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Ubuntu One e il cloud storage si fa open source

Anche Canonycal presenta il suo servizio di cloud storage. Si chiama Ubuntu One e mette a disposizione degli utenti 5 GB di spazio gratuito. Perfetto per il file sharing personale

Ubuntu One

Ubuntu non ha bisogno di troppe presentazioni. È la distribuzione Linux più conosciuta e utilizzata, la più simile per funzionalità, praticità e interfaccia grafica a Windows. Ma pochi, probabilmente, conosceranno Ubuntu One, il servizio di cloud storage realizzato da Canonycal, la stessa società che semestralmente rilascia le nuove release di Ubuntu. Ubuntu One permette l’archiviazione di file direttamente sulla nuvola utilizzando un client multipiattaforma (è disponibile per Windows, Mac OSX, Ubuntu, iOS e Android) realizzato con il linguaggio di programmazione Python ed è open source (rilasciato sotto licenza GPL3v), mentre l’infrastruttura server è gestita da software proprietari. Una volta creato un account, potrai effettuare la sincronizzazione dei file archiviati sulla nuvola tra tutti i computer che vorrai: basterà, infatti, installare il client su un nuovo computer - o un nuovo smartphore o tablet - e loggarsi con il proprio nome utente e password. Utilissimo, quindi, per effettuare file sharing tra vari computer o vari utenti.

Il servizio di archiviazione targato Linux nasce nell’aprile del 2009 con il rilascio di Ubuntu 9.04 Jauntry Jackapole. Le versioni successive delle release di Ubuntu hanno il client nel loro parco programmi di default e, una volta installata la distribuzione, potrai creare direttamente l’account senza ulteriori installazioni. Dopo la creazione dell’account avrai a disposizione gratuitamente ben 5 gigabyte di spazio sulla nuvola. Se avrai bisogno di ulteriore spazio, potrai acquistare pacchetti di 20 GB a 30 dollari annuali (ad esempio, se vorrai espandere il tuo spazio fino a 65 giga, ti costerà 90 dollari).

Assieme a Ubuntu One avrai accesso anche all’Ubuntu One Music Store, dove acquistare musica in formato MP3 senza DRM. La musica scaricata verrà automaticamente sincronizzata sul tuo spazio personale sulla nuvola e potrai quindi accedervi da qualsiasi dispositivo su cui è installato un client collegato al tuo account. Sarà possibile, quindi, ascoltare la musica acquistata anche dal tuo iPhone o dal tuo smartphone Android. Anche off line.

 

Con Ubuntu One potrai sincronizzare I tuoi file su dispositivi Windows, Mac, Ubuntu, iOS e Android

 

Ubuntu One permette la sincronizzazione sulle varie piattaforme per cui è disponibile, oltreché dei file, anche dei contatti, delle note e dei preferiti web. Mentre perla sincronizzazione dei file è necessaria l’installazione del client, per sincronizzare contatti, note e preferiti  possono essere utilizzati anche altri programmi. Per sincronizzare i contatti della propria rubrica con smartphone Apple e Android, ad esempio, può essere utilizzata Evolution; per la condivisione di note si utilizza Tomboy, mentre i preferiti vengono sincronizzati con Mozilla Thunderbird. I file sulla nuvola potranno essere comunque gestiti attraverso i browser web.

L’installazione e la configurazione di Ubuntu One non è delle più complicate. Se, comunque, avrai bisogno di aiuto, ti rimandiamo a questa guida.

 

2 gennaio 2013

A cura di Cultur-e
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