Il 2015 dovrebbe essere un anno molto importante per tutto il mondo mobile: dal nuovo SoC di Qualcomm all'introduzione di nuove tecnologie di chiamata, l'intero settore dovrebbe essere smosso da una forte spinta innovatrice che farà sentire i suoi effetti per diversi anni. Contribuirà a questo processo innovatore anche NVIDIA che nelle primissime ore del CES 2015 di Las Vegas ha svelato il TegraX1, erede del Tegra K1 e SoC di fascia alta della società californiana.
E, stando alle premesse, il nuovo chip per dispositivi mobili NVIDIA dovrebbe scatenare una sorta di “corsa agli armamenti” che farà alzare sempre di più il livello di performance dei SoC e, di conseguenza, le potenzialità e i campi di applicazione dei dispositivi mobili.
System-on-a-chip
A leggere le specifiche tecniche del Tegra X1 c'è da restare impressionati. Il “processore” è un octacore a 64 bit diviso in due gruppi da quattro core ognuno: il primo è composto da quattro core realizzati secondo le direttive Cortex A57 e sarà dedicato alle operazioni che richiedono grande velocità di esecuzione; il secondo è composto da quattro core realizzati secondo le direttive Cortex A53 e si occuperà delle istruzioni e operazioni a bassa priorità, così da garantire un minor consumo da parte del SoC.
L'accelerazione grafica, invece, sarà garantita da una GPU realizzata con tecnologia costruttiva Maxwell e composta da 256 core (stesso numero di core e stessa tecnologia costruttiva delle schede video per computer NVIDIA GeForce 830M). Il chip grafico supporterà le librerie DirectX 11.2 e OpenGL 4.5, ed è già compatibile con le librerie DirectX 12 non appena saranno rilasciate. Il funzionamento del SoC, al massimo delle prestazioni, avrà un consumo di appena 10 watt.
Potenza bruta
Messo alla prova nel corso della presentazione, il Tegra X1 ha messo bene in mostra i propri muscoli. Stando alle dichiarazioni di Jen-Hsun Huang, CEO e cofondatore di NVIDIA, il nuovo SoC è capace di eseguire 1 teraflop di operazioni al secondo (1.000 miliardi di operazioni), superando di gran lunga le capacità di molti computer casalinghi oggi in commercio. Tanto per rendere l'idea, il primo supercomputer in grado di superare la soglia del teraflop (Correva l'anno 2000) impiegava 1.000 CPU Intel Pentium Pro ed aveva un consumo di circa 500mila watt.
Grazie ai 256 core che compongono la GPU, inoltre, il Tegra X1 sarà in grado di supportare la decodifica di segnale video 4K a 60 frame per secondo, “digerire” immagini da 1,3 gigapixel e far girare senza problemi una demo del motore di rendering Elemental.
Le applicazioni
Diversi i settori operativi nei quali il Tegra X1 potrebbe essere utilizzato. Al di là dei più logici e “scontati” smartphone e tablet (con prestazioni da urlo, si intende), il SoC NVIDIA potrebbe essere utilizzato su dispositivi embedded, droni e robot automatizzati e nelle automobili senza autista. Quest'ultimo settore, in particolare, è quello che sembra maggiormente interessare la società statunitense: nel corso della conferenza stampa sono stati presentati due sistemi di guida automatica che dovrebbero presto fare la loro comparsa su alcune automobili di fascia alta.
Le piattaforme Drive CX e Drive PX dovrebbero permettere di controllare qualunque automezzo utilizzando “solo” due SoC Tegra X1 e implementando sistemi di intelligenza artificiali capaci di apprendere e adattarsi alle situazioni in cui ci si viene a trovare.