Il 2013 non è stato affatto un anno semplice per Tim Cook. Chiamato a guidare Apple in uno dei periodi più complicati della sua storia recente (dopo la morte di Steve Jobs, in un momento di profonda trasformazione del mercato dei dispositivi mobili e, soprattutto, dell'azienda di Cupertino), l'ex responsabile della rete degli Apple Store ha avuto non poche difficoltà a “reggere la barra a dritta” e portare la casa della Mela morsicata fuori da una situazione tutt'altro che semplice. Il 2014 che sta per chiudersi, invece, non è stato così avaro di soddisfazioni per il CEO Apple. Anzi. La casa di Cupertino è tornata ai fasti di qualche anno fa ed ha continuato nel suo percorso di sperimentazione e innovazione che l'ha resa tra i brand di maggior valore al mondo. Merito, in gran parte, proprio di Tim Cook.
Uomo dell'anno
A riconoscergli questo ruolo sono stati da un lato i mercati finanziari (il prezzo delle azioni Apple è salito del 40% nell'arco dei 12 mesi) e i maggiori analisti del settore, che hanno conferito al CEO della società di Cupertino diversi riconoscimenti. Dopo esser stato inserito nel listino dei candidati al titolo di “Persona dell'anno” della rivista TIME, Tim Cook è stato insignito del titolo di “Personaggio dell'anno” per il Financial Times e “CEO dell'anno” per CNN Money (redazione economica e finanziaria dell'emittente televisiva statunitense CNN).
Diversi i meriti che gli analisti finanziari di CNN riconoscono all'amministratore delegato del gigante di Cupertino: al di là dell'incremento delle quotazioni azionarie, Tim Cook ha supervisionato personalmente la progettazione, il design e la realizzazione del nuovo iPhone 6 e dell'iPhone 6 plus, ultimi blockbuster usciti dalle “segrete stanze” di Cupertino.
Innovatore
Ma ciò che ha permesso a Cook di sbaragliare la nutrita concorrenza (alle sue spalle troviamo, tra gli altri, Marissa Mayer, Satya Nadella e il CEO di T-Mobile John Legere) è la sua capacità di aver continuato a innovare pure discostandosi dalla linea tracciata da Steve Jobs. Tim Cook, si legge nella motivazione di CNN Money “doveva dimostrare agli scettici che Apple fosse ancora capace di innovare anche dopo la morte di Steve Jobs. È riuscito in questa operazione, smentendo tutti coloro che pensavano il contrario”.