Nonostante le differenze insite in ogni mercato, non ce n'è per nessuno. Secondo quanto emerge dal The Global Internet Phenomena Report di Sandvine dell'ottobre 2018, rapporto che evidenzia quali siano i servizi e i protocolli con il maggior impatto sul traffico dati della Rete, Netflix è il re incontrastato del web. Il servizio di streaming video on demand, infatti, consuma il 15% del traffico dati globale, con picchi che sfiorano il 20% negli Stati Uniti. Insomma, anche se per alcuni Netflix sarebbe in fase calante, i dati sul consumo di traffico sembrano dire l'esatto contrario.
Se, invece, si prendono in considerazione le informazioni sul consumo di traffico dati in upstream (quello diretto dagli utenti verso server centralizzati o altri utenti), si scopre che la pirateria informatica non è poi così morta come qualcuno vorrebbe far pensare. Nella sola Europa, infatti, il protocollo BitTorrent è responsabile del 31% del traffico upstream totale, con una media globale del 22%. Insomma, scaricare film e musica dalla Rete è ancora una pratica piuttosto diffusa e dura a morire.
Come affermato dai vertici di Sandvine, però, il panorama generale è molto più variegato di quanto questi dati potrebbero far pensare. Anche se oltre il 50% del traffico Internet è "consumato" da servizi e applicazioni di streaming, nelle retrovie troviamo decine e decine di servizi e applicativi che reclamano sempre più il loro "posto al sole". Si pensi, ad esempio, al mondo del gaming (non solo videogame multiplayer, ma anche dirette streaming su Twitch e servizi affini), quello della domotica (i termostati Nest, ad esempio, sono responsabili dello 0,16% del traffico globale) e quello delle criptovalute (Bitcoin ed Ethereum contano per lo 0,03% del totale). Infine, una nota positiva sul fronte della sicurezza informatica: oltre il 50% del traffico Internet è crittografato con algoritmi SSL/TLS e la tendenza è in netta crescita.
Consumo traffico Internet nel mondo
Come già accennato, il traffico dati globale è in gran parte dominato dai servizi di streaming video, che "mangiano" più del 50% della banda dati totale (57,7%, a esser precisi). Una grossa fetta è ad appannaggio di Netflix, che da sola conta per oltre il 15% del consumo traffico Internet nel mondo, ma la società di Reed Hastings è tallonata dai vari Amazon Prime Video e YouTube, che tanto vorrebbero strappargli la palma di servizio di streaming video più utilizzato al mondo. Sul secondo gradino del podio troviamo la navigazione web, ormai protetta da protocolli crittografici per oltre il 50% delle connessioni analizzate dal The Global Internet Phenomena Report di Sandvine.
Dal terzo al quinto posto troviamo un terzetto di servizi online divisi da pochi decimali di traffico Internet ma che, nei prossimi anni, puntano a insidiare quanto meno il secondo posto della connessione web. Si tratta (in ordine decrescente di consumo traffico Internet) del traffico gaming, quello social e marketplace (ossia gli store dai quali si scaricano applicazioni per smartphone e simili). Tutti e tre insieme vantano una percentuale di poco inferiore al 20% del totale.
Menzione speciale, infine, per il file sharing e Bittorrent in particolare. Anche se si trovano al sesto posto per il traffico downstream (quello diretto dai server verso computer e smartphone degli utenti) con una percentuale di poco superiore al 2%, nel traffico upstream globale lo troviamo al secondo posto, ma dietro ai servizi di streaming video per pochissimi decimali percentuali (22,43% contro 22,05%). Insomma, come detto inizialmente, il file sharing e la pirateria digitale sono ancora vivi e vegeti, nonostante l'esplosione dei vari servizi streaming.
Consumo traffico dati in Europa
Leggermente differente la situazione europea, dove a farla da padrone sono sempre i servizi di streaming video, anche se le posizioni in testa alla graduatoria sono invertite. Il servizio che consuma più traffico Internet è YouTube, che stacca di oltre 3 punti percentuali Netflix (16,1% contro 12,99%), mentre Amazon Prime Video è al quarto posto con il 6% del traffico Internet Europeo. Al quinto posto, invece, troviamo i servizi Quic, protocollo solitamente utilizzato da Google per le connessioni dei suoi servizi web. Sul fronte dell'upstream, come già detto, la fa da padrone il file sharing con BitTorrent, che porta a casa circa un terzo del traffico globale in uscita da PC e smartphone verso server o altri computer.