Si sente spesso dire che i social network non siano luoghi (seppur virtuali) adatti a bambini e preadolescenti. Troppi i pericoli legati alla sicurezza e alla privacy dei piccoli; troppe le persone alla ricerca di piccole prede da circuire e “ghermire”. Molte reti sociali – come Facebook ad esempio – pongono delle restrizioni sull'età minima cui è possibile iscriversi, ma spesso non ottengono l'effetto sperato. Basta mentire sulla data di nascita e ci si può iscrivere anche al di sotto dell'età minima consentita. Secondo una ricerca uKnowKids, il 38% dei bambini e preadolescenti al di sotto dei 13 anni di età possiede già un account Facebook, in barba alle indicazioni del social di Mark Zuckerberg.
Una possibile soluzione a questo problema arriva dal Medio Oriente e si chiama Twigis, primo social network realizzato esclusivamente per bambini e preadolescenti.
Cos'è Twigis
Questo social network per giovani e giovanissimi – l'accesso è riservato a bambini e bambine dai 6 ai 12 anni di età – nasce in Israele grazie ad un investimento iniziale di 7 milioni di dollari e, dopo un primo periodo di rodaggio, conta già 4 milioni di utenti sparsi in vari Paesi del mondo. La piattaforma sociale per bimbi sbarca in Italia grazie alla collaborazione con il gruppo editoriale RCS e con il benestare del MOIGE (Movimento Italiano Genitori), della Polizia Postale e del telefono azzurro.
All'interno tutti i contenuti sono a misura di bambino. Dai giochi ai video, dai post alle immagini, ogni singolo elemento è stato pensato e selezionato per un'utenza composta interamente da giovanissimi. Gli utenti potranno creare fumetti animati e confividerli, scambiarsi messaggi di posta privata o chattare. Il tutto, però, sotto lo stretto controllo degli adulti.
Ambiente protetto
Per iscriversi a Twigis, infatti, si dovrà inserire prima di tutto l'indirizzo di posta elettronica dei genitori, che dovranno dare il loro consenso. Tutti i contenuti, inoltre, saranno passati al vaglio da un'equipe di moderatori – adulti – che deciderà cosa potrà essere pubblicato e cosa no. Ogni discussione, ogni post e ogni messaggio verranno sottoposti ad approvazione prima di poter essere spediti o pubblicati sulla piattaforma. Eventuali tentativi di acquisire dati personali verranno immediatamente segnalati alle autorità competenti. “Ogni particolare - sottolineano i responsabili italiani di Twigis - è pensato per stimolare le abilità e la creatività dei piccoli visitatori, che si possono divertire in un’atmosfera colorata, coinvolgente e completamente sicura”.
Presente, inoltre, un innovativo sistema anti-bulli. Se il team di revisione dovesse notare comportamenti un po' troppo aggressivi da parte di un utente nei confronti di un altro bambino, si potrà decidere di sospenderlo e metterlo in “quarantena”. Una sorta di piccola gogna virtuale che può durare da due giorni ad un mese. Nei casi più gravi è anche prevista la cancellazione dell'account.
Privacy OK
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla protezione della privacy dei piccoli utenti. Twigis, oltre ad incorporare un sistema di protezione dei dati personali, non colleziona i cookie del browser, così da eliminare alla radice eventuali problemi legati al riconoscimento e al tracciamento degli utenti iscritti.
18 dicembre 2013