Quanto costa uno smartphone che possa rimpiazzare, in tutto e per tutto, un computer desktop? Trentadue milioni di dollari, secondo Mark Shuttleworth. Ad onor del vero, questa è la cifra necessaria al papà di Ubuntu per sviluppare uno smartphone dalle specifiche tecniche mai viste e che possa effettivamente sostituire un computer casalingo.
Ubuntu Edge
Questo smartphone “mostruoso” dovrebbe chiamarsi Ubuntu Edge e per ora esiste solo nella mente di Shuttleworth e su qualche rendering tridimensionale realizzato dai progettisti. A leggere le specifiche tecniche, si capisce immediatamente che si tratta di un progetto ambizioso, in grado di trasformare il mercato smartphone e computer così come lo conosciamo oggi. Dietro ad un display da 4.5 pollici (risoluzione 1280x720) protetto da vetro allo zaffiro, troverà posto il processore più veloce in commercio – non ancora specificato -, 4 GB di memoria RAM, 128 GB per l'archiviazione dati, fotocamera da 8 megapixel, connettività dual-LTE, connettore a 11 pin con MHL, e batteria agli ioni di litio con anodi al silicio per garantire la massima durata.
Specifiche da primo della classe, che potrebbero effettivamente permettere ad Ubuntu Edge di rimpiazzare i computer desktop oggi in commercio.
Uno smartphone, tre sistemi operativi
Ubuntu Edge non dovrebbe eccellere solamente sotto il profilo hardware. Anche sotto il punto di vista del software dovrebbe presentare innovazioni non da poco nel campo degli smartphone. A partire dal dual-boot. Al momento dell'accensione, gli utenti potranno scegliere se utilizzare la versione mobile di Ubuntu oppure se affidarsi al “solito” Android.
Ma non è finita qui. Perché nei 128 gigabyte di memoria troverà spazio anche la versione desktop di Ubuntu, che verrà selezionata automaticamente se allo smartphone verrà collegato un monitor e una tastiera.
Crowdfunding
Per trovare tutto il denaro di cui ha bisogno, Shuttleworth ha optato per la soluzione crowdfunding. Anziché rimetterceli di tasca propria o cercare finanziatori in giro per il mondo, è stata lanciata una campagna sul sito indiegogo: nel giro di un mese l'imprenditore sudafricano spera di riuscire ad accumulare i soldi necessari a far partire il progetto. Un'impresa tutt'altro che semplice: si parla di raccogliere più di 1 milione di dollari al giorno e al dodicesimo giorno di campagna ne sono stati raccimolati “appena” 8 milioni.
“Abbiamo scelto di affidarci alla comunità del crowdfunding – spiega Shuttleworth – perché vogliamo dimostrare che questa opzione di finanziamento è valida per progetti innovativi, seppur molto costosi. Se tutto dovesse andare a buon fine, credo che chi ha investito così tanto sull'Edge abbia il diritto di dire la propria, magari attraverso un sondaggio o un referendum, sulle specifiche tecniche del prossimo modello”.
Le donazioni partono da 20 dollari (diventando semplicemente membro fondatore del progetto) fino ad arrivare ad 80.000 dollari (soluzione ideata per le grandi aziende, che riceveranno ben 100 Ubuntu Edge). Il “taglio” più gettonato sinora – con 1250 donatori, il massimo previsto – è stato quello da 775 dollari, che garantisce l'acquisto del dispositivo stesso.
3 agosto 2013