurezza informatica e difesa della privacy ha portato sempre più utenti a cercare informazioni su come configurare VPN in casa. Alcuni, ad esempio, utilizzano vecchi computer o Mac inutilizzati per creare una Virtual Private Network casalinga. Altri, meno affini al fai da te informatico, preferiscono affidarsi a servizi – sia a pagamento sia gratuiti – che consentono di "mascherare" la propria identità in Rete dietro indirizzi IP fasulli.
A cosa servono le VPN
Le VPN nascono con l'obiettivo di fornire alle aziende i vantaggi di utilizzare una rete di comunicazione privata (come può essere una LAN) sfruttando però una rete pubblica. La Virtual Private Network può dunque essere vista come l'estensione, su scala geografica, di una rete privata capace di collegare tutte le sedi aziendali distribuite su un territorio ampio.
Pian piano, da una funzionalità prettamente rivolta alle aziende, le VPN sono diventate un prodotto commerciale rivolto anche al grande pubblico. Oggi, ad esempio, le connessioni protette da Virtuale Private Network possono essere utilizzate per connettersi agli hotspot Wi-Fi pubblici e navigare in tutta sicurezza anche da postazioni teoricamente poco "raccomandabili".
Utilizzare VPN per falsificare identità online
La rete VPN, comunque, non è utilizzata solamente per la sua capacità di creare connessioni sicure e scambiare informazioni al riparo da sguardi (virtuali) indiscreti. Questa tecnologia, come detto, consente anche di "mascherare" la propria identità e apparire agli occhi dei server per qualcosa che non si è. In termini tecnici, la connessione attraverso una Virtual Private Network consente di navigare utilizzando un indirizzo IP differente dal proprio. Volendo è anche possibile far risultare di essere connessi dagli Stati Uniti, dalla Russia o dall'Australia mentre si è comodamente seduti di fronte la propria scrivania in Italia. Utilizzando una triangolazione tra diversi server distribuiti in tutto il mondo, infatti, l'utente che utilizza una rete VPN è in grado di connettersi, ad esempio, dall'Italia (avendo quindi un IP italiano) e far sì che il server riceva richieste da un client associato ad un IP straniero.
Tecniche di questo genere sono utilizzate soprattutto in quelle nazioni dove la mano della censura è piuttosto pesante e dove diversi siti vengono oscurati dal locale regime politico. Molti dissidenti, giornalisti e whistleblowers cubani, iraniani o cinesi – tanto per citare tre nazioni dove Internet è sottoposto a stretto controllo –, ma anche reporter stranieri inviati in questi Paesi , utilizzano una rete VPN per navigare liberamente in Internet e comunicare con il resto del mondo (ivi comprese le proprie redazioni giornalistiche).
Utilizzare VPN per accedere a siti irraggiungibili dall'Italia
In Italia, invece, il mascheramento dietro VPN è utilizzato anche per accedere a siti e portali web con restrizioni legate al proprio Paese. In questo senso le reti VPN possono tornare utili per vedere video e film bloccati in Italia e aggirare le restrizioni geografiche. Ciò è reso possibile dalla triangolazione tra server che consente di nascondere il proprio domicilio digitale dietro l'indirizzo IP di un altro Paese sfruttando servizi come Avira Phantom VPN (sviluppato dalla stessa software house che realizza uno degli antivirus gratis più utilizzati), Opera VPN (integrato direttamente all'interno del celebre browser web) o il servizio "web based" Hide My Ass. Questi servizi, oltre a garantire una navigazione protetta e sicura, consentono di sbloccare le restrizioni geografiche permettendo l'accesso ad alcuni canali di news, ai social media e ai siti web di video streaming altrimenti non raggiungibili.
Reti virtuali VPN: i servizi in abbonamento
Ci sono poi soluzioni più complete di VPN, che integrano strumenti più raffinati ma che hanno un costo non indifferente. Ad esempio, ExpressVPN (12,95 dollari al mese, che diventano 8,32 dollari con l'abbonamento annuale) ti permette di accedere senza problemi ai siti di tutto il mondo senza alcuna restrizione e nel totale anonimato. Nel prezzo dell'abbonamento sono incluse le app per Windows, Android, Mac, iOS, Linux, Chromebook e persino Kindle Fire. Per Chrome e Firefox sono disponibili anche le estensioni/add-on.
Un'altra soluzione interessante di VPN evoluta a pagamento è Strong VPN: costa un po' meno (10 dollari al mese, 5,83 dollari in caso di abbonamento annuale) e offre oltre 650 server in 26 Paesi e 46 città per simulare la navigazione da mezzo mondo. Permette fino a 2 connessioni simultanee per account e nel prezzo include il supporto tecnico 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ha applicazioni client per Windows, Mac, iOS, Android, e persino per l'Amazon Fire TV.
Diverso è il caso di TunnelBear, servizio di VPN dedicato a chi ha esigenze "occasionali" di connettersi tramite rete privata virtuale. La versione free, infatti, permette di navigare gratis fino ad un consumo di 500 MB al mese. Per esigenze sporadiche è una soluzione ottima, in caso di necessità maggiori c'è l'abbonamento mensile da 9,99 dollari al mese (4,99 e 4,17 dollari in caso di abbonamento per 12 o 24 mesi prepagato). La versione free è single user, mentre quella in abbonamento non ha limitazioni. Entrambe le versioni, infine, sono compatibili con Windows, Mac, iOS e Android ed integrano le estensioni per Chrome, Firefox e Opera.
Aggirare restrizioni geografiche con proxy
Un risultato simile può essere ottenuto utilizzando invece un server proxy. Anche questi servizi, infatti, possono "mascherare" un indirizzo IP, aggirando eventuali restrizioni geografiche e consentendo l'accesso ai contenuti desiderati. Diversi i servizi che offrono connessioni server proxy gratis e a pagamento, con prestazioni ovviamente diverse. Per connettersi ad un server proxy, ad esempio, è possibile utilizzare anche plugin ed estensioni browser estremamente intuitive: è sufficiente inserire nell'applicazione l'indirizzo IP del server proxy voluto e il gioco è fatto.
Avvertenza legale
È necessario, però, chiarire un aspetto molto importante di questa modalità di navigazione. In molti casi, le autorità rendono irraggiungibili alcuni siti per il semplice motivo che non rispettano le leggi del Paese. Siti legati al p2p o allo streaming video non sono accessibili dall'Italia perché offrono agli internauti la possibilità di scaricare dal web contenuti protetti da copyright. In questo caso, utilizzare una rete VPN o un server proxy per visitare questi portali (oppure, per fare un altro esempio, siti di scommesse chiusi dall'autorità giudiziaria italiana) equivale in tutto e per tutto a commettere un reato.
31 luglio 2019