A chi non è mai capitato di trovarsi a passare per un mercato rionale o un mercatino dell'usato e fermarsi davanti ad una delle tante bancarelle di vestiti usati presenti. Magari lo si fa più per curiosità, ma quasi sempre si finisce per acquistare uno o più capi, rimpolpando così un già ricco guardaroba.
Si finisce, così, per avere l'armadio pieno di abiti, scarpe e altri accessori e non sapere dove mettere i nuovi acquisti.
L'ideale sarebbe rivenderli in un mercatino dell'usato, ma magari non si sa da dove cominciare. Il web potrebbe essere un buon punto di partenza. Sono sempre più i siti dove è possibile mettere in vendita - e comprare - vestiti usati con molteplici vantaggi: vasta scelta, prezzi bassi (se non bassissimi) e la certezza.
Vinted
È una delle piattaforme di compravendita dedicata alla moda di seconda mano e vintage, capace di spaziare dall’abbigliamento alle scarpe, senza dimenticare gli accessori che completano ogni outfit. Le funzionalità di Vinted, una volta registrati, sono semplici da usare sia da browser che da app per dispositivi mobile, come smartphone e tablet con sistema operativo Android o iOS/iPadOS. Se l'obiettivo è la vendita, è sufficiente fotografare gli oggetti, pure con la stessa app, e caricare le immagini in una nuova inserzione; creata la scheda, si categorizza in base alle caratteristiche (brand, taglia, colore, etc.), aggiungendo il prezzo e le dimensioni del pacco d’invio.
Utile la possibilità di abilitare la casella “Voglio scambiarlo” per ricevere proposte da valutare e, in caso positivo, accettare e inviare ad esempio il proprio abito per un nuovo oggetto d’interesse. Il venditore può inoltre valorizzare l'annuncio, con una impostazione a pagamento denominata “Boost” che, per 1,15 euro per un lasso temporale di 3 giorni o 1,95 euro per 7 giorni, proporrà in maniera prioritaria il bene nel feed degli utenti. Ulteriore balzello in avanti si può fare con “Armadio in evidenza”, per 6,95 euro per 7gg: gli articoli, in modo casuale, verranno promossi nelle ricerche di chi mostra preferenze simili a ciò che è in offerta.
Per chi compra, Vinted mette a disposizione una ricerca per macro categorie che, successivamente, consente di restringere il campo d’azione per particolari tipologie di beni attraverso i filtri. Individuato ciò che si stava cercando, si può procedere con l’acquisto o proporre uno scambio, oppure scrivere al proprietario selezionando la voce “Chiedi informazioni”. Se, invece, si è pronti per comprare, basta premere sul pulsante “Acquista” in cui sono riportati i dettagli economici, con specifica (compresa) della spedizione e della protezione per gli acquisti che somma 0,70 euro fisso più 5% del costo dell’articolo.
Reoose
Più che la "solita" bancarella da mercatino dell'usato, un vero e proprio progetto di stampo sociale. Reoose nasce nel 2011 ad opera di Luca e Irina e basa la propria forza sul concetto del riuso e del riutilizzo. Un oggetto non più utilizzato non necessariamente è arrivato alla fine del suo ciclo vitale. Se si trova ancora in buone condizioni, può essere sempre ceduto (o regalato o barattato) a qualcun altro che saprà come utilizzarlo.
Reoose ospita anche una ricchissima sezione dedicata agli abiti usati. Ci si può trovare di tutto: dal jeans al paio di scarpe, dal giubbotto invernale alla cintura in pelle o la sciarpa di lana. Gli acquisti non verranno pagati in euro, ma con dei crediti che potranno essere utilizzati per gli acquisti futuri.
Mercatino
Un vero e proprio franchising di prodotti di seconda mano cui è collegato una piattaforma di e-commerce funzionale e comoda. Su Mercatino è possibile trovare dal capo firmato all'abito fatto a mano su misura. L'importante è che ogni oggetto abbia il giusto prezzo per trovare al più presto un nuovo padrone.
All'estero
Ma è soprattutto fuori dai confini italiani che gli store digitali di vestiti usati stanno conoscendo un vero e proprio boom. Inutile aggiungere che il Paese dove il secondhand market è diventato un fatto culturale sono gli Stati Uniti.
Al di là dell'Oceano è tutt'altro che raro vedere bancarelle di abiti usati agli incroci delle strade o giusto fuori il giardino di una villetta in un quartiere residenziale. I siti di vestiti usati, quindi, sono stati la naturale evoluzione di questo movimento.
Depop
Indumenti, calzature, accessori per la persona o per la casa: questo e molto altro può essere acquistato su Depop, piattaforma online che permette di accaparrarsi prodotti second hand, ancora in ottimo stato, a prezzi abbordabili. Fondata nel Regno Unito e con sede a Londra, è apprezzata soprattutto per la ricca proposta di capi di design moderni o meno, oltre che del più canonico “usato”.
Il meccanismo di funzionamento è simile a quello di molti altri siti del settore. Chi vende, può creare un’inserzione con foto e descrizione accurata mentre l'acquirente può effettuare una cernita tra le opportunità con la feature apposita, disponibile sia sull’applicazione per mobile che sul sito, impostando le specifiche di ciò che si vorrebbe acquistare. Unico vincolo, per il venditore, è il collegamento a un account Paypal, indispensabile visto che le transazioni vengono effettuate tramite tale canale di trasferimento.
Poshmark
L'anima social coniugata alle svendite di oggetti di seconda mano. Poshmark è questo e molto altro. Rivolto ad un pubblico esclusivamente femminile, questo portale permette ad ogni utente di creare una propria vetrina dove mettere in vendita vestiti, magliette, jeans, scarpe, borse, occhiali da sole e molto altro ancora. L'unica condizione è che debba trattarsi di oggetti di seconda mano. Gli ideatori di Poshmark hanno puntato tutto sulla facilità d'uso: dopo aver creato la propria vetrina, si potranno aggiungere nuovi oggetti direttamente dal proprio iPhone. Basterò scattare una foto con la fotocamera integrata, aggiungere una breve descrizione e attendere che arrivi qualche cliente.
Si possono seguire le vetrine più interessanti e ricevere aggiornamenti via mail ogni volta che verrà aggiunto un nuovo capo in vendita, così da essere la prima a vederlo e, magari, comprarlo. Molto interessante, infine, i Posh Party, dei veri e propri eventi mondani durante i quali il padrone di casa metterà in vendita gli abiti e gli accessori che non utilizza più.