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Thunderbolt potrebbe finalmente vincere la sfida con USB?

La tecnologia Thunderbolt sembra finalmente pronta al sorpasso dello standard USB nella sfida alla connessione via cavo tra calo dei prezzi e nuovi processori Intel

connessione thunderbolt

La tecnologia Thunderbolt, sviluppata da Intel e utilizzata per la prima volta sui MacBook Pro del 2011, ad oggi è uno standard limitato ai dispositivi Apple. Se il boom di questa connessione veloce via cavo era stato previsto da Intel tra il 2015 e il 2017, l’esito non è stato quello sperato: nonostante la maggiore velocità rispetto allo standard USB, solo i computer di livello più alto hanno implementato Thunderbolt.

Ora però Intel si prepara a cambiare la sorte della sua tecnologia e ad aumentarne la diffusione grazie ai suoi nuovi processori Core, che sono già equipaggiati con chip che supportano Thunderbolt. Una mossa che incoraggerà l’adozione della connessione via cavo veloce, dato che i produttori di computer non avranno bisogno di pagare degli extra per dotare i loro dispositivi di controller Thunderbolt aggiuntivi.

Tecnologia Thunderbolt: l’evoluzione negli anni

cavo thunderbolt

Nel 2009 la Intel lanciò un nuovo tipo di cavo di connessione sul mercato dal nome in codice Light Peak. Si trattava di cavi in fibra ottica in grado di creare connessioni veloci per la trasmissione dei dati attraverso la luce. Si trattava di un precursore della tecnologia Thunderbolt, che sarebbe poi arrivata sul mercato nel 2011 con i MacBook Pro di Apple, ma in una versione molto diversa: al posto dei cavi di tipo ottico, Intel scelse i tradizionali fili di rame, per poter veicolare anche l’alimentazione dei dispositivi tramite un solo cavo.

L’utilizzo principale per il cavo doveva essere la connessione tra laptop e monitor esterni e dalla velocità iniziale di 10 Gbit/s del 2011, si arrivò presto alla seconda generazione del 2013 da 20 Gbit/s, sufficienti per inviare segnali video a un monitor in risoluzione 4K, oppure due flussi a due monitor con risoluzione QHD (Quad HD). Con la seconda versione Thunderbolt diventa così la connessione ideale per chi lavora con programmi di grafica e editing video.

Altri due anni e la velocità raddoppia ancora arrivando a 40 Gbit/s, tanto da poter collegare a un PC due monitor 4K con frequenza di aggiornamento massimo di 60 Hz (o un solo monitor 4K fino a 120 Hz). A gennaio 2020 viene annunciata la quarta generazione, che porta migliorie qualitative: la velocità massima di trasmissione dei dati non aumenta, ma arriva la compatibilità con lo standard USB 4 e la possibilità di connettere due monitor 4K ad alta frequenza di aggiornamento.

Thunderbolt vs USB: le differenze

cavo thunderbolt

Lo standard Thunderbolt e quello USB nascono con obiettivi diversi, anche se nel corso degli anni si sono allineati. La connettività USB è largamente utilizzata ed è diventata una tecnologia abbastanza robusta da permettere non solo la trasmissione di dati, ma anche di alimentare i dispositivi a batteria di grandi dimensioni, come ad esempio i laptop.

I cavi di Intel invece sono nati principalmente per garantire velocità di connessione e trasmissione dei dati elevate, salvo poi trovarsi ad affiancare l’altro standard nel loro percorso. In particolare, Thunderbolt ha beneficiato dell’adozione del connettore USB di tipo C, così che i produttori di PC possano supportare la tecnologia Intel senza dover modificare completamente le porte o doverne aggiungere di nuove.

Inoltre, il nuovo standard USB 4 a partire dal 2019 è diventato compatibile con Thunderbolt: non solo le velocità raggiungono per entrambi i cavi di connessione i 40 Gbit/s, ma si garantisce una intercambiabilità tra le due tecnologie per chi potrebbe averne bisogno.

Quella che ad oggi sembra la principale differenza tra le due tecnologie riguarda la certificazione. Nel caso di Thunderbolt, il processo di certificazione è rigoroso e le caratteristiche vengono garantite per ogni cavo. Invece i cavi USB sono oggetto di una certificazione caotica, tanto che a volte comprendere la potenza di ricarica supportata o la velocità di trasmissione dei dati di un cavo USB di tipo C potrebbe essere complicato.

Thunderbolt pronto a vincere la sfida con l’USB?

cavo thunderbolt

A penalizzare la diffusione della tecnologia Thunderbolt è stato il ritardo nella produzione di processori e chipset che la supportassero nativamente. Nel 2019, però, lo standard Thunderbolt è diventato “royalty-free" e AMD ha iniziato a produrre chipset con controller per questa tecnologia, che è supportata anche dai nuovi chip M1 di Apple.

Intel ha sempre continuato a investire sulla sua tecnologia, che ora sembra pronta a vincere finalmente la sfida con l’USB, e punta a una sua maggiore diffusione, fissando come obiettivo entro il 2022 l’equipaggiamento di Thunderbolt in oltre il 50% dei PC venduti.

Anche se le porte di connettività via cavo non vengono valutate con attenzione quanto un processore quando si sceglie un PC, lo standard Thunderbolt fornisce connessioni veloci e versatili con diverse periferiche: dagli hard disk esterni ai monitor 4K, essendo in grado di sostituire le porte per HDMI, DisplayPort, Ethernet e alimentazione.

Tra i fattori che ne incentiveranno l’utilizzo quindi non ci sono solo migliori prestazioni, ma anche il calo del prezzo delle periferiche: un hub Thunderbolt oggi ha un costo fino a 4 volte superiore di un hub USB, ma con l’abolizione delle royalties questa differenza si andrà progressivamente assottigliando.

Dalla parte del Thunderbolt, però, restano caratteristiche peculiari che l’USB ancora non ha come il supporto multi-monitor ad alta risoluzione. Poiché le configurazioni con due o più monitor 4K stanno diventando sempre più diffuse, quindi, il momento del sorpasso di Thunderbolt sullo standard USB potrebbe essere finalmente arrivato.

A cura di Cultur-e
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