Inizialmente sarebbe dovuto essere un sito dove caricare i filmini delle vacanze e altri filmati amatoriali girati con amici e conoscenti vari. Con il passare dei giorni, dei mesi e degli anni, invece, YouTube si è via via trasformato in un’immensa videoteca contenente un po’ di tutto: i video delle vacanze e i filmati con le “imprese” con i propri amici più cari trovano sempre ampio spazio, ma sono affiancati da video musicali, spezzoni di programmi televisivi, trailer di film e migliaia di filmati realizzati da film maker, opinionisti e video blogger (detti anche youtubers) che sfruttano la piattaforma video di Google per dare visibilità ai loro lavori originali. Tanto per capire la portata del fenomeno, basta pensare ogni minuto su YouTube siano caricate sino a 100 ore di filmati, generando oltre 6 miliardi di dollari di proventi pubblicitari.
Ed è proprio a una fetta di questa immensa torta fatta di utenti e ricavi che puntano Jason Kilar e Rich Tom, rispettivamente ex CEO ed ex CTO (Chief technical officer) di Hulu, gigante statunitense della TV on-demand.
Vessel, l’anti-YouTube per video blogger
Da mesi i due sono al lavoro su Vessel, piattaforma video considerata alternativa e complementare a YouTube. La creatura di Kilar e Tom punta, in particolare, agli utenti più “pregiati” della piattaforma rivale: quei video blogger, opinionisti e film maker che, con le loro creazioni, richiamano ogni giorno l’attenzione di milioni di utenti e sono capaci di generare decine (se non centinaia) di milioni di dollari di incassi pubblicitari. Basti pensare, ad esempio, a PewDiePie e i suoi oltre 30 milioni di iscritti al suo canale o, per restare in Italia, a Favij e al suo canale da oltre 1 milione e mezzo di iscritti e 400 milioni di visualizzazioni.
Vessel, disponibile sia come piattaforma web che come app per iPhone e iPad (l’applicazione Android è ancora in fase di sviluppo) si propone come una vetrina dove i personaggi più celebri dell’universo di YouTube possono pubblicare i loro video in esclusiva per un periodo di tre giorni. In questo modo chiunque volesse vedere in anteprima l’ultima creazione del suo youtuber preferito sarebbe forzatamente costretto a migrare verso Vessel.
Divisione equa
Affinché tutto ciò sia possibile, però, è necessario che Kilar e Tom riescano ad attrarre innanzitutto le attenzioni dei video blogger. Il tasto sul quale i due puntano, ovviamente, è quello economico. Mentre YouTube garantisce ai suoi utenti il 55% dei proventi pubblicitari generati dai loro video, Vessel lascerà nelle tasche dei vari video maker ed opinionisti il 70% dei proventi pubblicitari, più il 60% degli abbonamenti sottoscritti dagli utenti della piattaforma.
L’esclusività, infatti, ha un prezzo ben preciso. Per accedere in anteprima ai filmati dei video blogger che chiuderanno l’accordo con Vessel, infatti, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento mensile di 2,99 dollari (circa 2,5 euro): non una cifra astronomica, ma YouTube resta (per il momento) gratuito.