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Voltura e subentro, cosa sono e quali sono le differenze

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Cosa sono voltura e subentro, quando si effettuano e quali sono i costi previsti dal fornitore di energia elettrica per queste due operazioni. La guida completa

Voltura e Subentro F01 PHOTO/Shutterstock

Due dei termini più comuni quando si parla di energia elettrica sono sicuramente subentro e voltura.

Con subentro, si intende una fornitura che viene attivata da parte del cliente dopo un certo periodo di tempo in cui il contatore è stato disattivato.

Col termine voltura, invece, si fa riferimento al cambio di intestatario del contratto, senza l’interruzione del servizio in questione.

Chiaramente, oltre alla semplice definizione, c’è molto di più dietro questi termini e vale dunque la pena approfondirli nel dettaglio.

  • 1. Voltura, cos’è e come funziona
    Voltura

    otello-stpdc/Shutterstock

    Come appena detto col termine voltura si intende la variazione dell’intestatario della fornitura di luce elettrica da un cliente a un altro, restando con il medesimo fornitore. In questo caso è possibile negoziare nuove condizioni contrattuali, senza interruzione del servizio in oggetto.

    Per presentare una richiesta di voltura bisogna seguire modalità previste dal fornitore che possono essere telematiche, tramite l’invio della documentazione necessaria via mail o fax, oppure di persona, andando presso uno dei negozi fisici sul territorio.

    Chiaramente per effettuare la voltura, il nuovo cliente deve dimostrare di essere in regolare possesso dell’abitazione a cui è associata l’utente o avere la regolare detenzione dell’immobile per cui sta presentando la domanda.

    Esistono due tipologie di voltura: quella mortis causa e quella ordinaria.

    Nel primo caso, l’operazione viene effettuata a seguito del decesso dell’intestatario, anche se chiaramente bisogna che ci sia un rapporto di parentela (di primo grado) tra il vecchio e il nuovo intestatario.

    C’è anche bisogno che il nuovo intestatario abbia già la residenza all'indirizzo dell'utenza per cui sta facendo la richiesta.

    La voltura ordinaria, invece, può essere effettuata anche quando non c’è alcun rapporto di parentela tra le parti in causa, è il caso ad esempio degli affittuari o di due coniugi divorziati o separati.

    La richiesta può essere inoltrata anche a seguito di decesso dell’intestatario e anche qui valgono le condizioni di cui sopra.

    Infine, in presenza di eventuali morosità pregresse del precedente intestatario, al nuovo intestatario non può essere richiesto il pagamento degli arretrati a meno che non si tratti di casi di eredità (voltura mortis causa) o cessione di azienda.

    Altre eventuali richieste sono a discrezione dell’azienda fornitrice e variano a seconda del caso, perciò prima di effettuare la voltura è bene informarsi sul sito ufficiale del fornitore o chiamare l’assistenza clienti.

  • 2. Dati e costi per la voltura
    Costi voltura

    s.sermram/Shutterstock

    Per effettuare una voltura servono, anzitutto, il nome e il cognome, il codice fiscale, il numero di telefono del nuovo intestatario e l’indirizzo dove inviare la fattura di conguaglio finale.

    La matricola oppure il codice POD del contatore e, naturalmente il tipo di uso della fornitura in oggetto.

    Oltre a questo è necessaria anche tutta la documentazione che attesti il regolare possesso dell’immobile oppure un contratto di affitto regolarmente registrato.

    Generalmente il costo di una voltura per l’energia elettrica è pari a 23 euro più iva, mentre per quanto riguarda gli oneri del distributore il costo cambia in base alle varie aziende (che non vengono mai applicati nelle volture mortis causa), perciò vale la pena, anche in questo caso, andare sul sito del nuovo fornitore o chiamare il servizio clienti per avere maggiori informazioni al riguardo.

     

  • 3. Subentro, cos’è e come funziona
    Subentro

    TippaPatt/Shutterstock

    Come già detto, col termine subentro si intende la riattivazione di una fornitura precedentemente disattivata, dove il contatore è stato chiuso per cessazione del contratto.

    La cosa è valida anche quando si tratta di contatori chiusi in caso di morosità.

  • 4. Dati e costi per il subentro
    Costi subentro

    G.Tbov/Shutterstock

    Per effettuare un subentro ci si può recare in uno degli store del nuovo fornitore sul territorio oppure inoltrare la richiesta telefonicamente. In questo secondo caso, però, c’è bisogno che il nuovo cliente invii tutta la documentazione richiesta via mail o fax.

    I dati richiesti per il subentro sono, ovviamente, i dati anagrafici del richiedente, incluso numero di telefono, indirizzo email e l’indirizzo dove inviare le bollette e qualsiasi altra comunicazione.

    Il codice POD che serve per identificare l'utenza in questione e l’indirizzo della fornitura (dove è installato il contatore).

    Inoltre, in caso di eventuali modifiche all'impianto interno (inclusa manutenzione e cambiamenti di sorta) è necessario inviare tutta la relativa documentazione tecnica che il distributore dovrà controllare per la verifica dei requisiti di sicurezza e congruità.

    I costi del subentro sono i seguenti:

    • Il contributo di attivazione del distributore varia in base agli accordi della società di distribuzione con il comune di residenza.
    • Il contributo da pagare al distributore elettrico.
    • I costi amministrativi della prestazione.
    • Costi derivanti dall’accertamento documentale in caso di impianto modificato, che includono le spese relative alla documentazione sulla sicurezza e sulla congruità dell’impianto.

    In caso di subentro in utenze con morosità, l’azienda non può richiedere il pagamento degli arretrati, salvo in casi di eredità e cessione di azienda

    Anche in questo caso, altre eventuali richieste dipendono dall’azienda fornitrice e possono variare di caso in caso. Perciò è consigliabile visitare il sito ufficiale del fornitore o contattare l’assistenza clienti per richiedere informazioni.

    Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico

A cura di Cultur-e
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