Se alcuni anni fa sembravano un miraggio, oggi i videoproiettori portatili sono diventati disponibili sul mercato a prezzi che fanno gola a chi non vuole rinunciare a questo dispositivo per vedere i film in grande formato anche in movimento, lontano da casa.
Grazie all'evoluzione tecnologica le caratteristiche che rendono funzionale il videoproiettore hanno subito un notevole avanzamento, dando la possibilità alle case produttrici di realizzare device miniaturizzati validi e semplici da utilizzare anche fuori dalle mura del salotto
Prima di lanciarsi nello shopping sfrenato per accaparrarsi un oggetto del genere, utile nelle lunghe notti estive così come in tutti quei luoghi dove la tv non è utilizzabile, è giusto valutare attentamente pro e contro, soprattutto in termini di punti di forza e limitazioni che possiamo incontrare durante l’utilizzo. Quali sono gli aspetti da tenere in considerazione? Scopriamoli insieme.
Videoproiettori portatili, a tutto streaming
Le motivazioni che fanno propendere per un videoproiettore portatile sono molteplici. C’è chi lo sceglie per portarlo sempre con sé, magari in vacanza o per una maratona film in giardino con gli amici senza doversi accollare il peso - e il conseguente spazio occupato - da un oggetto dalle dimensioni nettamente maggiori.
Molti di questi “piccolini” si collegano facilmente alle smart TV di nuova generazione per lo streaming di contenuti dalle piattaforme più note, un elemento decisamente a loro favore. Addirittura, alcuni possono contare su store virtuali mirati, da cui effettuare il download di app di servizi più o meno conosciuti ma comunque funzionali alla causa dell'home cinema outdoor.
Non mancano nemmeno quelli con porte USB, sistema vantaggioso per connettere le TV stick che fungono da raccordo tra il web e il videoproiettore, mettendo a disposizione l’intero pacchetto di applicazioni che verrebbero visualizzate normalmente su di un televisore connesso a internet. Un’opportunità, questa, che può mettere alla prova la durata della batteria sebbene resti, in ogni caso, un compromesso che molte persone decidono di accettare pur di avere con sé i propri video.
Comodi sono i modelli dotati di memoria interna, una soluzione che consente di scaricare in precedenza ciò che si vuole vedere non inficiando su alimentazione e traffico dati, soprattutto se non si ha una rete Wi-Fi a disposizione e ci si ritrova costretti a far ponte via smartphone. E poi, pure in assenza di connessione, non si è mai a corto di film da guardare (e la serata ci guadagna).
Videoproiettori portatili, tra luci e ombre
La luce è proprio uno dei dettagli che pesa di più sui videoproiettori portatili. Poco luminosi per natura già in formato tradizionale, i videoproiettori di taglia small danno segni di cedimento quando devono proiettare immagini di estensione particolarmente ampia in luoghi con troppa luce ambientale. In generale, la grandezza dell’immagine va di pari passo con la quantità di luce necessaria per permetterne la visione; appare quindi evidente come le difficoltà siano dietro l’angolo.
Per usarli al meglio, dunque, è importante contenere l’area di proiezione, evitando di spingersi oltre quelle dello schermo di un televisore di dimensioni medie. A ciò si deve aggiungere una luminosità ambientale ridotta al minimo, in modo da valorizzare l’intensità del fascio di luce emesso dal videoproiettore, puntato verso superfici bianche o grigie con la minor presenza di imperfezioni possibile.
Videoproiettori portatili, quanta autonomia?
Per essere piccoli e leggeri, a qualcosa è necessario rinunciare. I produttori di videoproiettori portatili, solitamente, fanno ricadere questa scelta sulle batterie, sufficienti per alcune ore in condizioni ottimali ma insufficienti nel momento in cui bisogna tirare fuori le unghie e darsi da fare con luminosità e connettività.
D’altro canto, come abbiamo già visto, una diminuzione della luce può voler dire due cose: o un’immagine più piccola o una visione meno nitida. E se si decidere di spingere su entrambi i fattori, c’è il terzo - la batteria - che sicuramente ne paga le conseguenze. C’è un escamotage per risolvere il problema? Sì, almeno in parte.
Certi esemplari sfruttano la porta USB integrata per la ricarica, un espediente facile per godere di tutte le caratteristiche per un lasso temporale molto più lungo di quello fornito di base dal supporto. È sufficiente armarsi di un powerbank capiente, acquistabile a prezzi contenuti nei negozi fisici o nei principali shop online, e connetterlo direttamente al videoproiettore con normale cavetto USB. Ed ecco che lo spettacolo può proseguire per tutta la notte (o quasi).
Videoproiettori portatili, vale la pena?
È corretto ricordare, infine, che i videoproiettori portatili sono ancora una recente novità, con tecnologie in fase di sviluppo che, davanti, hanno ampi margini di miglioramento. In uno spazio così piccolo come quello di un dispositivo portatile, questi videoproiettori comprimono ciò che di solito si può trovare dentro scocche di dimensioni e peso assolutamente superiori.
Dalle lampade a LED, potenti ma estremamente piccole, fino alle batterie altrettanto leggere ma capaci di alimentare le componenti che, all’interno, lavorano per dare vita al processo, le parti in gioco sono tante e diverse. Una domanda, però, resta nella mente: vale davvero la pena acquistare un videoproiettore portatile?
La questione è complessa. Infatti, a far spostare l’ago della bilancia in maniera determinante è indubbiamente l’uso che se ne deve fare. Se è la necessità a spingere per l'acquisto, ovvero quella di trasportare comodamente il videoproiettore perché non c'è altra soluzione valida per vedere i film, si può procedere senza indugi; se, invece, è solo la curiosità a far prediligere tale opzione, quando il medesimo compito potrebbe essere svolto da uno strumento dal formato tradizionale, la risposta è ovvia: meglio puntare sulla grandezza e avere un prodotto già collaudato e dalle prestazioni consolidate.